Inge Morath, foto in mostra al Museo di Roma in Trastevere


“Nel mio cuore voglio restare una dilettante, nel senso di essere innamorata di quello che sto facendo, sempre stupita delle infinite possibilità di vedere e usare la macchina fotografica come strumento di registrazione.”


Appuntamento imperdibile per gli appassionati di fotografia la mostra Inge Morath. La vita. La fotografia, fino al 19 gennaio 2019 al Museo di Roma in Trastevere.

Austriaca di nascita, in un periodo in cui per le donne il mestiere di fotografa non era così facile da perseguire, Inge segue una passione che si manifesterà essere un vero talento.

Inizia come giornalista, ma scopre presto di avere il dono delle immagini oltre a quello della scrittura. Tanto che da assistente di Henri Cartier-Bresson, nel 1955 diventerà a pieno titolo membro dell’agenzia Magnum Photos.

E’ stata la prima reporter donna a conquistare un posto nella prestigiosa agenzia.
Ed è stata la prima fotografa ad aver ottenuto il Großer Österreichischer Staatspreis e nel 1984 ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Belle Arti dall’Università del Connecticut.

Grazie alla sua capacità introspettiva, Inge Morath riusciva a cogliere le vibrazioni intime dei soggetti che fotografava e gli aspetti più inconsueti di ambienti, studi di artisti e cimiteri, svelando lo spirito dei luoghi e delle persone che in essi si muovevano.

Galeotta fu Venezia. Nell’autunno del 1955 si reca nella laguna.
La Magnum le ha commissionato uno dei primi incarichi fotografici.

Qui scopre definitivamente la sua passione, fotografa i posti meno frequentati e i quartieri popolari, cogliendone l’anima e fissando attimi di quotidianità.

Verrà a Roma due volte, agli esordi nel 1954 e nel 1960 quando è ormai una fotografa affermata per fotografare Rosanna Schiaffino.

Nello stesso anno incontra Arthur Miller, sul set de Gli spostati e scatta uno dei suoi ritratti più belli, quello di una Marilyn Monroe sola, chiusa tra dolore e leggerezza, quasi eterea mentre prova passi di danza lontana dal set.
Miller è lo sceneggiatore ed è ancora sposato con Marilyn.
Due anni dopo diventerà suo marito e Inge si trasferirà con lui in una fattoria nei pressi di New York.

@nicotra_Tgtourism. Foto della mostra.

E’ nei ritratti, si diceva, che la Morath esprime quella capacità tipica degli artisti di entrare in contatto profondo col soggetto/oggetto della loro opera, metterlo a nudo, svelarne le pieghe più nascoste.

Ecco allora i ritratti dei grandi artisti

 

Ma la Morath fu soprattutto una viaggiatrice e la mostra le rende merito esponendo foto dei suoi principali reportage di viaggio. Eccone alcune

SPAGNA

IRAN

 

NEW YORK

CINA

Il percorso espositivo si sviluppa in 12 sezioni che ripercorrono tutte le principali esperienze professionali e umane della Morath, attraverso circa 140 fotografie e decine di documenti originali. Compaiono anche immagini, realizzate da grandi maestri come Henri Cartier-Bresson e Yul Brinner, che ritraggono Inge Morath in diversi momenti della sua carriera.

INGE MORATH La vita. La fotografia
30 novembre 2019- 19 gennaio 2020
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio,1/b
Orari   da martedì a domenica 10.00-20.00
La biglietteria chiude alle 19.00
24 e 31 dicembre 10.00 – 14.00.
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it
www.mostramorath.it  

Biglietto con integrazione di € 3,50 come segue:

biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 9,50 intero e di € 8,50 ridotto, per i non residenti;

biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 8,50 intero e di € 7,50 ridotto, per i residenti;
Per i possessori della MIC Card l’ingresso al museo è gratuito

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
A cura di
Marco Minuz, Brigitte Blüml – Kaindl, Kurt Kaindl
Organizzazione
Suazes in collaborazione con Fotohof e Magnum Photos

Con il supporto di Zètema Progetto Cultura

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