Foce del Tevere scrigno biodiversità, visite il 31 dicembre


Censite 200 specie uccelli. Ultimo giorno dell’anno con la Lipu.


Una particolare visita guidata al tramonto dell’ultimo giorno dell’anno: a promuoverla è il Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia, l’oasi naturalistica alla foce del Tevere, realizzata in quella che era una discarica a cielo aperto, divenuto un prezioso scrigno di biodiversità, vero e proprio paradiso del Birdwatching, in cui sono state censite oltre 200 specie di uccelli. La visita, a donazione libera, è in programma alle ore 15.30 del 31 dicembre e consentirà di scoprire l’oasi in un momento particolare dell’anno. Per Alessandro Polinori, vicepresidente Lipu-BirdLife Italia e responsabile dell’oasi lidense, “viviamo sempre più in una società che soffre di gravi deficit di natura ed a volte, proprio per la scarsa confidenza che abbiamo con i suoi elementi, siano essi animali o vegetali, li percepiamo solo come un fastidio, non comprendendo la loro importanza, da tanti punti di vista, non ultimo per il benessere dell’uomo, oltre che per il loro immenso valore intrinseco, anche in termini di bellezza, in grado di aiutarci a contrastare lo stress della quotidianità.

Trascorrere un paio d’ore immersi nella natura rinata alla foce del Tevere, tra svassi piccoli, aironi, martin pescatori, anatre e falchi di palude, può essere un modo per concludere l’anno facendo pace con la natura, vivendo incredibili emozioni, come quelle regalate dalla possibilità di assistere al tramonto sul lago dell’oasi. E, nella riappacificazione, questa è la nostra speranza, sempre più persone vorranno acquisire stili di vita rispettosi della biodiversità e di tutti i suoi abitanti, a partire dall’evitare di utilizzare, proprio in occasione del Capodanno, botti e fuochi pirotecnici rumorosi, causa della morte di migliaia di animali selvatici e domestici, oltre che elementi fortemente inquinanti. In attesa di lenticchie, tombole e brindisi augurali, forse – conclude Polinori – potremmo trovare anche il tempo di volgere lo sguardo al cielo, emozionandoci nell’osservare il volo di uno stormo di uccelli”.

Fonte: Ansa

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