Venezia, nuova allerta meteo: confermato un picco di 155-160 centimetri alle ore 13. Piazza San Marco chiusa ai pedoni.
Nuova allerta a Venezia, dove è confermato un picco di 155-160 centimetri alle ore 13. Piazza San Marco è stata chiusa al passaggio dei pedoni.
Il livello del mare Adriatico davanti alla laguna di Venezia appare in calo, anche se il livello di marea nel centro storico continua a crescere e alle ore 11.30 ha segnato 137 centimetri, comunica l’amministrazione comunale di Venezia, sulla base dei dati registrati dalla piattaforma Ismar-Cnr. La situazione comunque è ancora in evoluzione.
L’acqua crescerà per le prossime 3 ore. Il Sistema di Protezione civile, in vista della nuova punta massima di 160 centimetri, sta impiegando in città 280 volontari appartenenti ai Gruppi comunali e alle associazioni della Città lagunare, della Città metropolitana e delle province di Padova, Treviso e Rovigo. Gli interventi sono coordinati dalla Centrale radio di Mestre dei volontari del Comune di Venezia, che raccoglie indicazioni e segnalazioni che giungono provenienti dal Centro operativo comunale nella sede della Polizia locale di Palazzo Poerio, a Venezia. I volontari sono presenti capillarmente in tutto il territorio prima del picco di marea, per gestire e raccogliere le varie necessità e, in seguito, per prestare soccorso alla popolazione. Le squadre presteranno servizio anche nelle isole di Burano, Murano, Torcello, Sant’Erasmo, Pellestrina, Lido, Giudecca.
La Protezione civile del Veneto prevede l’arrivo di una perturbazione con precipitazioni intense soprattutto nella zona nord orientale della regione. Vengono monitorati tutti i fiumi, in particolare Piave, Livenza e Brenta-Bacchiglione. Per quanto riguarda il Piave, a Busche (Belluno) stanno transitando allo stato attuale 1.200 metri cubi d’acqua al secondo, dato in crescita. Nella zona del basso Piave i sindaci hanno disposto ordinanze di sgombero delle zone golenali, come da Piano di Protezione Civile. Secondo livello superato per il Brenta a Bassano (Vicenza), dove viene monitorata in particolare la situazione del ponte degli Alpini. Le piene dei fiumi – informa la Regione – transiteranno in serata e nella notte nei tratti terminali. La quota neve si è progressivamente rialzata sulle Prealpi e sulle Dolomiti meridionali da 900-1.200 a 1.800 metri. Persiste l’attenzione massima per rischio valanghe nei Comuni dell’Alto Agordino. Molti siti valanghivi incombono sulle abitazioni ed è necessario un monitoraggio puntuale delle loro evoluzioni.
Fonte: Ansa
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