Apre a Londra la mostra più attesa e chiacchierata dell’anno (fino al 2 giugno): il nudo nel Rinascimento, ovvero la raffigurazione del corpo umano, tra sacro e profano.
Più di 80 opere, dal 1400 al 1530 di artisti come Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Bronzino, Leonardo, Dürer e Cranach, esposte alla Royal Academy of Arts, per raccontare la trasformazione dell’idea di bellezza nell’arte.
E fin qui la grande attesa nei confronti dell’esposizione non sarebbe giustificata, se non che i curatori hanno annunciato che il criterio per la selezione delle opere esposte è stato quello della ‘parità di genere’, si potranno dunque ammirare un numero di nudi femminili pari a quelli maschili.
Per questo i media inglesi hanno già definito la mostra “la prima dell’era del #metoo”.
Una scelta che potrebbe apparire ininfluente, se non fosse per le recenti polemiche sul Metropolitan Museum dopo l’esposizione dell’opera di Balthus Thérèse Dreaming, accusata di riferimenti sessisti troppo espliciti e di promuovere la pedofilia.
Fonte: Ansa
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