Dopo trent’anni al Whitney di New York torna l’arte di Andy Warhol


Il pittore, lo scultore, il produttore, il regista, l’attore: Andy Warhol al completo va in mostra al Whitney Museum di New York nella prima retrospettiva negli Stati Uniti dedicata all’artista in trent’anni.


“Andy Warhol – From A to B and Back Again”, titolo ispirato dall’autobiografia The Philosophy of Andy Warhol, aprirà al pubblico dal 12 novembre fino al 31 marzo 2019 e sarà un’occasione unica per conoscere, godersi e riconsiderare uno degli artisti più influenti e creativi dell’epoca contemporanea.

Una mostra che mette assieme 350 opere, alcune delle quali mai viste assieme e organizzate in ordine cronologico. Curata da Donna De Salvo in collaborazione con Christie Mitchell e Mark Loiacono, la rassegna oltre a mostrare le opere degli anni ’60 che hanno fatto di Warhol il padre della pop art, si focalizza anche sugli anni ’70 e ’80, dimostrando che la sua vena creativa non aveva affatto subito una battuta d’arresto dopo essere sopravvissuto ad un tentato omicidio nel 1968.

“La mostra” – ha spiegato Donna De Salvo – “riprende il tema ricorrente dell’arte di Warhol, da A a B e daccapo, inizia infatti con Camouflage e finisce con Camouflage per poi tornare a capo. Nessun artista come lui ha capito l’indole vera (e il dualismo) dell’America, ossia un desiderio sia per l’innovazione che per il conformismo, la visibilità pubblica e la privacy piu’ assoluta, e lui ha trasformato questi istinti di contraddizione in un’arte originale che ha influenzato la nostra visione del mondo”.

Oltre alle sue opere piu’ famose che fanno parte dell’immaginario collettivo, in particolare quelle che prendevano spunto da immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali, le bottiglie della Coca Cola o i barattoli di zuppa Campbell, oppure i ritratti in serie di personaggi famosi, c’e’ anche una sezione dedicata ai suoi film con una selezione dei suoi classici che sara’ mostrata durante l’intera durata della retrospettiva.

“E’ importante vedere ora la sua opera” – ha spiegato all’ANSA De Salvo – “e ripensarla in termini futuri a tutti i livelli, sia politico, che artistico o sociologico, esistenziale, spero ci sia qualcosa per ognuno di noi”.

L’ultima grande retrospettiva su Warhol fu organizzata dal Moma nel 1989, due anni dopo la sua morte mentre qualche settimana fa ‘Shadows’ (Le Ombre, sa serie monumentale di tele serigrafate e dipinte a mano) di Andy sono tornate a New York dopo vent’anni in mostra da Calvin Klein. Eccezionalmente, quindi, la città e’ il palcoscenico per due mostre sull’artista.

 

Fonte: Ansa

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