Storia della Royal Ascot, la gara ippica preferita dalla Regina d’Inghilterra


La Royal Ascot è tra gli eventi ippici più importanti nel calendario britannico, e senza dubbio unmo dei preferiti della regina Elisabetta. Quest’anno si terrà a porte chiuse e verrà trasmesso in televisione dal 16 al 20 giugno. Ma qual è la storia della Royal Ascot?


Royal Ascot At Home è il titolo dell’edizione del 2020 di Royal Ascot Race, che quest’anno si terrà a porte chiuse e trasmesso in televisione dal 16 al 20 giugno, per permettere agli appassionati di tutto il mondo di partecipare a questo immancabile appuntamento britannico, famoso non solo per l’equitazione ma anche per il dress code che da sempre caratterizza l’evento conferendogli quell’immancabile tocco di british glamour.

L’invito di quest’anno include anche un elemento di social media, cioè quello di indossare abiti dai colori vivaci ed eccentrici cappellini per le signore e eleganti outfit per i signori e partecipare a una delle tradizioni più glamour del festival da casa. Con l’hastag #StyledWithThanks gli spettatori sono invitati a condividere i loro eleganti scatti sui social media. Ai partecipanti è richiesta la donazione di £5 a post per aiutare chi combatte in prima linea contro il COVID-19 e per chi è stato colpito dalla pandemia.

Royal Ascot presenterà 36 gare in cinque giorni, aggiungendone altre sei al programma classico. Un’altra eccitante aggiunta al calendario di quest’anno è la gara di apertura, che vede il ritorno del Buckingham Palace Handicap dopo una pausa di cinque anni. La Regina ha acconsentito a una serie di nomi temporanei per le gare aggiuntive, tra cui la Copper Horse Handicap, intitolata alla statua che ritrae Re Giorgio III a cavallo che segna la fine della lunga passeggiata nel Windsor Great Park.

Nel Regno Unito, tutte le gare saranno trasmesse su Sky Sports Racing, insieme a un’ampia copertura su ITV. A livello globale, l’evento sarà trasmesso in circa 200 paesi e sarà disponibile per oltre 650 milioni di case.

Storia, Tradizioni e la Processione Reale

Le origini di questo sport in Gran Bretagna risalgono al 1100, quando gli stalloni arabi furono portati per la prima volta nel Paese dai cavalieri inglesi di ritorno dalle crociate. Nei secoli seguenti, queste eleganti creature furono allevate con cavalli autoctoni, creando i purosangue che vediamo oggi al galoppo negli ippodromi.

L’ippodromo di Ascot è stato istituito oltre 300 anni fa dalla super fan dei cavalli da corsa la Regina Anna, e da allora ha ricevuto il patrocinio di altri undici monarchi. Alle gare estive è stato assegnato il titolo Reale nel 1911 e da allora Royal Ascot è diventato uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno, noto per aver mescolato l’eleganza sartoriale, la galanteria e la tradizione. Sebbene l’abituale pubblico di Ascot sarà assente quest’anno, è facile immaginare lo stand principale affollato – riqualificato tra il 2004 e il 2006 con una spesa di molti milioni di sterline per trasformarlo nel miglior ippodromo del mondo. Con cinque giorni di eventi di altissimo profilo, Royal Ascot è l’apice del calendario delle corse di cavalli britannico e la gara più ambita della nazione, con milioni di sterline di premi in palio.

Questo sarà il primo Royal Ascot a cui la Regina non parteciperà durante i suoi 68 anni di regno, in cui ogni giorno di gara è tradizionalmente iniziato in modo veramente regale, con Sua Altezza Reale e altri membri della Famiglia Reale che sfilano lungo la pista in carrozza. Questa Processione Reale ha segnato l’inizio della gara dal 1825, quando Re Giorgio IV vi si recò con quattro carrozze con i membri della Famiglia Reale.

 

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