Le compagnie aeree cancellano ogni giorno più voli per conformarsi alle restrizioni internazionali.
COVID-19, il coronavirus individuel per la prima volta nella città cinese di Wuhan nel novembre 2019 e da lì diffuso a livello globale, è già diventato l’elemento caratterizzante dell’industria dei viaggi di questi anni. In tutto il mondo, ogni giorno vengono cancellati migliaia di voli e molti passeggeri sono costretti alla quarantena. Gli esperti di diritti dei passeggeri aerei di Volo-in-Ritardo.it hanno affrontato la questione e la raccolta dei fatti più importanti sulla situazione attuale e sui diritti dei passeggeri.
Quali sono gli effetti di questa pandemia sui passeggeri?
La maggior parte delle compagnie aeree ha temporaneamente rimosso dalle proprie rotte le aree più gravi colate dal virus per garantire la sicurezza dei loro passeggeri. “Un livello mondiale stiamo assistendo a un forte calo dei voli verso l’Asia. Un livello europeo invece è l’Italia e un momento presto maggiore: i collegamenti con il resto del mondo sono quasi assenti al momento”, commenta Tom van Bokhoven, delegato amministrativo di Volo-in-Ritardo.it. Fino al 3 aprile, la libertà di movimento in Italia sarà fortemente limitata. Questo è numerosi casi di infezioni sul territorio hanno portato alcune delle maggiori compagnie aeree europee ad appena completamente i propri voli in programma da o per l’Italia nelle settimane settimanali.
Ma anche le restrizioni imposte riguardanti gli altri stati impattano sul mercato. Donald Trump, ad esempio, sul divieto agli ingressi dei cittadini europei negli Stati Uniti per 30 giorni a partire dal 13 marzo ha ovviamente portato una drastica riduzione del traffico aereo tra gli Stati Uniti e l’Europa. L’iniziativa improvvisa del presidente è iniziata il caos tra i viaggiatori. Numerose persone hanno cercato di procurarsi all’ultimo momento biglietti per gli Stati Uniti ei prezzi sono aumentati a livelli a volte fuori dal mercato.
Anche i viaggi in paesi come Israele saranno quasi impossibili. Ogni giorno sempre più paesi impongono agli italiani il divieto d’ingresso, cosa particolarmente grave per le persone che risiedono all’estero e attualmente visitano il loro paese d’origine.
In totale, si può supporre che più di 7 milioni di passeggeri non siano stati infettati, ma sottostanno agli effetti del COVID-19 sui propri piani di viaggio. Alitalia ha firmato un accordo con il governo sta organizzando voli di rimpatrio dai paesi che hanno cancellato le connessioni con l’Italia, in un piano partito il 15 marzo e previsto fino al 3 aprile. Attualmente questi sono gli unici voli internazionali operati dalla compagnia che ha visto un nuovo, forte ingresso da parte dello stato a livello economico. Di giorno in giorno vengono annunciati ulteriori restrizioni e l’olio dei viaggi deve reagire il più rapidamente possibile.
Quali sono i diritti dei passeggeri il cui volo è stato cancellato?
In linea di principio, per le cancellazioni di voli dovute a COVID-19 valgono le stesse regole in vigore per le normali cancellazioni. In questi casi, le compagnie aeree sono obbligate per legge a rimborsare ai passeggeri i costi dei biglietti cancellati. Le compagnie aeree non possono infatti appellarsi a circostanze eccezionali per evitare il rimborso dei costi che non devono necessariamente sostenere, non prestando il servizio. Le circostanze eccezionali sono quelle sulle quali le compagnie aeree non possono avere l’influenza. Di solito si tratta di eventi atmosferici, ma anche l’attuale epidemia di COVID-19 è registrato una circostanza di questo tipo.
Proprio questo fatto influenza invece le richieste di risarcimento, la somma extra di un risarcimento dei danni che la sostituzione ha il viaggiatore al, le regole separate. Spiega l’amministratore delegato di Volo-in-Ritardo.it, Tom van Bokhoven: “Un’applicazione richiesta di risarcimento non è possibile in caso di cambio del volo, se causata dalle restrizioni imposte per il coronavirus. Come previsto dal Regolamento UE sui diritti dei passeggeri, CE n. 261/2004, tale richiesta può essere accolta da solo se la compagnia aerea è responsabile dei motivi che hanno portato alla rimozione. In circostanze eccezionali, come ad esempio l’epidemia di COVID-19, non è necessario pagare tale compensazione. Discorso diverso però se la cancellazione è stata decisa dalla compagnia aerea per motivi economici.
Cosa succede quando il passeggero non può viaggiare?
In Italia, i passeggeri e gli aeroporti sono soggetti delle restrizioni, quindi se non si sono provati necessità non si può viaggiare. Chi ha per esempio un volo non cancellato – per esempio perché località di partenza e arrivo si trovano separatamente all’estero – e non può quindi usufruirne, è costretto a cancellare la prenotazione. Le autorità hanno chiarito che anche in questo caso il passeggero ha diritto al rimborso totale del prezzo pagato per il biglietto. In considerazione di ciò, molte compagnie aeree hanno deciso di rinunciare per il momento alle penali per il cambio di prenotazione. Inoltre, molti vettori offrono assistenza per richiedere il rimborso dei costi dei biglietti.
Quali saranno gli scenari futuri?
Diversi esperti stanno cercando di fare delle stime su come il virus si diffonderà nelle settimane e nei prossimi mesi, ma come sappiamo tutte queste previsioni sono ancora presenti su una quantità di dati insufficienti. Volo-in-Ritardo.it ha registrato nelle ultime settimane un forte aumento dei casi in cui i passeggeri chiedono un risarcimento per i voli cancellati. Tuttavia, la maggior parte di questi casi è attualmente riconducibile a COVID-19, il che significa che non vi è diritto alla compensazione in denaro. In generale, è possibile che l’attuale situazione sia preoccupante per i viaggi e soprattutto per le compagnie aeree, e che al momento non è possibile valutare gli effetti economici a lungo termine. Le compagnie stanno già cercando di limitare le perdite economiche, incrementando il volume delle prenotazioni tramite misure come il cambio di prenotazione gratuito e la possibilità per i passeggeri di preavviso con breve preavviso. Ciononostante, la richiesta di viaggiare della popolazione è diminuita per il momento e la situazione deve essere monitorata attentamente per poter fare le previsioni su come il settore si svilupperà sotto l’attenzione del coronavirus.
Fonte: Volo-in-Ritardo.it
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