La sezione pugliese dell’Archeoclub d’Italia annuncia un progetto di recupero e valorizzazione nell’Alta Murgia.
Nell’Alta Murgia, a poca distanza dalla Valle dei dinosauri, sorge una necropoli risalente a 2500-2800 anni fa. Lo dimostrano gli oggetti rinvenuti nei sepolcri: i corredi funerari portati alla luce evidenziano infatti l’appartenenza ad una cultura daunia databile nello stesso periodo. La sezione di Corato dell’Archeoclub d’Italia annuncia la sua volontà di riprendere gli scavi archeologici e puntare al recupero, alla valorizzazione e manutenzione dell’intera area. L’obiettivo è creare un sito di notevole interesse turistico, accessibile da tutte le categorie di visitatori. Si tratta in effetti di un territorio importante, dove si trova anche una superficie di 12.000 metri quadrati densa di orme di dinosauro.
«Le impronte, studiate dai paleontologici, hanno restituito informazioni non solo sull’apparato motorio scheletrico, ma anche riguardanti la postura, l’andatura, il comportamento e la velocità dei dinosauri». Lo ha affermato Marco Iacovelli, Presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Corato, in Puglia. Ed ha proseguito: «il sito versa attualmente in un diffuso stato di abbandono e di degrado, per cui è necessario prevedere la bonifica dell’intera area attuando la rimozione dei rifiuti presenti e l’eliminazione delle specie vegetali infestanti che ricoprono quasi interamente i ritrovamenti archeologici e i muretti a secco presenti nell’area».
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Il progetto di Archeoclub Italia
Si propone dunque il ripristino della configurazione originaria delle tombe, danneggiata in alcuni punti dalle intemperie e dalla natura del suolo. Inoltre, sarà necessario prevedere ulteriori interventi di tipo strettamente conservativo come puliture, riadesioni, ecc. Il progetto proposto da Archeoclub d’Italia prevede una ricognizione con raccolta e quantificazione dei reperti archeologici e la perimetrazione del sito nell’Alta Murgia. In alcuni tratti le unità topografiche risultano già protette naturalmente dai tipici muretti a secco del Parco che, laddove possibile, saranno ripristinati. Per la restante protezione del perimetro dell’area archeologica si propone invece l’utilizzo di recinzione a croce di Sant’Andrea. Questa soluzione offre la necessaria flessibilità nel caso di ampliamenti dell’area di scavo.
Oltre a questi interventi di primaria importanza, la proposta prevede anche numerose iniziative per migliorare l’accesso al sito e la fruibilità da parte dei visitatori. Si è pensato quindi di creare un ampio parcheggio per autovetture e camper in uno spiazzo già esistente e di realizzare un’area attrezzata curata nei dettagli a ridosso della chiesetta di San Magno. Infine, per la fruizione delle aree della necropoli non visibili dai sentieri già presenti, si propone la realizzazione di percorsi pedonali in terra battuta provvisti di pannelli illustrativi. Il territorio dove sorge il sito archeologico si caratterizza e distingue nel paesaggio carsico della murgia barese. L’obiettivo dell’Archeoclub Italia è quello di valorizzarlo in tutti i suoi aspetti.
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Fonte: Ufficio Stampa Archeoclub Italia
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