Un itinerario di 3 giorni sul Treno di Dante

Itinerario Ferrovia Faentina

Viaggio lento attraverso le montagne dell’Appennino Tosco Romagnolo lungo la ferrovia Faentina.


Collega Firenze a Faenza attraversando le montagne dell’Appennino tra Toscana ed Emilia-Romagna: è la ferrovia Faentina, meglio nota come Treno di Dante. Inaugurata il 23 aprile 1893, la linea collega infatti Firenze, la città natale di Dante, a Ravenna, il suo luogo di sepoltura, offrendo panorami mozzafiato. Ecco un itinerario di 3 giorni per scoprire alcuni dei borghi che si incontrano lungo il percorso. 

Primo giorno

Dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella parte il treno per Borgo San Lorenzo, in direzione Faenza. Dopo un viaggio di circa 40 minuti si arriva nella città della ceramica, situata nell’area del Mugello. Nella chiesa romanica di San Lorenzo, fondata nel 941, si possono ammirare la Madonna col Bambino, attribuita a Giotto e gli affreschi di Galileo Chini nell’abside. Di Dino Chini sono invece le decorazioni all’interno del medievale Palazzo del Podestà, oltre che la restaurazione della Torre dell’Orologio, il punto di riferimento di Borgo San Lorenzo, originariamente costruita nel 1351.

Prendendo via San Martino, si può seguire una passeggiata lungo le mura medievali originali della città, fino a raggiungere la Porta Fiorentina del XIV secolo. Dopo aver visitato il centro della città, si può camminare fino a Villa Pecori Giraldi, sede del Chini Museo, che racconta appunto la storia della famiglia Chini e la sua produzione di ceramiche. La figura più importante è quella di Galileo Chini, artista di rilievo dello stile Art Nouveau italiano. Da non perdere, infine, la statua di Fido in Piazza Dante, noto anche come l’Hachiko italiano. Un omaggio alla lealtà e all’amore tra un cane e il suo proprietario, morto in un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

Rovine. Castello di Giovagallo Fonte: Visit Tuscany celebrazioni dantesche Toscana, Dante al castello di Giovagallo

Secondo giorno 

Il treno di Dante porta poi a Marradi, perla nascosta della Romagna Toscana, un’area tra le due regioni dove le persone sono toscane ma usano il tipico dialetto romagnolo e il cibo è una buona miscela di entrambe le tradizioni. Qui si rifugiarono molte famiglie nobili esiliate da Milano, che vi costruirono eleganti palazzi. A Marradi si trova inoltre la casa di nascita del poeta italiano Dino Campana, anche conosciuto come il Rimbaud italiano. Il Centro Studi Campaniani ospita un piccolo museo che ripercorre la vita e il lavoro dell’artista. 

Si può poi visitare la Chiesa di San Lorenzo, che ospita i capolavori rinascimentali del Maestro di Marradi, allievo di Domenico Ghirlandaio le cui altre opere sono esposte alla National Gallery di Londra. Da non perdere anche Palazzo Torriani: un nobile edificio di proprietà della famiglia Torriani, che conserva una collezione di orologi e mobili originali, oltre a opere d’arte uniche in stile Liberty di Galileo Chini. Tra le specialità locali da gustare c’è il Marron Buono di Marradi: una pregiata castagna coltivata nell’area, che dà vita in ottobre alla Sagra delle Castagne di Marradi.

Terzo giorno 

Sulla via del ritorno per Firenze, Crespino del Lamone è una tappa obbligata. Questo piccolo villaggio sul fiume Lamone è conosciuto per l’acqua di ottima qualità e per le numerose fontane. Ci sono molti sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta e in estate è possibile fare il bagno in una delle piscine naturali del Mugello. Una buona alternativa al treno potrebbe essere in questo caso un’escursione di 4 ore da Marradi a Crespino. Da non perdere il monumento commemorativo del massacro della Seconda Guerra Mondiale ad opera dei nazisti, avvenuto il 17 luglio del 1944. Anche la Chiesa di Santa Maria Nascente è interessante: all’interno è conservato un grande frammento di pala d’altare del XIV secolo di Yacopo del Casentino, raffigurante la Madonna in trono con bambino e angeli.

Questo viaggio in treno è consigliato in qualsiasi periodo dell’anno: il paesaggio fuori dal finestrino cambierà di conseguenza, passando dal verde intenso della primavera e dell’estate, all’arancio dell’autunno, offrendo esperienze diverse a seconda del periodo. 

 

Agnello arrosto. Fonte: Brunelleschi Hotel Firenze, Brunelleschi Hotel: una ricetta stellata per Pasqua

 

Per scaricare la guida completa dell’itinerario: Da Firenze a Faenza e Ravenna sul Treno di Dante

Fonte: Visit Tuscany 

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