Nelle Marche sculture di Picasso, Fontana, Kokochka Ernst

La colomba dai riflessi biancastri realizzata da Pablo Picasso nel 1966 sarà di certo più il pezzo più ammirato. Ma altrettanto affascinanti sono le bolle di ‘Spaziale Verde’ di Lucio Fontana dell’ anno prima, le “Figure di colori diversi” di Raymond Dauphin del 1974, il “Mostro azzurro” di Max Ernst del 1964, la “Donna Italiana” di Oskar Kokoschka del 1954, la “Famiglia” di Jean Hans Arp, anche questa del 1964.

Sono tra le sculture in vetro di maggior spicco delle 16 riunite nella mostra “Trasparenze d’ Autore”, in programma dal 7 al 29 settembre al Politeama di Tolentino (Macerata).

E’ l’ occasione per ammirare da vicino il frutto della collaborazione tra alcuni dei maggiori protagonisti dell’ arte del Novecento e il “maestro dei maestri vetrai” Egidio Costantini, creatore della “Fucina degli Angeli”.

L’ esposizione, organizzata dall’Associazione Casale delle Noci, è allestita nel centro culturale per le arti e lo spettacolo della cittadina marchigiana, rifunzionalizzato dall’architetto Michele De Lucchi, per volere dell’imprenditore Franco Moschini. L’ obiettivo dell’ associazione è “favorire la conoscenza dell’artigianato di qualità che integra competenze tradizionali con arte e design”. Un mix che in questo caso tocca livelli di qualità straordinaria.

Il movimento artistico per l’Arte del Vetro fu fondato da Egidio Costantini nella prima metà degli anni ’50. La sua prima collaborazione con Oskar Kokoschka, uno dei grandi nomi del secolo scorso, risale al 1952. Dal loro incontro nasce appunto la Fucina degli Angeli, che viene battezzata con questa definizione elegante nel 1955 da Jean Cocteau.

“Per Fucina degli Angeli – spiegano gli organizzatori – il poeta, scrittore e disegnatore francese intendeva il luogo (la fucina) dove gli artisti (gli angeli) si potevano incontrare per realizzare assieme l’Arte del Vetro. E così è avvenuto: la Fucina è stata il luogo fisico ma anche ideale dove gli artisti e le loro idee hanno dato vita a straordinarie forme, colori e volumi di vetro”. Le opere in mostra sono quindi “il frutto della capacità di Costantini di interpretare e tradurre con il vetro il tratto artistico di quanti hanno voluto collaborare con lui”.

La Fucina degli Angeli rappresenta, ancora oggi, l’unico movimento d’arte apparso nel campo del vetro che abbia saputo realizzare dei capolavori immortali accogliendo molti tra i più grandi artisti del ‘900.

 

La Mostra di Tolentino, curata da Paola Ballesi, presenta opere concesse da alcune collezioni private e sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 17 alle 20, nella sala Polivalente del Politeama, in corso Garibaldi 80 a Tolentino (MC).

 

Fonte (testo e foto): Ansa ViaggiArt
   

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