I numeri del Wedding tourism in Italia: 500 milioni di fatturato nel 2018


 Wedding tourism in Italia: nel 2018 fatturato di 500,1 mln di euro per oltre 8.700 eventi. Lo rivela un’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Convention Bureau Italia.  Tra le regioni preferite dalle coppie straniere Toscana, Lombardia, Campania, Veneto e Lazio.


 

Oltre 8.700 eventi per un fatturato stimato di 500,1 mln di euro: è la dimensione del settore del Wedding Tourism in Italia nel 2018, il turismo dei matrimoni degli stranieri, secondo l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Convention Bureau Italia.

Sono molte le coppie straniere che scelgono di sposarsi in Italia. I festeggiamenti tendono ad interessare sempre più giorni oltre a quello del matrimonio, trasformandosi in un vero e proprio miniviaggio.

Il “matrimonio-tipo” viene celebrato nel Luxury Hotel, prevalentemente nei mesi estivi e con rito religioso o simbolico. In aumento anche i così detti “same sex wedding”, matrimoni LGBQT: la crescita è stata del +64% rispetto al 2017 e il fenomeno rappresenta ormai il 12% del mercato.

Nel 2018 le coppie straniere sono arrivate in prevalenza da Regno Unito (28,1%), Usa (21,9%), Australia(9,4%), Germania (5,5%) e Canada (4,5%). Tuttavia, si sono registrati matrimoni di altre nazionalità con meno frequenza ma maggiore impatto economico: tra questi i Paesi ScandinaviIndonesia ed Emirati Arabi.

Le regioni preferite dagli stranieri sono risultate Toscana (30,9%), seguita da Lombardia, CampaniaVeneto e Lazio. In forte ascesa negli ultimi anni Puglia e Sicilia.

Per quanto riguarda le location, dopo il Luxury Hotel (31,9%) seguono ville, strutture agrituristichecastelli e ristoranti. Tra le locations emergenti si segnala le “Masserie”, i “Rifugi alpini” e le “Spiagge”.

Da notare infine come il wedding tourism sia un fenomeno sempre più online, sia per gli operatori che per i clienti: se infatti per le strutture intervistate i motori di ricerca (23%) risultano essere il primo canale di acquisizione dei contatti, per i wedding planner lo sono i social network (24,8%); sul fronte clienti invece cresce l’uso di internet per raccontare il matrimonio con hashtag dedicati sui social e la creazione di mini wedding site.

Secondo gli operatori intervistati, le aspettative per il 2019 del destination wedding sono di un’ulteriore crescita della domanda, stimata tra il +5 e il +10%. L’incremento maggiore è atteso per alcune aree del Sud Italia, come Puglia, Sicilia e Basilicata.

Previsto anche un consolidamento dei mercati emergenti in termini di volume d’affari, soprattutto da Emirati Arabi e Estremo oriente.

Fonte: Convention Bureau Italia

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