Palazzo Te, una serie di video raccontano il mito di Venere

Affresco Mantova Palazzo Te © Foto Pontiroli

Dal 21 marzo partono sei racconti in video e la prima puntata della serie dedicata alla figura della dea in attesa di poter aprire la prima mostra del progetto Venere Divina. Armonia sulla terra.


In attesa di poter aprire la prima tappa del progetto VENERE DIVINA. Armonia sulla terra con la mostra Il mito di Venere a Palazzo Te, dedicata alle raffigurazioni della Dea nelle sale della residenza gonzaghesca, la Fondazione Palazzo Te presenta al pubblico un programma di approfondimenti video sul mito di Venere, come rappresentazione del senso di rinascita dall’antichità fino ai tempi moderni. 

Nella sezione Mnemosyne del sito www.fondazionepalazzote.it, da domenica 21 marzo sei video vedono protagonisti Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso con i racconti delle tappe principali di questo programma culturale. Un approfondimento capace di rivelare come il mito antico possa essere una narrazione che riproduce elementi che parlano alla nostra contemporaneità. Un ponte tra passato e futuro.

Venere Palazzo Te Mantova Mantova, Palazzo Te ospita da marzo “Venere divina. Armonia sulla terra”

I sei racconti in video sul mito della dea

Stefano Baia Curioni, Direttore di Fondazione Palazzo Te, introduce le ragioni del progetto e il valore che può avere per il territorio e la comunità. Francesca Cappelletti, componente del Comitato Scientifico e Direttrice della Galleria Borghese di Roma, è presente in due video. In essi racconta la storia del dipinto di Tiziano Venere che benda amore, opera che sarà in prestito dal museo romano nel mese di giugno. Inoltre, riporta le motivazioni scientifiche della mostra di settembre Venere. Natura, ombra e bellezza.

Si prosegue con altri due video con la storica dell’arte e curatrice Claudia Cieri Via. Nel primo ricorda Il mito di Venere a Palazzo Te attraverso l’arazzo di Nicolas Karcher e la scultura del II secolo a.C. Afrodite velata, entrambi in prestito dal Palazzo Ducale di Mantova. Nel secondo video illustra invece alcune delle oltre venticinque Veneri presenti negli affreschi e nelle decorazioni murali. Le figure furono realizzate da Giulio Romano e dai suoi allievi per ornare la dimora di Federico II Gonzaga.

Conclude il ciclo il contributo di Stefano L’Occaso, componente del Comitato Scientifico del progetto Venere Divina e Direttore di Palazzo Ducale, in cui saluta l’arrivo a Mantova dell’arazzo Venere spiata da un satiro, con i puttini, capolavoro del Rinascimento, a seguito di una trattativa d’acquisto condotta da Palazzo Ducale con il contributo della Direzione Generale Musei del MIC e il supporto di Fondazione Palazzo Te.

La prima puntata della nuova serie dedicata al percorso delle Veneri a Palazzo Te si apre nella camera di Ovidio. Nella decorazione pittorica del primo dei tre ambienti dell’appartamento delle Metamorfosi, Venere è allegoricamente rappresentata tra la figura della Venere Pandemos, l’amore terreno generativo ed erotico, e la Venere Urania, l’amore divino e sublimato.

Insieme ai sei video racconti, le altre puntate della serie saranno pubblicate con due uscite settimanali sul sito di Palazzo Te, nella sezione Mnemosyne.

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Fonte: Fondazione Palazzo Te

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