Turismo congressuale, lo shopping sempre più prediletto


Attività di shopping predilette dall’operatore tra un congresso e l’altro riguardano abbigliamento e accessori. Milano meta preferita. 


Sono sempre più numerosi i viaggiatori che si recano in una città per un congresso e approfittano per svolgere altre attività durante la permanenza. Il turismo congressuale è sempre più prediletto, e il suo scopo non è la vacanza ma la partecipazione a diversi generi di riunioni. Ma qual è la l’attività preferita dall’operatore turistico che si reca in una città per assistere ad un congresso?

Secondo un’indagine su MICE (Meeting, Incentive, Congress ed Events)  e Shopping Tourism, condotta per Confturismo-Confommercio dalla società di ricerca Risposte Turismo su un campione di oltre 100 interviste, chi viaggia per recarsi ad un congresso ne approfitta per fare anche turismo ed altre attività, come lo shopping. Il 15% dei viaggiatori intervistati dichiara di spendere in media 25 euro al giorno per ciascuno dei giorni di permanenza (24,64 euro a Milano, 26,44 euro a Firenze), contro i 38 euro dei vacanzieri puri (55,46 euro a Milano, 43,21 euro a Firenze). Ma questi numeri non sono ufficiali, considerato che il 44% delle persone interessate ha dichiarato che avrebbe preferito ricevere ulteriori informazioni sui luoghi turistici e dello shopping direttamente dalle sede congressuale, o precedentemente alla partenza.

L’indagine condotta per Confturismo-Confcommercio ha rilevato inoltre che le attività di shopping predilette dall’operatore turistico tra un congresso e l’altro riguardano abbigliamento e accessori (31,5%), seguiti dai prodotti di gastronomia locale (13,9%), cosmetica e profumeria (13,4%), elettronica (9,3%), giocattoli e articoli per l’infanzia (8,2%), guide (7,4%), oggetti di design, arredamento, antiquariato, quadri (3,9%), e gli immancabili souvenir (3,7%).

 

Quali sono i servizi legati allo shopping che si gradirebbe trovare in una città meta di viaggi di lavoro? 

Il 44% degli operatori intervistati gradirebbe avere informazioni sullo shopping presso la sede dell’evento, il 31% un servizio di trasporto dalla sede dell’evento verso i luoghi dello shopping, il 27% un deposito dei bagagli in centro, il 24% deposito o spedizione degli acquisti, il 10% informazioni sullo shopping altrove, l’8% una migliore segnaletica per luoghi dello shopping, il 2% maggiore conoscenza linguistica e infine l’1% un personal shopper.

 

La città prediletta dal campione degli intervistati è Milano: per quasi 3 turisti su 4 (72%) Milano deve infatti essere considerata a tutti gli effetti una città turistica, e non solo di affari. Tra le varie opportunità turistiche che la città offre ai suoi ospiti, Milano riceve un voto pari a 9,3 per quanto riguarda lo shopping; un 8,9 sia per svago che per ristorazione; e un 8,7 per la cultura. Il giudizio sui mezzi di trasporto è invece un po’ meno positiva: per i metrò un voto pari a 7,7, per tram e autobus a 7,2. Secondo i congressisti il problema più urgente che Milano deve affrontare è il traffico (44,3%); seguito dall’inquinamento (18,9%); dalla vivibilità (13,2%); dal degrado (9,2%) e dalla sicurezza (7,2%).

 

 

 

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