Cisternino, un borgo incantato tra trulli ed esoterismo


In Puglia, nel cuore della valle d’Itria, c’è un luogo davvero suggestivo nel quale la spiritualità e il mistero si fondono tra loro sotto forma di tantissimi trulli. Questo luogo è Cisternino, paese immerso nel verde della valle, inserito nel circuito de I Borghi più belli d’Italia.


Cisternino ha un’origine antichissima. Nel corso dei secoli, tantissime le impronte di chi vi è transitato di passaggio e chi invece vi ha soggiornato per più tempo: dai cacciatori paleolitici ai romani, dagli eremiti ai califfi, ivi compresi santi e illuminati. Tutto ciò ha fatto appunto di Cisternino un luogo dalla forte spiritualità (nei tempi passati erano anche sorti un festival interreligioso e un centro di spiritualità indiana). 

L’elemento più tipico però del borgo restano i trulli: particolari edifici dalla cupola conica, la cui nascita viene fatta risalire addirittura in epoca preistorica. Come riportato nella “Guida de I Borghi più belli d’Italia”, già allora, infatti, in tutta la Valle d’Itria si erano diffusi i tholos, tipiche costruzioni usate per seppellire i defunti. Tuttavia i trulli più antichi sembrano essere quelli di Alberobello, risalenti al XIV secolo, durante la dominazione angioina.  

Da vedere oggi di Cisternino sono: la chiesa di San Nicola, risalente al XII secolo, dove, al suo interno, si possono ammirare due sculture in pietra viva di Stefano da Putignano, tra cui il tabernacolo dedicato alla Madonna del Cardellino (1517); il palazzo Vescovile, del 1560, e il palazzo del Governatore (secolo XVI), caratterizzato da decorazioni rinascimentali. Meritano una visita anche la Chiesetta di Santa Lucia (secolo XVII) e la torre normanno-sveva, recentemente restaurata e posizionata fuori le mura, alla cui sommità è posta una piccola statua di San Nicola.

Dal punto di vista gastronomico, a Cisternino sono da provare le orecchiette (al sugo o nella classica variante di acciughe e cime di rape), i gnummareddi (involtini di interiora) e il purè di fave.

Per chi decidesse recarsi nel borgo durante l’estate, si consiglia l’appuntamento con la festa dedicata ai Santi patrono Quirico e Giulitta, nella prima domenica d’agosto. L’evento trattasi di una lunga processione tra le luminarie, con il suono della banda e i fuochi d’artificio.

 

Fonte (testo e foto di copertina): I borghi più belli d’Italia, consultabile al sito www.borghipiubelliditalia.it

 

 

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