Villa d’Este a Tivoli: affreschi, fontane e giochi d’acqua degni del patrimonio UNESCO

Villa d'Este patrimonio UNESCO

 


Villa d’Este a Tivoli è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO nel 2001. I suoi giardini vantano un’incredibile ricchezza di fontane monumentali e giochi d’acqua, mentre le sale interne sono decorate da affreschi in pieno stile rinascimentale.


Un palazzo rinascimentale ma soprattutto un magnifico giardino ricco di sculture e fontane dagli straordinari giochi d’acqua. Questa è la villa fatta costruire a Tivoli dal cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucreazia Borgia,  oggi parte del patrimonio UNESCO.

Non lontano da villa Adriana, dove in epoca romana si celebravano grandiosi fasti, il cardinale e governatore di Tivoli volle ricreare un luogo di bellezza e prestigio degno delle corti di quel tempo.

Era il 1560 quando venne realizzato il progetto architettonico della villa, che sarebbe sorta

Fontana dell’Ovato , © Tgtourism ph. Giulia Clarizia

sui resti di un’antica villa romana, ancora visibili sotto il pavimento appositamente trasparente di alcune sale. La nuova villa venne completata solo a pochi mesi dalla morte del cardinale Ippolito, nel 1572. Fino al XVIII secolo Villa d’Este crebbe in splendore, grazie a numerosi interventi di rinnovo e restauro. Poi, però, i proprietari cessarono di manutenerla e la villa cadde nel degrado, aggravato in seguito dal passaggio di proprietà sotto gli Asburgo. Le fontane che prima zampillavano acqua creando incredibili spettacoli erano allora sempre spente e abbandonate.

Solo nella seconda metà dell’Ottocento la villa tornò ad essere un luogo vivo e punto di ritrovo culturale. Ottenuta dal cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe, essa ospitò celebri artisti come il musicista Franz Liszt, che le dedicò la composizione Giochi d’acqua a Villa d’Este.

Dalla Prima guerra mondiale Villa d’Este divenne proprietà dello Stato italiano e fu aperta al pubblico. Passeggiando oggi tra i suoi giardini, con le fontane accese come all’epoca del suo massimo splendore, si può immaginare la magnificenza di cui si circondava la nobiltà rinascimentale. Essi sono articolati in terrazze, pendii e grotte, richiamano i giardini pensili di Babilonia, meraviglia dell’antichità.

Tra i punti di maggior interesse si citano il suggestivo Viale delle Cento fontane, la magnificente fontana di Nettuno e la romantica fontana dell’Ovato.

All’interno della villa è possibile ammirare numerose sale affrescate, come quella dedicata alla caccia o il salone del Concilio degli Dei, che prende il nome dall’affresco che ne decora il soffitto.

 

Il museo del libro

 

Villa d’Este ospita anche il Laboratorio Museo Didattico del Libro Antico. Esso è dedicato allo studio, alla conservazione e al restauro della carta antica dal papiro alla stampa.

Vi si possono ammirare macchinari antichi e pigmenti colorati.

 

Curiosità:

  • L’importante scultore Gianlorenzo Bernini prese parte a uno dei rinnovi della villa nel XVII secolo.
  • Durante la Seconda guerra mondiale, Villa d’Este venne danneggiata da un bombardamento
  • Ogni due ore a partire dalle 10.30 risuona la Fontana dell’Organo. Un particolare meccanismo fa sì che la pressione dell’acqua della fontana faccia risuonare le canne dell’organo che la costituiscono. Si narra che nel 1573 papa Gregorio XIII, incredulo, volle controllare che non ci fosse una persona che stesse effettivamente suonando.
  • Villa d’Este è stata scelta dal regista Woody Allen come set per alcune scene del film To Rome with love.

 

 

Info:

Orari: 8.30 – 19.45 (la biglietteria chiude alle 18.45).

Costo biglietto intero: 10 euro

Ridotto per i cittadini UE dai 18 ai 25 anni: 2 euro

Fonte: www.villadestetivoli.info

 

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