#Iorestoacasa senza noia, cosa fare per passare il tempo

Autori Andrea Manessi e Giulia Pace


Dopo il decreto #Iorestoacasa, tutti siamo tenuti a evitare le uscite non necessarie per limitare il diffondersi del coronavirus. Temete la noia? Ecco cosa potete fare tra le mura di casa per passare il tempo.


A una situazione simile, ammettiamolo, non eravamo preparati. Negozi chiusi, bar e ristoranti banditi, persino le passeggiate con gli amici sono diventate un ricordo. Attività che prima ritenevamo banali, come andare a fare la spesa o portare a spasso il cane, devono essere svolte con cautela, mantenendo le distanze con le altre persone, accorciando i tragitti. Nel pieno dell’emergenza coronavirus, l’imperativo è uno solo: restare a casa. Il decreto ministeriale dell’11 marzo #Iorestoacasa, che ha obbligato tutta la popolazione italiana a evitare le uscite per contenere i contagi, sta ridisegnando la nostra quotidianità, i nostri rapporti con gli altri e con noi stessi.

Ci sono due modi per affrontare questo stato di emergenza. Si può accogliere il provvedimento come una condanna e vivere il tempo passato in casa lamentandosi indiscriminatamente del virus, del governo, della Cina e della cattiva sorte. Utile? Poco: perché a casa ora, volenti o nolenti, bisogna starci, visto che non esistono per il momento altre soluzioni per impedire la diffusione del virus. Il modo migliorare per affrontare questa situazione straordinaria, quindi, è non farsi prendere dal panico e sfruttare il tempo passato in casa per fare qualcosa di divertente. Si tratta, tutto sommato, di un sacrificio accettabile: quante volte abbiamo messo da parte hobby e passioni, dicendo “Se solo avessi il tempo per farlo”? Ora il tempo c’è: che voi vogliate imparare una lingua online, suonare uno strumento, dedicarvi al découpage o rilassarvi con lo yoga, questo è il momento giusto per farlo. E se non avete idee per ammazzare la noia, ve ne diamo qualcuna noi: ecco cosa possiamo fare tra le mura di casa per passare il tempo.

1. Visitiamo un museo virtuale

Se i visitatori non vanno ai musei, i musei vanno dai visitatori. Dopo la serrata di tutte le istituzioni culturali – musei, ma anche biblioteche, archivi, teatri, cinema e cineteche – il Mibact ha lanciato il motto “La cultura non si ferma” per invitare gli operatori culturali a promuovere la cultura, nonostante la chiusura dei luoghi in cui è tradizionalmente custodita. Moltissimi non hanno perso un attimo a raccogliere la proposta, e sfruttando al massimo le potenzialità della rete hanno avviato iniziative capaci di farci dimenticare per un attimo l’emergenza sanitaria: video su YouTube e contenuti sui social network che raccontano i dietro le quinte delle case dell’arte.

Oltre a questo, sono tanti i musei che offrono la possibilità di visitare le loro collezioni e i loro spazi tramite tour virtuali. Tra questi la Pinacoteca di Brera a Milano, che sul suo sito consente di scoprire tutti gli ambienti e le opere da vicino. La Galleria degli Uffizi di Firenze, oltre a intrattenere i suoi estimatori con un ricco palinsesto di immagini e video sul suo nuovo profilo Facebook, ha allestito dei percorsi espositivi virtuali con il progetto IperVisioni: chi vorrà potrà ammirare le foto in alta risoluzione delle opere e ascoltare i podcast della Fabbrica delle Storie che raccontano alcune delle opere più famose della collezione.

Spostandoci su Roma, possiamo decidere di fare un giro a porte chiuse dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina, o visitare i capolavori dei cinque Musei in Comune: i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano e il Museo dei Fori Imperiali, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Nepoleonico e i Musei di Villa Torlonia.

Anche il Museo Egizio di Torino ha puntato sul digitale, rendendo accessibile online la mostra Archeologia invisibile.

Se questi musei non vi bastano, e avete voglia di fare un salto oltre i confini nazionali, ricordate che con Google Arts & Culture potete visitare i musei più importanti del mondo senza alzarvi dal divano: il Louvre, l’Hermitage, il British Museum, il Met e molti altri vi aspettano!

2. Programmiamo i prossimi viaggi

Potrà sembrarvi fuori luogo adesso, ma il mondo non si fermerà a causa del coronavirus. Quando l’emergenza sarà passata potremo di nuovo riprendere a viaggiare, magari preferendo stavolta le destinazioni italiane, che avranno bisogno di noi più che mai. Il turismo italiano sta soffrendo la crisi più grande della storia, con perdite stimate di 7,4 miliardi nei prossimi tre mesi. Un viaggio in Italia sarà un modo per sostenere la ripresa economica del Paese, oltre che ovviamente un’occasione per riscoprire le bellezze della nostra incredibile terra.

