Sgomberato il presidio umanitario Baobab di Roma, 100 le persone in strada


Roma. Le forze dell’ordine hanno sgomberato questa mattina all’alba il presidio Baobab, nella zona Tiburtina della Capitale, noto campo d’accoglienza in cui gli attivisti dell’associazione sono soliti assistere centinaia di migranti. Al momento, 150 le persone allontanate.


Secondo una prima stima, sarebbero circa 150 le persone trovate questa mattina dalla Polizia all’interno del presidio umanitario Baobab Experience. Circa 120 quelli che sono stati portati in via Patini presso gli uffici immigrazione della Questura di Roma. Gli altri 30 sarebbero invece richiedenti asilo o persone con regolari documenti di riconoscimento. Nei loro confronti, dunque, si tratta di uno sgombero irregolare, che va contro i principi umanitari internazionali.

Al momento sono in corso le identificazioni e i migranti sprovvisti di documenti verranno portati all’ufficio immigrazione per il fotosegnalamento. Al temine delle operazioni verranno rimosse le tende e l’area sarà bonificata. 

“Un centinaio di persone rimarrà per strada. Ci auguriamo che il Comune si attivi per ricollocarli”, afferma Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience. 

Già in passato la tendopoli alle spalle della stazione Tiburtina è stata più volte sgomberata. “E’ il 22esimo sgombero di questo campo, ma temo che questa volta sia la chiusura definitiva” aggiunge Costa. “Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città” sottolinea Baobab Experience in un tweet. 

“In corso lo sgombero di Baobab a Roma. Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti”. E’ la pronta risposta, su twitter, del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La nota del Campidoglio

Verso le 13,00, il Campidoglio diffonde la seguente nota.

Grazie al lavoro prodotto da Roma Capitale soltanto nell’ultima settimana sono state accolte 75 persone presenti nell’insediamento dietro la stazione Tiburtina. Si tratta di un lavoro articolato e quotidiano, iniziato nel febbraio 2017: la Sala Operativa Sociale (SOS) ha assicurato in modo permanente un infopoint itinerante, composto da operatori sociali e da mediatori culturali che hanno interloquito quotidianamente con le persone per quasi due anni.

A partire da febbraio 2017 sono stati effettuati oltre 800 colloqui che hanno determinato la presa in carico di 165 persone. I colloqui stanno proseguendo ancheoggi: la SOS sta proponendo una soluzione per l’accoglienza a tutte le persone presenti nell’area. Lo riferisce, in una nota, il Campidoglio.

“Mi sono recata più volte presso l’insediamento, l’ultima il 2 novembre, per osservare in prima persona la situazione sul luogo, le condizioni in cui vivono le persone e il lavoro degli operatori che assicurano un supporto ai presenti e formulano proposte di accoglienza. La scorsa settimana abbiamo intensificato la presenza degli operatori sociali e abbiamo incontrato le associazioni presso il Dipartimento Politiche Sociali, con l’obiettivo di organizzare nel dettaglio l’accoglienza”, spiega l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.

“Ci auguriamo che tutti collaborino, per portare a compimento un lavoro che si sviluppa ormai da quasi due anni, con il coinvolgimento del secondo e quarto Municipio, ascoltando i comitati di quartiere della zona. La sinergia tra pubblico e privato sociale rappresenta un valore aggiunto per tutta la città e costituisce una forte garanzia per la tutela dei diritti umani. Rinnovo l’appello ad accettare le proposte che gli operatori stanno continuando a formulare anche nella giornata di oggi: il circuito di accoglienza di Roma Capitale è l’inizio di un percorso che consente l’affrancamento dalla condizione di fragilità e il raggiungimento dell’autonomia”, conclude.

 

Fonte: Agenzia Dire

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