Roma. Si chiamerà Made in Roma e distinguerà le produzioni di qualità della Capitale.
La Giunta ha dato il via alla collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali del commercio estero per diffondere sul web le informazioni su attività e prodotti d’eccellenza. Un e-commerce a tutti gli effetti.
Rimangono da stabilire i criteri da assegnare al nuovo marchio MADE IN ROMA che distinguerà la qualità romana.
Promuovere on-line l’eccellenza del tessuto produttivo capitolino e stabilire parametri di qualità per un nuovo marchio identificativo del “Made in Roma” sono gli obiettivi della ‘’Memoria’’ approvata il 26 ottobre dalla Giunta della Capitale, che dà mandato all’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e all’Ufficio di Scopo Progettazione e Innovazione Economica Urbana di intensificare visibilità e competitività delle imprese locali sui mercati nazionali ed esteri.
Come? Attraverso accordi di collaborazione con i principali attori del commercio e dell’internazionalizzazione: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma, rappresentanze del comparto di settore cittadino e istituzioni preposte alla promozione del commercio estero del Made in Italy, quali ICE – Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane, Ministero dello Sviluppo economico e Ministero degli Affari Esteri, ambasciate italiane all’estero e ambasciate estere in Italia, nonché ai loro partner strategici dell’e-commerce.
Saranno avviate con questi soggetti interlocuzioni e sinergie per lanciare vetrine virtuali dedicate alla qualità tipica del “saper fare bene” di artigiani e commercianti romani, senza oneri per l’Amministrazione e alle condizioni più vantaggiose per gli operatori.
All’Assessorato il compito di individuare e utilizzare un nuovo marchio distintivo, volto a certificare l’unicità e la qualità del know how capitolino.
“Partiamo da un dato: le piccole e medie imprese italiane che si sono votate all’innovazione aprendo un canale di vendita on-line hanno visto crescere il proprio fatturato del +6%. Si tratta del solo 12%: noi vogliamo estendere questa peculiarità a tutte le rappresentanze della migliore imprenditoria di Roma, nell’ottica di una rivitalizzazione del tessuto produttivo che drena i flussi di capitali in città. Grande importanza avrà la personalizzazione del nostro ‘saper fare bene’, immediatamente riconoscibile grazie a un nuovo marchio ‘Made in Roma’ che diventa brand identitario della nostra maestria. C’è anche l’aspetto importante della tutela della qualità, per chi compra e per chi produce, che accresce l’appeal degli acquisti in termini di unicità degli articoli proposti e venduti. Internazionalizzazione, visibilità e competitività sui mercati nazionali ed esteri sono le chiavi del successo, soprattutto inriferimento alle realtà delle botteghe artigiane e della gastronomia romana. In questo, i nostri partner istituzionali e commerciali saranno di grande aiuto”, spiega Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.
“Con questa proposta si gettano le basi per la tutela delle attività commerciali e artigianali di pregio della Capitale attraverso un marchio di rilancio del ‘Made in Roma’ che premierà coloro che sapranno distinguersi per eccellenza, creatività e tradizione. Vuole essere anche un elemento propulsivo di un contesto più ampio di rilancio del ‘Made in Italy’ da promuovere in tutto il mondo e che tarda ad arrivare, ma che deve essere al più presto riconosciuto e normato.’ conclude Andrea Coia, Presidente della Commissione Commercio di Roma Capitale.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Roma
Roma, sì dell’Assemblea a modifiche Regolamento attività commerciali e artigianali |
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