Jackson Pollock, il segreto delle sue opere nelle leggi della fisica

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Il segreto delle opere astratte di Jackson Pollock si nasconderebbe nelle leggi della fluidodinamica, la scienza che studia il comportamento dei fluidi in movimento.


Nel comporre le sue tele, l’artista sarebbe riuscito a evitare uno dei fenomeni della fluidodinamica l’instabilità a spirale.
A scoprirlo un gruppo di ricercatori della Brown’s School of Engineering in uno studio pubblicato sulla rivista Plos One.

E’ rinomato che Pollok creasse le sue opere senza uso di pennello. Versava la vernice sulla tela con un bastoncino per creare l’effetto di fili e filamenti di colore sovrapposti usando la tecnica del dribbling ‘’sgocciolamento del colore’’.

Ma riusciva a evitare intenzionalmente la formazione di quei ricci e quelle spirali che si creano quando si versa un fluido su una superficie.

Secondo i ricercatori proprio l’assenza di ricci e spirali nei suoi lavori potrebbe essere utilizzata per identificare e autenticare le sue opere.

             

“Come la maggior parte dei pittori, Jackson Pollock ha attraversato un lungo processo di sperimentazione per perfezionare la sua tecnica”, spiega Roberto Zenit, autore senior dello studio. “Quello che stavamo provando a fare con questa ricerca è capire quali conclusioni Pollock raggiunse per eseguire i suoi dipinti come voleva. La nostra principale scoperta in questo paper è che i movimenti di Pollock e le proprietà delle sue vernici erano tali da evitare questa instabilità a spirale”.

L’esperimento

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i video ripresi da Pollock mentre dipingeva le sue opere, rilevando la velocità dei movimenti e la distanza dalla tela mentre versava la vernice.

Successivamente gli studiosi hanno ricreato la tecnica usata dall’artista, utilizzando una siringa per distribuire la vernice da varie altezze sopra la tela e aumentando la velocità.

Dai risultati è emerso che Pollock è stato in grado di evitare linstabilità a spirale grazie alla velocità della mano, alla distanza mantenuta dalla tela e allo spessore della vernice utilizzata.

Fonte: AGI

Jackson Pollock (Cody 1912- East Hampton 1956) Sentieri ondulati (Watery Paths), 1947 Pollok e la scuola di NewYork. Roma, Complesso del Vittoriano. Video news

 

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