Latemarium in Val d’Ega: percorsi e sentieri all’insegna del turismo lento


Il Latemarium in Val D’ega è un mondo di camminate nel cuore del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.


Il viandante è la creatura della memoria e della leggerezza, aspira a migliorarsi come essere umano. Mette in cammino i dubbi, pensa molto senza mai essere pensieroso.

 

E’ il ritratto di chi parte che si ritrova nell’introduzione di Del Camminare e altre distrazioni, l’antologia degli scrittori-viandanti.

I nuovi camminatori non si muovono per allenarsi, ma lo fanno per conoscere, scoprire, capire la storia e il presente. Il 2019 è l’anno del turismo lento, e questo lo conferma il brulicare di inaugurazioni, iniziative, eventi e pubblicazioni con cui associazioni ed enti locali vogliono fare di questa l’estate del viandante.

Dall’estate del 2014, il Latemar, un gruppo montuoso dolomitico che si estende dal Trentino all’Alto Adige dichiarato nel 2009 patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, ha smesso di essere solamente una vetta ed è diventato un mondo di emozioni nella forma di 8 sentieri tematici rivolti a ogni tipologia di pubblico.

Il Latemarium, facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, è pensato per offrire a bambini e genitori diversi percorsi alla scoperta della quota tutti nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, una grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., dal quale ammirare scorci spettacolari e vedute da togliere il fiato. Il Latemarium col tempo si è arricchito di ulteriori attrazioni, come Oberholz,il rifugio Oberholz a quota 2096 m che si inserisce nel paesaggio montano circostante con una soleggiata terrazza a 360°, o la versione completamente restaurata del Latemarhütte / Torre di Pisa.

 

Sono 8 i sentieri che offre il Latemar, rivolti a diverse tipologie di pubblico ma ideale per tutti, dalle famiglie agli amici.

Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per la famiglia grazie alle sue attrazioni interattive, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna.

Il LATEMAR.PANORAMA, sotto la roccia, è ideale per scoprire peculiarità della natura, quali la flora e le fauna, nonché informazioni sulle leggendarie gure del Latemar e sulla guerra di confine.

Il LATEMAR.RELAX scende a Obereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini emozioni uniche mentre i genitori possono godersi il relax sui lettini wellness.

 

Il LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi, ideale per famiglie grazie a sentieri percorribili in passeggino, in cui divertirsi e ammirare le mucche, i cavalli e le pecore al pascolo. Il LATEMAR.ALP congiunge alcune delle più belle malghe della zona e qui si possono trovare alcune delle installazioni più spettacolari del Latemarium, molte dedicate alle Dolomiti Unesco e all’alpeggio. Da non perdere è l’enorme “Eye to the Dolomites”, un enorme bulbo oculare che proietta la sua vista sull’incantevole panorama del massiccio del Latemar.

Non solo sentieri, attività fisiche e attrazioni, ma anche arte e cultura, infatti il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, Sandro Scalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones.

Per i più sportivi invece il  LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa, rifugio alpino del gruppo del Latemar che si trova ad una quota di 2.671 m s.l.m., nel territorio comunale di Predazzo (TN), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci.

Infine, il LATEMAR.METEO,  un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl, ideale per chi vuole “sciogliersi le gambe”. Il percorso è pensato per proporre un modo diverso di scoprire, sperimentando, ascoltando e valutando, gli agenti atmosferici e i suoi effetti sul meteo.

 

8 sentieri unici da non perdere per scoprire il Latemar, tra attrazioni, panorami mozzafiato, natura ma anche arte e cultura, all’insegna del turismo lento. Come dichiara Luca Gianotti, ‘artista del camminare’,  “Il camminatore del 2019 è lento, sempre pronto a fermarsi per un incontro. Per questo i nuovi sentieri hanno nomi, non numeri, e non disdegnano di sporcarsi con un tratto di asfalto, con una tappa in bus, con la visita alla fabbrica dismessa. Cercando, non evitando, la gente e le sue storie.”

 

 

 

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