Destinazione Italia: cosa visitare a Orvieto


Cinque luoghi imperdibili da visitare durante un viaggio a Orvieto in Umbria.


Per le sue chiese e le sue vie, che conservano ancora l’impronta medievale, Orvieto rende felice il viaggiatore romantico.

(Guido Piovene)

 

Sulla scia di Guido Piovene, vi proponiamo un viaggio nei luoghi da scoprire a Orvieto, città delle fortezze medievali la cui storia risale agli etruschi, e che possiede veri e propri gioielli artistici, come il Duomo, una delle cattedrali più belle d’Italia. Non mancano a Orvieto le tradizioni culinarie, con piatti a base di tartufo, simbolo della cucina umbra, come gli Strangozzi al tartufo nero di Norcia.

Ecco 5 luoghi da non perdere durante un viaggio a Orvieto.

 

 

Pozzo di San Patrizio a Orvieto

Il Pozzo di San Patrizio è sicuramente una meta insolita che merita di essere visitata durante un viaggio a Orvieto. Il pozzo venne costruito nel 1527 per volere del pontefice Clemente VII che, rifugiatosi a Orvieto a seguito del sacco di Roma, commissionò la sua realizzazione ad Antonio da Sangallo il Giovane per assicurare l’approvvigionamento d’acqua in caso di assedio della città. È per tale motivo che inizialmente la costruzione veniva chiamata “Il pozzo della Rocca“. Successivamente la costruzione ottenne l’appellativo di “Purgatorio di San Patrizio”. Una leggenda irlandese infatti narra di una caverna nella roccia di Donegal, indicata da Cristo a San Patrizio per mostrare le pene dell’inferno ai fedeli che avessero raggiunto il pozzo. Proprio come nella leggenda irlandese, San Patrizio amava rifugiarsi nel pozzo per espiare i propri peccati, e da qui l’assunzione dell’appellativo “Purgatorio di San Patrizio“. Il pozzo ha una profondità di 62 metri, con 258 scalini in sistema elicoidale da percorrere e 72 finestre centrali che illuminano la struttura.

 

Il Duomo di Orvieto

Simbolo dell’architettura romanico-gotica dell’Italia centrale, il Duomo di Orvieto è sicuramente il monumento più importante da non perdere durante la visita alla città. Ciò che stupisce da subito è la sua facciata, con lo slancio delle guglie e i suoi mosaici in oro. Fu Papa Nicolò IV a porre la prima pietra nel 1290. Durante i lavori di costruzione della cattedrale si susseguirono diverse maestranze come Arnolfo di Cambio e Lorenzo Maitani, fino alla conclusione dell’opera con Ippolito Scalza alla fine del XVI secolo. Il Duomo ha pianta basilicale a tre navate al suo interno, dove possibile ammirare due cappelle, la Cappella di San Brizio e la Cappella del Corporale. Importanti artisti contribuirono alla realizzazione di affreschi sulle pareti delle cappelle, come Giovanni da Fiesole Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, il Perugino e Luca Signorelli, che realizzarono affreschi dedicati al Giudizio Universale e agli episodi e personaggi legati alla sua rappresentazione. Ugolino di Prete Ilario e Pietro di Puccio si occuparono della decorazione della zona absidale del Duomo con affreschi raffiguranti le Storie della Vergine. All’interno della Cappella del Corporale si trova invece il Reliquiario, che conserva il Sacro Lino.

 

La Torre del Moro

La Torre del Moro è un punto di riferimento a Orvieto, sia per la posizione centrale che per il fatto di rappresentare oggi un polo culturale della città.  Alta 47 metri, in origine la torre veniva chiamata ‘La Torre del Papa’, successivamente invece assunse il nome attuale dal proprietario di un palazzo sottostante, Raffaele di Sante detto il Moro. A partire dalla metà dell’800 sono stati installati sulla torre un orologio meccanico e due campane civiche. All’estremità della Torre, raggiungibile internamente tramite ascensore o a piedi, si trova una terrazza dalla quale è possibile ammirare una vista mozzafiato della cittadina umbra.

 

Umbria, Dante 700: Esposizioni sopra la Comedìa in Galleria

 

La Fortezza di Albornoz 

(Umbria Tourism)

Come si giunge ad Orvieto non si può non ammirare la Fortezza di Albornoz, costruita a scopo difensivo nel 1364 per volontà del cardinale Albornoz. Eretta su una rupe difficile da raggiungere, la fortezza venne distrutta nel 1390 a causa delle lotte interne alla città di Orvieto e in seguito ricostruita nel 1450 sotto la guida del papato. Negli anni la fortezza divenne luogo di eventi e spettacoli teatrali. Oggi ospita i giardini pubblici ed è un luogo ideale da cui poter ammirare il panorama della città orvietana.

 

Necropoli di Crocifisso del Tufo di Orvieto

(Umbria Tourism)

La Necropoli di Crocifisso del Tufo, scoperta nell’Ottocento, rappresenta un importante reperto storico che testimonia la storia e la cultura della civiltà etrusca a Orvieto. Estesa lungo il versante settentrionale della rupe tufacea su cui sorge Orvieto, il nome della Necropoli si deve a una vicina chiesa rupestre nella quale è presente un crocifisso scolpito nel tufo. All’interno della Necropoli sono presenti importanti testimonianze storiche, come i nomi di famiglie etrusche incise sull’architrave di ogni tomba. La visita della Necropoli di Orvieto va integrata con quella del Museo Archeologico Nazionale e del Museo Claudio Faina di Orvieto, nei quali è possibile visitare importanti reperti storici, come oggetti e vasi ritrovati nella Necropoli.

 

Curiosità: cosa mangiare a Orvieto

Tante sono le specialità della gastronomia orvietana, che ha come protagonisti elementi quali il tartufo, la pasta fresca, la carne e il vino. Tra i piatti da non perdere, gli strangozzi al tartufo nero di norcia, piatto tipico di Orvieto con spaghetti alla chitarra preparati con impasto d’acqua e farina di semola di grano duro senza uova, la Gallina mbriaca, piatto a base di carne preparato con ingrediente centrale il vino di Orvieto, e le ciambelle al vino, dolce a base di farina di frumento, zucchero, vino rosso, olio di girasole, lievito, nocciole e semi di anice.

 

 

 

 

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.