3. Leggiamo un libro

La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno“, diceva Francis de Croisset. Quale momento migliore allora per recuperare quel libro dimenticato da tempo sul comodino e fuggire (con la fantasia, certo) dai confini di casa? Se siete indecisi su cosa leggere durante la quarantena, potreste lasciarvi ispirare dai dodici titoli candidati al Premio Strega 2020: Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani); Marta Barone, Città sommersa (Bompiani); Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri); Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi); Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli); Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore); Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio); Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori); Valeria Parrella, Almarina (Einaudi); Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax); Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo) e Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM).

Vi manca viaggiare? Allora non perdete questa lista di 10 libri per vivere grandi viaggi, da Jules Verne a Tiziano Terzani, da Bruce Chatwin a José Saramago.

4. Cuciniamo un piatto della tradizione italiana

Ci sono tanti modi per trascorrere la giornata in casa senza cadere nella noia, e preparare un piatto della cucina italiana è tra questi.

Uno dei piatti della tradizione italiana più amati è senza dubbio la pasta alla gricia (o griscia), considerata come l’antenato della pasta all’amatriciana o “amatriciana bianca”. Istituzione della cucina romana, la gricia, a differenza dell’amatriciana, viene preparata senza l’aggiunta di pomodoro, mentre restano invariati gli altri componenti, ovvero il pecorino, il guanciale e il pepe nero. La storia del piatto è incerta: secondo la tradizione, la pasta alla gricia sarebbe stata inventata a Grisciano, una frazione di Accumoli in provincia di Rieti, nelle vicinanze di Amatrice. Secondo un’altra tradizione invece l’etimologia della gricia proverrebbe dal gricio, un rivenditore del pane proveniente da regioni tedesche o della Svizzera, oppure dal termine gricium, utilizzato dai romani per indicare lo spolverino grigio utilizzato dai grici per non imbrattarsi di farina.

Gli ingredienti per preparare un piatto di pasta alla gricia:

Pasta (possibilmente rigatoni o bucatini)

Pecorino romano

Guanciale (da non confondere con pancetta)

Pepe nero

Sale

Procedimento:

Dopo aver portato a bollore in una pentola l’acqua, salare e aggiungere la pasta.

Tagliare a listarelle il guanciale e farlo abbrustolire su un tegame senza l’aggiunta di olio (essendo il guanciale una carne molto grassa al momento della cottura rilascerà il suo grasso che servirà poi per la mantecatura della pasta).

Quando il guanciale ha raggiunto una buona doratura, toglierlo dal tegame e lasciare solo il grasso rilasciato.

Con una tazzina prelevare un po’ di acqua di cottura della pasta che servirà per la sua mantecatura assieme all’olio rilasciato dal guanciale.

Dopo aver scolato la pasta abbastanza al dente, mantecarla per un paio di minuti a fuoco alto sul tegame dove è stato precedentemente abbrustolito il guanciale, con l’aggiunta dell’acqua di cottura.

Quando la pasta avrà raggiunto una buona emulsione data dalla mantecatura con l’olio del guanciale e l’acqua di cottura, spegnere il fuoco e aggiungere il pecorino romano grattugiato e mescolare (per questa fase è necessario il fuoco spento per evitare che si creino troppi filamenti di pecorino).

Raggiunta una buona mantecatura, servire nel piatto la gricia, aggiungere il guanciale croccante, una spolverata di pepe nero ed un’ultima grattugiata di pecorino romano.

5. Guardiamo un film

Un altro buon compromesso per trascorrere la giornata in casa senza annoiarsi è quello di guardare un film. In questi giorni di restrizioni sancite dal decreto ministeriale, sono diverse le piattaforme che offrono film gratuiti fino al 3 aprile, come RaiPlay o www.http://www.thefilmclub.it/.

Tra i film da vedere, Il giovane favoloso, incentrato sulla vita di Giacomo Leopardi. Interpretato da Elio Germano nei panni del poeta de L’Infinito, Il giovane favoloso è un film drammatico che narra la burrascosa gioventù di Leopardi, dai rapporti conflittuali con il padre, alla malinconia derivante dall’ambiente stretto di Recanati, fino ai suoi problemi di salute. Il film narra i tormenti del poeta che, spinto dallo scrittore Pietro Giordani, lo porteranno a lasciare il paese di origine per conoscere il mondo intellettuale ed entrare in contatto con esponenti della letteratura, da Firenze a Roma e Napoli. Il film, diretto dal regista Mario Martone, è stato presentato nel 2014 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

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