Rinasce Palazzo Madama a Torino, gioiello barocco


Restauro e messa in sicurezza di Palazzo Madama a Torino, pronto entro il 2022, con il recupero dei marmi originali accanto all’impiego di materiali contemporanei. 


Rinasce la grande bellezza di Palazzo Madama a Torino, sede del primo Senato d’Italia e capolavoro dell’arte barocca: un cantiere, che durerà due anni e sarà visitabile dal pubblico su prenotazione attraverso un ascensore interno, farà risplendere facciata e statue. L’intervento, promosso dalla Fondazione Torino Musei, sarà interamente finanziato con 2,4 milioni di euro dalla Fondazione Crt, storico sostenitore privato di Palazzo Madama con 16,6 i milioni stanziati complessivamente. Il grande progetto di restauro e consolidamento della facciata juvarriana è una complessa operazione “chirurgica”, capace di mixare antiche tecniche artigianali e metodologie all’avanguardia, recuperando i marmi originali accanto all’impiego di materiali contemporanei, come fibre di carbonio, resina e acciaio inox nelle parti nascoste dell’edificio.

Il progetto – approvato dal Mibact e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino – è firmato dall’architetto Gianfranco Gritella e prevede il recupero e il consolidamento di tutti i 3.730 blocchi di marmo, l’inserimento reversibile di “protesi” in acciaio, il restyling e la musealizzazione delle 4 monumentali statue allegoriche sulla sommità. Un “cantiere della conoscenza” esplorerà le sotterranee Cantine juvarriane, mai svelate finora ai visitatori. Entro la primavera, la Fondazione Torino Musei pubblicherà il bando di gara per l’affidamento dei lavori sull’avancorpo centrale, che inizieranno prima dell’estate e dureranno circa un anno e mezzo, per concludersi a fine 2022. “Un primo regalo della Fondazione alla città nel nostro trentesimo compleanno che cade nel 2021”, ha detto il presidente Giovanni Quaglia durante la presentazione. “Una sorta di nostro recovery plan, una trasmissione di un bene simbolo della città alle generazioni future” ha aggiunto il segretario generale Massimo Lapucci.

 

Riapre il Polo del ‘900 di Torino

 

“Spettacolare – spiega l’architetto Gritella – sarà il restauro delle quattro statue dello scultore Baratta collocate sul cornicione: verranno prelevate con una gru e ingabbiate in un capannone posto nel cantiere, dove il restauro sarà visibile dal pubblico. I finestroni barocchi, che verranno recuperati, sono i più grandi mai realizzati in Piemonte“. “Non credo esista in Torino – afferma il presidente della Fondazione Torino Musei, Maurizio Cibrario – un altro monumento le cui pietre racchiudano 2000 anni di storia, al pari di Palazzo Madama. “L’avvio di un cantiere tanto complesso dà speranza e offre una conferma della capacità che le istituzioni cittadine sanno riservare al patrimonio monumentale”, commenta la soprintendente Luisa Papotti. “In un momento così difficile per il mondo culturale, Torino lancia un messaggio al Paese: grazie alla collaborazione con le Fondazioni bancarie, alle competenze e professionalità presenti sul territorio, alle istituzioni, un intervento così complicato e gravoso in termini economici è possibile” sottolinea la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Fonte: Ansa

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.