Alla scoperta di Castro dei Volsci, il ‘balcone’ della Ciociaria


Nel cuore della Ciociaria, in cima a un cocuzzolo, quasi a mo’ di guardia della valle del Sacco, sorge Castro dei Volsci, il paese natio di Nino Manfredi.


Castro dei Volsci è un borgo dalle origini antichissime, fondato probabilmente dai Volsci nel V secolo a.C., prima che questo popolo fosse assoggettato dai Romani. Come riporta l’associazione de I Borghi più Belli d’Italia, il nome sembrerebbe avere questa origine: Castro deriva dal latino castrum, “luogo fortificato”, “castello”, mentre l’indicatore “dei Volsci” è stato aggiunto solo nel 1872.

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il paese, poiché vicino alla linea Gustav (linea di fortificazione tedesca fatta costruire in seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943) si trovò – come altre zone della Ciociaria – letteralmente “tra due fuochi”: da un lato le rappresaglie naziste, dall’altro i bombardamenti alleati. Senza dimenticare lo spiacevole episodio delle “marocchinate” (violenze perpetuate a danno della popolazione locale da parte del contingente alleato francese, le truppe del CEF): diverse le donne che subirono questi stupri, in ricordo dei quali, è stato eretto un monumento, la statua di Mamma Ciociaria, ad opera dello scultore Andreani.

Tra le cose da vedere del borgo, si riportano: il monastero di San Nicola, fondato attorno al 500 dai monaci benedettini di Montecassino vent’anni dopo la costruzione della nota abbazia e al cui interno è possibile imbattersi in affreschi dallo stile bizantino risalenti al XIII secolo, la chiesa di Santa Maria (probabilmente risalente alla seconda metà del XII secolo) e il Museo archeologico, che conserva reperti marmorei provenienti dalla villa romana del Casale di Madonna del Piano.

Vista la vicinanza con il Parco naturale regionale dei monti Ausoni e il lago di Fondi, gli amanti della natura non devono invece perdersi una passeggiate nelle aree rurali circostanti, caratterizzate da una ricca biodiversità. Mentre, dal punto di vista gastronomico, non mancano prodotti tipici della tradizione ciociara, come le fettuccine al sugo (spesso condito con frattaglie di animali come pollo e suino), salsiccia e cicoria, o le “sagne” con fagioli e cotiche di maiale. 

 

Tra gli appuntamenti, l’associazione de I Borghi più Belli d’Italia, ricorda che, lungo la Via Civita, ogni domenica, è possibile visitare “Le Botteghe della Regina Camilla” che offrono un’ampia gamma di prodotti lavorati a mano: dai merletti al cucito creativo, dai lavori in legno alla ceramica, dall’arte orafa alla pittura.

Piccola curiosità: il borgo è noto per aver dato i natali, nel 1921, a Nino Manfredi, attore e regista tra i massimi interpreti del cinema italiano, che in onore della sua terra realizzò anche il film “Per grazia ricevuta” (1971).

 

Fonti: ciociariaturismo.it e iborghipiùbellid’italia.it / foto di copertina di proprietà de I borghi più belli d’Italia

 

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