Paesaggi d’acqua in Umbria: idee per la primavera

Veduta fluviale del bosco attorno alle fonti di Valcasana.

Rivoli d’acqua dei torrenti, fiumi, increspature delle onde di un lago: alla scoperta dei paesaggi d’acqua dell’Umbria.

Marzo è il mese in cui si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. In Umbria sorgenti, fonti, torrenti e laghi impreziosiscono il territorio, disegnando paesaggi d’acqua ideali per le attività outdoor. Non solo cascata delle Marmore: ecco alcune proposte in vista della primavera. 

L’acqua termale di Parrano e la Tana del Diavolo

Situato nella parte occidentale dell’Umbria, Parrano è un piccolo borgo che spazia su un vasto panorama che si affaccia sulla valle del Chiani fino a Città della Pieve. Ai piedi del paese, si trova il Parco Termale del Bagno del Diavolo che, circondato dal verde.  Luogo ideale per concedersi una pausa all’insegna del relax e del benessere.

Il Torrente Bagno, infatti, è da sempre famoso per la presenza di sorgenti di acqua termale, le cui qualità terapeutiche sono note sin dall’antichità. Il suo utilizzo è attualmente limitato in stagione fredda in ambienti all’aperto, ma nulla ne circoscrive l’impiego in strutture chiuse o richiudibili stagionalmente e per le consuete attività termali (come fanghi, bagni, idromassaggi o cure idropiniche). L’area è inoltre caratterizzata dalla forra delle Tane del Diavolo, un articolato complesso di grotte di origine carsica.

Fonti termali e gole di Parrano.

Fonti termali e gole di Parrano.

Isola Maggiore

L’Isola Maggiore è la seconda per grandezza del lago Trasimeno e si presenta ricoperta da una fitta vegetazione di olivi, lecci e cipressi. A differenza dell’Isola Polvese e della Minore è ancora oggi urbanizzata. Presenta infatti un piccolo villaggio sulla riva occidentale.

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L’insediamento risale all’alto medioevo, mentre una comunità di Frati minori vi si insediò a partire dalla fine del XIII secolo. Furono loro ad ospitare sull’isola San Francesco durante un’intera quaresima. Il piccolo villaggio è formato da un’unica strada interamente lastricata lungo la quale si affacciano le case del due-trecento tra le quali spicca la casa del Capitano del Popolo. Al termine del paese si trova la Chiesa di San Salvatore che conserva all’interno alcune parti di un polittico di Sano di Pietro proveniente dalla chiesa del convento francescano.

Isola Maggiore sul Lago Trasimeno, case.

Isola Maggiore.

Lago di Corbara

Il Lago di Corbara è un bacino artificiale, realizzato con lo sbarramento del fiume Tevere nei pressi dell’abitato di Corbara (TR). Raggiunge una profondità massima di 51 m e si estende su una superficie di circa 10,5 km2.

Il Lago di Corbara fa parte dell’area protetta Parco Fluviale del Tevere, dove si possono avvistare esemplari di aironi e altre specie di piccoli uccelli anche rari che trovano riparo nella rigogliosa vegetazione del Parco fluviale. Per la fauna si segnala la presenza di daini e mufloni. Nel settore meridionale sono presenti piantagioni di ulivi e vigneti. La parte più a monte è ricca di boschi ad alto fusto.

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Per chi ama la natura è possibile passeggiare lungo le sponde del lago, visitare le Gole del Forello, le insenature carsiche scavate dal Tevere e le grotte che si aprono sui fianchi del lago nelle quali è possibile effettuale visite speleologiche, tra queste la Grotta Bella e le Grotte della Piana. Il lago di Corbara, oltre ad avere un interesse paesaggistico, è meta di pescatori sportivi specie per la pesca alla carpa

Lago di Corbara con vigneti

Lago di Corbara con vigneti.

Rasiglia e le sue sorgenti

Rasiglia è una frazione montana del comune di Foligno che sorge a oltre 600 metri di altitudine, lungo la strada statale 319 sellanese, a circa 18 km dalla Città della Quintana.

Il paese, che conserva le caratteristiche tipiche del borgo medievale raccogliendosi in una struttura ad anfiteatro, è celebre soprattutto per le sue sorgenti. Veri e propri corsi d’acqua attraversano infatti l’abitato.

La sorgente che alimenta e percorre Rasiglia è quella di Capovena: si trova nella parte alta del paese, ai piedi del palazzo che i Trinci (signori di Foligno tra il 1305 e il 1439) occupavano all’epoca del loro governo sul territorio folignate. Percorre il paese formando rivoli e cascatelle che si riuniscono in una grande vasca denominata “Peschiera”, per poi riversarsi nel fiume Menotre.

Rivoli e case di pietra a Rasiglia.

Rivoli e case di Rasiglia.

Fonti di Valcasana

Il parco di Valcasana si trova alle porte di Scheggino. Questo giardino naturale, dotato di strutture di accoglienza e per il tempo libero, è caratterizzato dalla copiosa presenza di fonti d’acqua cristallina dovute alle risorgive sfruttate fin dall’antichità per l’allevamento delle trote.

All’interno del parco vi è ancora la testimonianza di un’antica peschiera adibita all’allevamento di trote, anguille e gamberi ora sostituite da un laghetto per la pesca sportiva ed altre vasche per l’allevamento del pesce. La vegetazione del parco è composta da un bosco compatto di carpino, orniello, roverella, acero montano e faggio. Nei punti più scoscesi e più difficilmente raggiungibili la vegetazione è cospicua e formata da lecci, roverelle e pini.

 

Fonte e immagini: Umbria.

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