Alla scoperta di tre passi dell’Appennino in Emilia

Tornanti, salite e panorami straordinari tra i valichi più suggestivi  ideali per gli escursionisti su due, quattro o zero ruote.  Se siete in procinto di organizzare  un weekend alla scoperta di strade, itinerari e luoghi d’alta quota nel cuore del triangolo turistico compreso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, ecco un’idea per voi.

PASSO SANTA BARBARA (PC)

Dire che tutte le strade portano a Passo Santa Barbara non è esagerato. Alla statua dell’Angelone si può arrivare da tre versanti, percorrendo itinerari che conducono a quella che, tra i patiti di bici e motocicletta, è considerata all’unanimità una delle più suggestive salite del piacentino.

Un’alternanza di tratti agevoli e strappi impegnativi caratterizza l’ascesa da Perino, mentre un paesaggio dai contorni morbidi si tuffa nel bosco seguendo il tragitto da Pradovera.

Anche da Bobbio, a una partenza piuttosto facile segue un rapido aumento della pendenza, che arriva fino al 17%. In questo caso, l’arrivo non è Passo Santa Barbara ma la vicina Sella dei Generali, splendido alpeggio che stupisce per una natura dal fascino alpino, apparentemente fuori contesto nel mezzo dell’Appennino.

Chi passa da Grazzano Visconti si immerge nell’affascinante cultura che prende vita tra le mura delle principali attrazioni, come il Castello e la Cortevecchia. Passeggiando per il paese numerose chiese costeggiano le strade e il fruscio delle fontane riempie le piazze.

Per chi desidera fermarsi per un pasto, la torta di patate è la regina indiscussa delle tavole in particolare della Val Nure.

PASSO CENTO CROCI (PR)

Curve, tornanti, salite e discese incastonate in uno scenario naturale che alterna distese verdissime a pietra arenaria fanno dell’itinerario che conduce a Passo Cento Croci un percorso amatissimo da ciclisti e mototuristi ma anche dalle famiglie alla ricerca di una meta per una gita in macchina fuori dalle solite rotte.

Circondato dai profumi dell’enogastronomia locale e avvolto dalle leggende della Val di Taro, il tragitto offre molteplici spunti per approfondire il territorio.

Nei dintorni del valico che, a 1055 metri, unisce la provincia di La Spezia e il comune di Albareto, si trovano infatti Tarsogno (con la curiosa costruzione a forma di nave, un tempo adibita a dancing), Bardi e Bedonia, in un crocevia di strade e scavallamenti adatti a escursionisti di ogni livello.

PASSI DI PRADARENA E DEL CERRETO (RE)

La Spalla del Gendarme è l’imponente costruzione della natura che domina le rocce e i boschi caratteristici del panorama di confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana che distingue il tragitto tra il Passo di Pradarena e il Passo del Cerreto.

Qui, all’incrocio tra riserve naturali statali e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, le moto e le biciclette costeggiano i magnifici laghi cerretani, di origine glaciale.

Chi preferisce affidarsi ai piedi può forse godere con calma ancora maggiore dei sentieri che si insinuano nelle foreste per poi sbucare in spettacolari praterie d’alta quota.

Considerato uno dei più belli d’Italia, il Passo del Cerreto offre un panorama straordinario sul Monte Nuda, sulla foce del Secchia e sulla dilagante distesa boschiva che immerge il paesaggio.

In questo luogo mozzafiato è possibile concedersi un pasto gustoso a base di funghi porcini, da assaporare fritti oppure come condimento per le paste fresche.

Fonte: https://www.travelemiliaromagna.it

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