Fontana di Vite, la nuova masseria per ospiti a Matera, tra i Sassi e i campi di grano, nel nome dell’arte


Il suo scopo è fare dell’antica masseria lucana un polo di arte contemporanea offrendo la possibilità, due volte l’anno, ad artisti da tutto il mondo di alloggiare con l’accordo di lasciare almeno un’opera d’arte al parco scultoreo della Masseria.


Una masseria polo di arte contemporanea su una collina che guarda a Matera, in Basilicata. Rinata nel 2016 per mano dei fratelli baresi Fausta e Gianlorenzo Bolettieri, nel segno della buona accoglienza e della residenza per artisti, Fontana di Vite fu costruita nella seconda metà del 1700 in una delle tenute dei conti Gattini.

Il recupero
Per Fontana di Vite, il progetto di recupero in chiave di ospitalità prende forma nel 2014 per volontà di mamma Annamaria Lorusso e papà Roberto Bolettieri. Con la residenza padronale, il ballatoio, la balaustra con le colonnine in cotto e i magazzini con le volte a botte destinati alla conservazione del grano, il nucleo storico viene ristrutturato e destinato ad accogliere il ristorante, il bar, la reception, la sala meeting e 5 stanze per gli ospiti. L’arco con lo stemma di famiglia, un gatto su tre monti con una vipera tra i denti, introduce ancora adesso al cortile. Nel corpo staccato con le “lamielle” e i tetti a pignon, tipici dei borghi rurali di questa Basilicata, vengono ricavate altre 10 camere.

Le tracce della Storia
Appena fuori la corte della masseria si trova una chiesetta con un piccolo campanile, il soffitto decorato da carte dipinte e i resti di una statua di San Giovanni, in cartapesta, che risale ai primi del 1900, quando la famiglia Lorusso di Altamura rilevando la Masseria, la trasforma in un più ampio borgo rurale. Della stessa epoca è la colombaia: una torretta con pinnacoli e archetti pensili, costruita sul fabbricato centrale. Negli anni ’50, nella masseria, al grano si aggiunse l’uva e il tabacco. Presero forma allora i capannoni-essiccatoio adesso vicini alla piscina. A circa 200 metri dal corpo principale, su un piccolo poggio al di là della strada di accesso, circondato da fichi, gelsi e campi di grano, si trova lo “iazzo”, lo stazzo per le pecore con i piccoli alloggi per i pastori. Una sorgente naturale sgorga poco lontano, segnata da un frontone di pietra. Passava da qui un antico tratturo della transumanza non più utilizzato, diventato meta di camminate, tra colline argillose spennellate di verde. Un angolo di poesia rurale immerso nel silenzio. Poco lontane, nella fabbrica agricola ancora attiva, ci sono le pecore, i cavalli e le vacche da latte.

La Residenza per artisti
La passione per l’arte contemporanea dei giovani proprietari della masseria fa nascere, nel 2018, il progetto Matera Artist Residency. Il suo scopo è fare dell’antica masseria lucana un hub culturale e un polo di arte contemporanea offrendo la possibilità, due volte l’anno, ad artisti da tutto il mondo, di alloggiare in masseria e lavorare nei grandi capannoni dove si essiccava il tabacco, con l’accordo di lasciare almeno un’opera d’arte al parco scultoreo della Masseria. Il progetto di Art Hotel raccoglie da subito l’interesse di Carl Kostyal, noto gallerista svedese di stanza a Londra e Malmo , divento una delle attività collaterali del fitto calendario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Nel 2018, la masseria ha ospitato due giovani artisti americani di successo: Gina Beavers e Austin Lee. Il lascito di Lee è stato un telone dipinto appeso al soffitto della chiesetta novecentesca, intitolato “I fiori del cielo”. Gina Beavers ha lasciato due quadri, uno ispirato al motivo di una tovaglia di famiglia, l’altro all’ingresso della masseria con la scritta “castori”, la traduzione italiana del cognome Beavers. Nella sessione dell’estate 2019 Fontana di Vite ospiterà Canyon Castator e Sara Cwynar.

La Masseria in breve
Fontana di Vite ha 15 camere doppie di cui 1 suite e 1 junior suite distribuite tra il corpo principale e il fabbricato di “lamielle”, dotate di tv, minibar, aria condizionata, wifi e possibilità di letti aggiunti.
L’albergo ha una piscina esterna panoramica, con affaccio su Matera, attrezzata di docce e sdraio, con sedute e bar estivo ombreggiati.
Il ristorante propone piatti di cucina tipica delle Murge. Non mancano mai, per la prima colazione, ricotta fresca, mozzarelle, focacce e pane di Altamura Dop, frutta fresca, torte dolci e salate.
Una sala meeting da 100 posti completa l’offerta alberghiera.
La Masseria propone un ricco ventaglio di visite guidate a Matera e dintorni, lezioni di cucina, tour e noleggio biciclette e, in autunno, una partecipazione alla raccolta delle olive.
Fontana di Vite si trova in località Borgo Venusio, una frazione di Matera, i cui Sassi sono dal 1993 sito Unesco.

 

 

Potrebbe interessarti:

Matera, cosa vedere e cosa fare? Guida per un weekend tra arte, sassi e calanchi.
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.