Campidoglio e Rinascente insieme per la riqualificazione di via del Tritone e via dei Due Macelli. È stata sottoscritta la convenzione che prevede la donazione a Roma Capitale di 3 milioni di euro da parte de La Rinascente S.p.A., per il restyling delle due strade del centro della città.
Il progetto, elaborato dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (SIMU) di Roma Capitale, prevede nello specifico il rifacimento e la riqualificazione delle carreggiate e dei marciapiedi, la riorganizzazione funzionale e l’ampliamento degli spazi pedonali lungo i fronti commerciali, la riorganizzazione e messa in sicurezza di Largo del Tritone e l’adeguamento degli impianti dei sottoservizi. Inoltre, sarà realizzata anche una ridefinizione della viabilità secondo uno studio sviluppato dal Dipartimento Mobilità e Trasporti. La prima fase dei cantieri interesserà via del Tritone – nel tratto compreso tra i civici 46 e 70 – e via dei Due Macelli, tra via del Tritone e via di Capo Le Case. Poi proseguiranno nei tratti di via del Tritone fino a Largo Chigi, da Largo del Tritone a piazza Barberini e da Largo del Tritone a via della Stamperia. L’ultimo step riguarderà via dei Due Macelli, tra via Capo Le Case e Piazza di Spagna.
“Grazie alla sinergia e al contributo di Rinascente saranno riqualificate due importanti strade del centro storico della città, vicine a diversi punti di interesse turistico e storico. Un intervento che valorizzerà ulteriormente la rete commerciale della zona, con una più adeguata sistemazione della viabilità e delle aree pedonali. Ancora una volta Roma promuove una lungimirante collaborazione tra pubblico e privato, volta a migliorare i servizi ai cittadini e la qualità della vita”, afferma la Sindaca Virginia Raggi.
“La salvaguardia del territorio e la valorizzazione dei suoi tesori sono per Rinascente una priorità. Con questa operazione vogliamo essere, ogni giorno concretamente, ‘per la città, con la città e nella città’ – afferma l’Amministratore Delegato Rinascente Pierluigi Cocchini – I nostri department store sono dei luoghi dove accadono cose: servono energia e cura da dedicar loro internamente ma anche attenzione e sensibilità ad intercettare quello che li circonda. Ecco il perché di questo progetto”.
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