Roma come Firenze: arriva il sistema “ammazzacoda”


Roma guarda Firenze. E questa volta, dopo il Rinascimento, potrebbe importare anche il nuovo sistema ”ammazzacode” che sta rivoluzionando gli ingressi agli Uffizi, a tutto vantaggio di visitatori e residenti.


Ad annunciare ”un protocollo d’intesa” e ”l’avvio di un tavolo tecnico congiunto tra Ministero dei beni culturali e Comune di Roma” sono il Sottosegretario al turismo Gianluca Vacca e il vicesindaco Luca Bergamo, nel primo incontro previsto per la Settimana della pubblica amministrazione aperta, dedicata al digitale.

L’idea, racconta Vacca, ”è quella di applicare un sistema virtuoso già sperimentato a Firenze alla gestione di più siti museali anche nella capitale”, mettendo insieme ”più enti, abbattendo le code e migliorando l’efficienza di accesso. Nel centro di Roma, ad esempio – dice – potrebbe riguardare il Colosseo, con i Fori e Musei Capitolini”.

“Lo scopo” – aggiunge Bergamo – “è non solo ridurre le code, ma favorire la pluralità di opportunità che la città offre. E si potrebbe arrivare all’applicazione presto, in un anno”.

Già perché i risultati del sistema messo a punto dall’Università dell’Aquila per gli Uffizi, seppur con un nome poco romantico ma assolutamente esplicativo come ”ammazzacode”, sono notevoli. Perchè non dovendo più rimanere in fila, in tantissimi ne hanno approfittato per fare altro. In totale, 323.656 minuti risparmiati o, se preferite, 224 giorni.

Tra i vantaggi, oltre al tempo risparmiato e una migliore qualità di visita, “sicurezza cittadina, un indotto maggiore e la vittoria sui bagarini che non hanno più ragione di esistere”. ”La riproducibilità è totale – assicura Herny Muccini dell’Università dell’Aquila – In Italia e all’estero”.

 

Fonte: Ansa

Potrebbe interessare:

Firenze: le mostre in programma agli Uffizi per il 2019
L’arte di Manifesto invade Roma per due mesi
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.