Nasce il “Manifesto per il turismo italiano”. Servono aiuti immediati per il settore


L’emergenza Coronavirus sta mettendo in grave crisi il turismo italiano e per la prima volta importanti associazioni di categoria, operatori del comparto e aziende private si sono unite per lanciare il grido d’allarme alle istituzioni e diventare promotori del Movimento per il Turismo Italiano, con l’hashtag #ripartiamodallItalia.


Tempi difficili per il turismo in Italia. L’emergenza Coronavirus sta generando una grave crisi per il comparto turistico italiano, che costituisce uno dei principali motori dell’economia italiana. Secondo l’Enit il comparto turistico in Italia ha infatti inciso nel 2018 per il 13% del Pil nazionale con un valore economico di 232,3 miliardi di euro, rappresentando il 14,9% dell’occupazione totale del Paese, con 3,5 milioni di occupati.

Le misure restrittive imposte dal Governo per il contenimento del contagio del virus ha portato alla sospensione se non addirittura alla chiusura di tutte le attività legate alla filiera del turismo, con conseguente impossibilità di generare flussi economici in entrata.

Se l’emergenza sanitaria dovesse proseguire ancora per i prossimi mesi, il rischio sarebbe quello di un crollo a catena delle attività con importanti ripercussioni sul tessuto economico nazionale.

Una situazione anomala che necessita quindi di interventi urgenti. Per questi motivi, per la prima volta importanti associazioni di categoria quali Astoi Confindustria Viaggi, FTO, importanti operatori del comparto e aziende private si sono uniti per lanciare un grido d’allarme alle istituzioni e diventare i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano, con l’hashtag #ripartiamodallItalia.

I promotori del Manifesto per il Turismo Italiano chiedono aiuti urgenti al Governo e l’adozione di forti misure per la sopravvivenza di imprese e attività legate al turismo quali:

  • La costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore
  • Il prolungamento della cassa in deroga
  • La creazione di Buoni Vacanza per l’imminente stagione estiva

 

Il calo delle presenze e il collasso del settore turismo porterebbe ad una grave situazione di crisi economica, con danni incalcolabili anche per altre attività collegate al turismo, quali la ristorazione, l’enogastronomia, la fruizione del patrimonio storico, culturale, artistico, paesaggistico, i trasporti e le strutture ricettive.

Il turismo rappresenta insomma un importante pilastro per il Paese, nonché fonte di reddito per tanti operatori e di introiti per il tessuto economico nazionale (il solo segmento del turismo organizzato rappresenta 13.000 aziende e dà lavoro a oltre 75.000 addetti). Servono dunque aiuti urgenti per salvare non solo il settore, ma tutte le attività ad esso collegate e per la tutela dei consumatori che vogliono tornare a viaggiare una volta che l’emergenza sanitaria sarà cessata. Il Manifesto per il Turismo Italiano lancia infatti anche un invito agli italiani perché essi tornino a riscoprire e a sostenere le bellezze del territorio italiano, e a sostenere le imprese che da sempre offrono assistenza permettendo di viaggiare in sicurezza in Italia e all’estero.

 

Quale scenario si prospetta per il turismo nei prossimi mesi?

A causa dell’emergenza sanitaria che potrebbe durare anche nei prossimi mesi, si prospettano gravi ripercussioni per il turismo italiano e una lenta e lunga ripresa nel prossimo anno. Secondo il Cerved Industry Forecast l’emergenza sanitaria potrebbe protrarsi fino a fine 2020, se non anche nel 2021, e potrebbe generare una perdita di fatturato del 70%.

Previsioni negative per le quali saranno maggiormente coinvolti settori che erano già precedentemente in difficoltà, quali alberghi, agenzie di viaggio tour operator, strutture ricettive extra alberghiere, trasporti aerei, organizzatori di convegni e fiere, autonoleggi.

 

Sia le imprese della filiera turistica che i consumatori possono aderire al Manifesto per il Turismo Italiano, direttamente sulla piattaforma change.org (link http://chng.it/Zkr2zpjRXc) e rimanere aggiornati tramite il sito www.ripartiamodallitalia.it

 

Potrebbe interessarti:

Turismo, Assoviaggi Confesercenti: perso già il 60% del fatturato annuale
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.