Itinerario tra i prodotti tipici e la natura del territorio di Brescia


Dal Lago di Garda alla Franciacorta, passando per il Bagòss di Bagolino e la Spongada di Breno, un tuffo tra i prodotti tipici e la natura del territorio con Visit Brescia.


Il territorio di Brescia è un trionfo di colori floreali e suggestioni gastronomiche capaci di dare il meglio specialmente in primavera, quando il sole e il clima creano l’atmosfera ideale per manifestazioni verdi ed eventi enogastronomici all’aperto. Nella serrata tabella di marcia proposta da Visit Brescia, giardini leggendari, enormi specchi d’acqua e castelli circondano una storia potenzialmente infinita che conquista gli occhi e il palato.

Lago di Garda
Pare quasi scontato partire idealmente dal Lago di Garda, autentico concentrato di colori e profumi che sembrano impregnare le splendide ville delle sue sponde, disposte con grande generosità a sprigionarne le segrete essenze, lasciandole scivolare su uno degli specchi d’acqua che l’Italia utilizza di preferenza per riflettere la propria bellezza. Ne sapeva qualcosa il medico naturalista e dentista Arturo Hruska che, fondatore del Giardino Botanico André Heller (dal nome dell’artista austriaco che nel 1988 lo ha acquistato e arricchito ulteriormente), dedicò oltre 60 anni di vita alla composizione di un eden in cui opere d’arte e natura si fondono. Più che naturale, si potrebbe parlare di soprannaturale, per descrivere questo ensemble unico, che incoraggia l’esperienza sensoriale all’interno di una combinazione armoniosa di oltre 3mila specie differenti di piante provenienti da tutto il mondo e intervallate da sculture, ruscelli, ninfee e laghetti artificiali. A proposito di esperienze e profumi, limoni, cedri, bergamotti, chinotti, lime, pompelmi e konquat sono i protagonisti della proposta di Frutto del Garda, dove Gabriella e Giovanni diventano guide in una visita accurata della terrazza verticale di muretti a secco in un verde rigoglioso affacciato sul lago sottostante. La preparazione di alcune ricette a base di agrumi, drink per l’estate e tisane contro il freddo ma anche la degustazione di confetture e prodotti trasformati della filiera fanno parte di questo viaggio al centro degli agrumi.

Lago d’Idro
Il profumo dei boschi che ne circondano le sponde si unisce e si confonde con l’odore tipico del Bagòss, formaggio autoctono impreziosito dallo zafferano che è un vero e proprio simbolo del territorio intorno al Lago d’Idro, il più alto tra i laghi prealpini lombardi. Il miglior modo per gustarlo – entrando contemporaneamente in contatto con la tradizione del luogo – è recarsi a Bagolino e chiedere di avamposti come “La Malga del Re”, dove la famiglia Buccio si rimbocca le maniche e porta avanti la stagionatura fino a 6 anni, trovando però anche un momento per illustrare tra le forme le fasi di produzione e accompagnare la degustazioni dei prodotti di montagna con racconti sulla lavorazione del latte delle vacche brune. Nella bella stagione, è inoltre possibile raggiungere i pascoli e visitare la produzione in alpeggio, per un sorso di latte e un saluto alle regine del Bagòss.

 

Lago d’Iseo
È ancora l’acqua a fare da guida verso un territorio famoso soprattutto per il proprio vino ma capace invece di tentare i sensi con un’infinità di sapori e profumi. Sono infatti i prodotti gastronomici a costituire il sentiero principe per andare alla scoperta del Lago d’Iseo, abbracciato dalle colline della Franciacorta e dalle montagne della Valle Camonica. Se non si può che partire da una visita a una delle numerose cantine delle aziende vinicole concentrate nella produzione delle rinomate bollicine del Franciacorta DOCG è altrettanto imprescindibile scivolare verso Marone, città caratterizzato da un clima mite che favorisce la coltivazione dell’ulivo e la nascita del Sebino, olio extravergine di oliva DOP tutelato dal Consorzio Olio DOP dei Laghi Lombardi e dal gusto delicato e fruttato. Le sardine essiccate di Monte Isola sono l’emblema della versatilità culinaria di un angolo di Lombardia in cui, nel medesimo spazio della più grande isola lacustre d’Europa, si può passare dal pesce alla carne, in una personalissima interpretazione del mare-monti che vede come altro termine della proposta un salame unico nel suo genere, ottenuto tramite battitura a coltello e miscelazione con aglio, sale, vino e spezie.
Monte Isola è tra l’altro riconosciuta come uno dei “Borghi più Belli d’Italia”. Classificatasi terza European Best Destination 2019 è venuta alla ribalta mondiale nel 2016 grazie all’installazione artistica “The Floating Piers” di Christo. In uno degli scenari che tradizionalmente compaiono nella top ten delle location matrimoniali, non possono infine mancare il profumo e il colore delle oltre mille varietà di rose che esplodono gioiosamente in primavera, incorniciando Castello Quistini a Rovato (BS), detto non a caso “Il castello delle rose”. Imperdibile anche il Castello di Bornato, a Cazzago San Martino (BS) uno dei più affascinanti borghi della Franciacorta, eretto nel XIII secolo sui resti di una più antica costruzione. Gioiello architettonico con mura merlate, contrafforti, torri, ponte levatoio, fossato e un elegante giardino all’italiana, vanta al suo interno un preziosissimo esempio di villa rinascimentale splendidamente affrescata costruita dentro le mura della fortezza medievale. Eretta nel 1564, la villa è dagli anni ’30 di proprietà dei livornesi Orlando, che ancora oggi la abitano permettendo al pubblico di accedervi con visite guidate e degustazioni di Franciacorta DOCG e Curtefranca nell’antica cantina. All’estremità meridionale del lago d’Iseo sorge un luogo magico dove l’incontro tra acqua e terra dà vita a una zona di grande interesse naturalistico: le Torbiere del Sebino. Dichiarate “zona umida di importanza internazionale”, sono una riseva naturale che si estende per 360 ettari, un mix ecologico di enorme valore in cui godere di albe e tramonti intensi, immersi nella tranquillità della natura.

 

La Fèra della Spongada a Breno
Nell’ultimo, provvisorio capitolo di questa profumata vicenda, c’è ancora un castello. Con tutto il proprio carico di storia, è infatti il maniero che domina Breno, eccezionalmente aperto in questo periodo, a proteggere idealmente la Féra della Spongada, in programma ogni anno la domenica delle palme. Il 5 aprile 2020 torna dunque nel borgo della Valle Camonica la fiera legata al dolce tipico del luogo, pensato in origine per essere consumato nei giorni della Pasqua.
Focaccia soffice ricoperta di zucchero, la cui preparazione richiede un riposo dell’impasto e dei panetti di circa 24 ore complessive, la Spongada viene qui proposta nella variante tutta locale, che prevede l’abbinamento con il salame. Il momento clou della festa è la premiazione del concorso Spongada d’oro de Bre, rivolto a pasticceri professionisti e dilettanti.

Fonte: VisitBrescia

 

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