Una fresca estate lungo l’Appennino parmense


Con l’arrivo del caldo estivo, si va spesso alla ricerca di  un luogo fresco dove poter trascorrere il weekend o anche soltanto una giornata di puro relax. Nelle vicinanze di Parma, città creativa per la gastronomia Unesco, si trova un vero e proprio paradiso verde fatto di pascoli in fiore, boschi resinosi, antiche pievi, agriturismi e fattorie. Si tratta del cuore della Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano. Ad accogliere i visitatori una dolce montagna dolcemente ondulata, accarezzata da una brezza piacevole, quella stessa brezza che entrando dalle finestre, presenti nelle sale di stagionatura, conferisce l’aroma particolare e inconfondibile al Prosciutto di Parma. 


Ed è attraverso i sensi che ci si inoltra nella Food Valley, per scoprire antiche architetture, parchi naturali, ma anche botteghe di artigiani e locandieri, soci del Club di Prodotto Parma City Of Gastronomy. L’area del Parco dei 100 laghi e i dintorni –  inserita dall’UNESCO nel programma Riserva Biosfera MAB –  si estende tra Schia, Monchio e il Monte Sillara, Corniglio, Tizzano, Palanzano, il Parco del Monte Fuso. È qui, dove la collina diventa Appennino, che si producono e si stagionano il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, altri dop ed eccellenze locali e si trovano prodotti della terra unici al mondo.

La zona del Parco dei 100 laghi, area naturale protetta di oltre 12mila ettari, tra Corniglio e Monchio delle Corti è costellata di specchi d’acqua, torbiere, crinali selvaggi, dove si aggirano caprioli, aquile, cinghiali, martore, perfino lupi e più in basso, faggete, prati e pascoli dove l’uomo vive in perfetta armonia con la natura.

 

Tanti poi i borghi immersi nel verde: come Corniglio, dove, non solo pascola la pecora Cornigliese, presidio Slow Food salvato dall’estinzione, ma si può anche gustare la Spongata di Corniglio, versione locale di un dolce farcito dal pronunciato sapore speziato. Specialità che si trovano nei menù dei ristoranti come “da Claudia”che utilizza materie prime tracciabili e biologiche provenienti dai fornitori di zona.

E il rispetto delle antiche tradizioni e dei sapori locali è alla base delle ricette proposte da “Da Rita”, a Monchio delle Corti,  e presso l’osteria del Camping Schia, nell’omonima frazione di Tizzano Val Parma, dove la cucina familiare segue la stagionalità dei prodotti e propone una selezione di piatti tipici di montagna.  La stessa atmosfera familiare si respira anche all’interno dell’ostello, perfetto per chi cerca una soluzione di soggiorno semplice e funzionale.

Per quanto riguarda l’ospitalità, a Tizzano, sulla strada che porta a Casola, si trova un agriturismo immerso in una radura tra coltivazioni di lavanda e frutti di bosco che accoglie gli ospiti in una torre restaurata in pietra locale: Casanuova propone i suoi prodotti, dalle marmellate agli ortaggi dell’orto e della serra, dai liquori al miele, fino a uova e carne delle sue galline romagnole.

Sempre a Tizzano, Sacreterre, un room&breakfast  situato in un edificio medievale ristrutturato all’interno di un villaggio, promuove un ideale comunitario, per immergersi nella natura, meditare, cucinare in autogestione, partecipare a eventi culturali e formativi. Tra questi, il weekend di sabato 13 e domenica 14 luglio c’è la possibilità di vivere un’esperienza di benessere e relax, in armonia con gli elementi naturali: tra l’acqua del Biolago, il chiaro della Luna Crescente a specchio nel laghetto, una professional counselor guida meditazioni e pratiche fuori e dentro l’acqua, mentre due esperte in alimentazione energetica cureranno i pasti, per un weekend all’insegna del rispetto di Madre Natura. 

Da non perdere, poi, l’occasione di conoscere i piccoli produttori locali, andare alla scoperta delle aziende agricole dove si allevano razze antiche di maiali e pecore conservate dai custodi della biodiversità, sacerdoti di un culto tributato al sapore e alla genuinità. A partire da Ca’ Mezzadri, a Corniglio: salendo verso la piccola frazione di Vestana si giunge in questa azienda che si occupa del Suino nero di Parma, che vive allo stato brado in ben quattro ettari di terreno. Prosciutti, salami, strolghini, fiocchi di coscia, lardo, ciccioli sono tra i prodotti lavorati con maestria dai norcini.

Per gustare il Prosciutto di Parma artigianale, ma anche la Gran culatta con cotenna e il Ghinaldo, un prosciutto genuino e semplice, ci si sposta in un’altra frazione, a Capoponte, a Casa Graziano. Questa azienda artigianale a conduzione familiare, associata al Consorzio del Prosciutto di Parma, lavora secondo tradizione e conosce l’arte raffinata della stagionatura lunga e paziente. Per scoprire la maestria della lavorazione artigianale, Casa Graziano propone regolarmente visite guidate in italiano e inglese (dal lunedì al venerdì alle ore 10 e 14, sabato su prenotazione), e apre le sue porte ogni prima domenica del mese per una visita dello stabilimento alle ore

Terre celebri sì per la gatsronomia, ma anche per il perfetto connubio tra natura e cultura. La cultura si respira nel borgo di Casarola, frazione di Monchio delle Corti, che accolse la  famiglia del noto poeta Attilio Bertolucci, la cui poetica fu profondamente legata a queste terre. La casa della famiglia Bertolucci conserva testimonianze biografiche e memorie letterarie. Tanti i monumenti che caratterizzano la zona, come la Pieve di Sasso, antichissima testimonianza di architettura romanica, posizionata su un’altura tra i torrenti Parma ed Enza, circondata da boschi. Dal X al XIV secolo è stato un luogo di ricovero per viaggiatori e pellegrini. Da qui parte il sentiero di Arduino: 35 km che uniscono la pieve al castello di Canossa, nel reggiano. Tra gite a piedi, in mountain bike e a cavallo, tappa obbligata sono i laghi, tra cui il laghi Ballano, quello Verde e Frasconi mete particolarmente apprezzate dagli escursionisti.

Corniglio (Parma). Comunità Montana Appennino Parma Est. “Parco dei Cento laghi”. Il Lago Santo. Famiglia con bambino, figlio, genitore. Papà.

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