Trekking in Umbria: dall’Abbazia di Sassovivo al Sasso di Pale


Nel 2018 è stato riaperto il sentiero storico di 4 chilometri che un tempo collegava l’Abbazia di Sassovivo al paese di Pale: un percorso per scoprire le bellezze delle montagne che sovrastano Foligno.


Il punto di partenza è l’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo: fondata nell’ultimo quarto dell’XI secolo lungo l’antica via Lauretana (importante arteria di pellegrinaggio che univa Roma e il Santuario della Santa Casa di Loreto) e più volte ampliata, questa imponente struttura, in origine un castello, sorge nell’area ricca di boschi di lecci che si estende pochi minuti a est di Foligno. La “Macchia Sacra” della lecceta di Sassovivo è uno degli elementi paesaggistici più interessanti del territorio che fa capo all’abbazia e ci accompagnerà per buona parte dell’itinerario, a partire dalla prima tappa.

Prendendo la strada asfaltata che porta a Casale, dopo circa 300 metri si incontra sulla destra la Cripta romanica detta “del Beato Alano”, fondata nell’XI secolo ed in seguito dedicata ad un monaco viennese, che la abitò all’inizio del XIV secolo. Inizialmente pensata dall’eremita Mainardo e dai suoi adepti come nucleo originario per la costruzione di un monasterium, non fu mai completata a causa dei frequenti smottamenti che colpiscono l’area: la congregazione decise perciò di trasferirsi nel vicino castello, donazione della famiglia longobarda dei Monaldi. Della struttura originale, attualmente inagibile, si possono ad oggi vedere parte della facciata, il portico e, appunto, la cripta.

Da qui parte il sentiero (circa 500 metri tra andata e ritorno) noto come “Passeggiata dell’Abate”, che inizia a fianco di un’antica fontana e attraversa una macchia di lecci plurisecolari, che con i loro 20 metri di altezza conferiscono un aspetto solenne al percorso: in questa “cattedrale arborea” mille anni fa l’abate di Sassovivo e i suoi confratelli trovavano la pace e il silenzio ideali per raccogliersi in preghiera.

Tornati sulla strada principale, che dalla Cappella del Beato Alano sale in direzione di Casale, si arriva in breve a un incrocio con una strada sterrata – il “Passo delle Capre”, visibile sulla sinistra, in corrispondenza di un’ampia curva – da cui ha inizio il sentiero storico che congiunge Sassovivo a Pale.

Ignorando le varie deviazioni si prosegue lungo la strada sterrata, mantenendo la direzione del fosso posto sulla sinistra, fino ad entrare in un bosco di leccio che termina in un valico. Da questo versante la vegetazione cambia completamente e ci si immerge in un ambiente in cui spicca il bosco ceduo con prevalenza di carpino nero e ornielle, ma dove sono presenti anche roverelle, aceri d’Ungheria e aceri minori, oltre ad alcuni esemplari di maggiociondolo.

 

Perugia, dal 18 settembre torna Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia

 

Si prende quindi una mulattiera dal fondo ciottoloso, leggermente in discesa, che dopo circa 100 metri svolta a sinistra aumentando la pendenza fino ad arrivare alla SS 77. Attraversata con cautela la statale si segue la strada principale che conduce a Pale: questo piccolo paese ha risentito fin dalla sua nascita degli influssi benefici della presenza della vicina Abbazia di Sassovivo e dei commerci della Via Lauretana, diventando a suo tempo famoso per la lavorazione e la produzione della carta, circa trent’anni prima della nascita delle celebri cartiere di Fabriano.

Da piazza Elisei si snodano tre percorsi didattici geologico-culturali dedicati alla scoperta di tre importanti siti dell’area: la Grotta della Badessa, il Castello di Pale con la sua cinta muraria, e l’Eremo di Santa Maria Giacobbe. Poco distante dal centro abitato, seguendo le indicazioni potrete ammirare le Cascate del Menotre. Se invece la vostra passione è l’arrampicata, la falesia di Pale offre oltre 150 vie attrezzate adatte a climbers più e meno esperti, sulle pareti che sovrastano la valle del fiume Topino.

Fonte: Umbria Tourism

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.