Ponte della Pia: a Sovicille la leggenda che ispirò Dante

Ponte della Pia, luogo di Dante. Foto di Valda Bozzi via Visit Tuscany.

Fra Storia e mito, il racconto di una vicenda tramandata anche da Dante, le cui tracce sono tutt’ora ripercorribili sul territorio. A Sovicille antiche leggende e modernità convivono.

Fra i luoghi danteschi, in occasione delle celebrazioni del 2021 in onore del Sommo Poeta, si segnala Sovicille in Toscana. I territori nei dintorni di Siena sono legati alla vicenda, sospesa fra realtà e mito, del Ponte della Pia. Protagonista, quest’ultima, di una vera leggenda popolare alimentata anche dal suo ruolo nell’opera di Dante.

Pia de’ Tolomei, fra Storia e leggenda

Il fragore delle acque non riesce a coprire il pianto di una nobildonna senese. Che, ingiustamente ripudiata dal marito, attraversa il ponte sul torrente Rosia. Va incontro al suo triste destino a Castel di Pietra, in Maremma.

Il suo nome è Pia de’ Tolomei. Per arrivare lì ha percorso la via che da Siena porta verso la Pieve di San Giovanni Battista, detta dello Spino per la reliquia che là si venera, una spina della corona posta sulla testa di Gesù. Poi si è inoltrata nel sentiero che si snoda fra i boschi. Vi vivono cervi, daini e cinghiali.

Ora è sul ponte. Nel suo cuore sa che dall’esilio non tornerà mai più. Si gira mestamente per imprimere nella memoria quei paesaggi dai vividi colori: il giallo della terra della Montagnola, il verde intenso del bosco dai riflessi cangianti. Suo marito Nello de Pannocchieschi, signore di Castel di Pietra in Maremma, verso la cui rocca Pia è stata mandata in esilio. Nello ha infatti intenzione di risposarsi con la nobile Margherita Aldobradeschi. A Castel di Pietra, Pia troverà la morte venendo gettata dalla rupe della sua prigione.

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Il fantasma sul Ponte della Pia

Il ponte a schiena d’asino, di origine romana, costituito da una singola arcata a tutto sesto, è situato in una gola della Montagnola Senese. Si trova a pochi chilometri da Rosia, lungo la strada che va verso il mare.

Quel ponte è tuttora legato indissolubilmente a Pia e ne porta il nome. Il ricordo del tragico destino della sfortunata nobildonna, avvolto da un alone di mistero, è ancora così vivido che vi è nata attorno una leggenda. La quale vuole infatti che sul ponte appaia il fantasma di Pia.

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Vi ha contribuito Dante Alighieri, dando voce a Pia nella seconda Cantica della Divina Commedia.

Ricorditi di me, che son la Pia;
Siena mi fé, disfecemi Maremma:
salsi colui che ‘nnanellata pria
disposando m’avea con la sua gemma.

(Dante, Purgatorio, V vv. 133-136)

Ponte della Pia, luogo di Dante. Chiostro del borgo di Torri (ph. G. Vagheggini via Visit Tuscany).

Chiostro del borgo di Torri (ph. G. Vagheggini via Visit Tuscany).

Sovicille oggi

Le terre di Pia de’ Tolomei sono quelle di Sovicille. Situato nella Val di Merse, il comune è ricco di pievi, abbazie, castelli e ville.

La Pieve del Ponte allo Spino è un esemplare dello stile romanico. Il Castello di Celsa si fa notare per l’eleganza delle forme. Così anche la Villa di Cetinale – appartenuta alla famiglia Chigi. Suggestivo è l’antico borgo di Torri, con l’abbazia dei monaci Vallombrosani e il chiostro disposto su tre ordini.

Un territorio a misura d’uomo, quindi, immerso in un paesaggio tipicamente toscano. Qui gli uliveti interrotti dai vigneti che degradano in campi dalle colture diverse e boschi rigogliosi. In questa terra, adatta alla corsa e alla bicicletta, il tema della sostenibilità è molto sentito.

Tutti i prodotti tipici della zona si trovano in un solo posto grazie al progetto della Bottega di Stigliano. È uno spazio dedicato all’alimentazione di qualità. Vi è possibile acquistare i frutti della terra e partecipare alle iniziative che indagano il legame tra ciò che consumiamo e l’ambiente in cui viviamo.

Fonte: Visit Tuscany.

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