Roma, presentato il piano di riordino del Tavolo del Decoro


Roma. Il Tavolo del Decoro, cui partecipano la Soprintendenza Speciale di Roma, la Sovrintendenza capitolina, il Dipartimento Attività Produttive di Roma Capitale e la Polizia Locale, ha da poco comunicato, insieme alla Regione Lazio, gli esiti dei lavori svolti alle Associazioni di categoria. Gli stessi, saranno alla base del protocollo d’intesa tra Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Obiettivo di questo lavoro, quello «di contrastare, nelle aree pubbliche aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, l’esercizio di attività commerciali e artigianali in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla necessità di assicurare il decoro
dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessanti da flussi turistici particolarmente rilevanti».

A tal fine sono state individuate una metodologia di lavoro, gli ambiti territoriali e le tipologie commerciali. Le zone dove il fenomeno del commercio ambulante era maggiormente impattante sono state suddivise in 7 ambiti territoriali, e poi individuate due categorie: le aree rosse, dove vige un vincolo monumentale dichiarato e tassativo; aree rosa, dove ci sono invece vincoli storico artistici, con zone di rispetto oppure con condizioni d’uso particolari, a esempio per ragioni di sicurezza o di altro genere.

Il Tavolo del Decoro ha individuato le Postazioni Compatibili (PC) per gli ambiti territoriali:

3  San Pietro – Borgo – Conciliazione – Sant’Angelo – Risorgimento da 23 a 7 PC
4  Termini – Repubblica – Castro Pretorio – Esquilino – San Giovanni da 144 a 65 PC
5  Gianicolo – Villa Borghese – Pincio da 17 a 7 PC
6  Testaccio – Trastevere da 53 a 26 PC
7  Caracalla – Cave Ardeatine – Ostiense – Appia Antica da 44 a 35 PC

È stato definito il numero delle Postazioni Compatibili, che è pari a circa il 50%, del totale censito. A partire dagli Ambiti n.4 fino al n.7, sono state analizzate anche le postazioni di edicole, fiorai, librai, rotazioni e stagionali. Per i primi due ambiti (1. Area archeologica centrale – Circo Massimo – Tridente; 2. Piazza Navona – Piazza della Rotonda/Pantheon) il lavoro si è concluso il 4 agosto del 2014.

Al termine dei lavori i partecipanti al Tavolo del Decoro consegnano un efficace strumento per il governo del commercio su area pubblica della città di Roma, la cui implementazione spetta ora ai Municipi.

«Soddisfatto degli esiti del nostro lavoro e delle indicazioni del tavolo del decoro. Lo abbiamo coordinato con un obiettivo ben preciso: ripulire Roma. Abbiamo più che dimezzato tutte le postazioni esistenti, togliendo quelle dichiarate incompatibili con il decoro, tra ambulanti, camion bar, postazioni anomale, rotazioni, stagionali e fiorai. – dichiara Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale – Da adesso inizia la partita vera: in tempi brevi, i Municipi dovranno spostare altrove tutte le postazioni irregolari. Come promesso, tutte le zone di pregio torneranno a brillare: da Fontana di Trevi a Piazza San Giovanni in Laterano, passando per via della Conciliazione, ad esempio, non ci sarà più nessuno. Tutto questo lavoro si è reso necessario perché in passato gli amministratori ‘competenti’ hanno rilasciato titoli autorizzativi a pioggia, senza pietà per i monumenti più visitati del mondo».

Fonte: Soprintendenza Speciale di Roma

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