Bresciano: dove outdoor, cultura e Storia si incontrano

Vittoriale degli Italiani. Bresciano outdoor 2021. Via Visit Brescia.

Dalle incisioni rupestri in Val Camonica alle guglie di pietra di Zone. Nel bresciano natura, outdoor e storia formano un connubio inestimabile.

Ecomusei, castelli, siti Unesco. Nei dintorni di Brescia sono varie le occasioni per coniugare l’attività outdoor con visite di carattere culturale e storico.

In vista della bella stagione 2021, ecco alcune proposte nel bresciano per quando sarà possibile viaggiare con meno restrizioni.

Case museo, castelli, parchi storici

La storia e l’arte si intrecciano alla natura in ville e castelli del bresciano, circondati da parchi lussureggianti di fioriture primaverili. Bisogna citare il Vittoriale degli Italiani, innanzitutto, complesso di edifici, piazze, giardini e corsi d’acqua eretto nel 1921 a Gardone Riviera da Gabriele d’Annunzio, che qui trascorse i suoi ultimi 17 anni di vita. Simbolo e memoria della ‘vita inimitabile’ del poeta, è un connubio di musei, archivi, biblioteche immerso in uno scenario naturale che spazia tra giardini, la limonaia con il Belvedere e l’anfiteatro vista lago. Quest’anno se ne festeggia il centenario.

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Sempre sul lago di Garda, a Lonato tappa d’obbligo è la Casa del Podestà, inserita nel Complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, che comprende anche la Rocca Visconteo Veneta (una delle più imponenti fortificazioni della Lombardia, Monumento nazionale dal 1942). Si visitano oltre venti ambienti ricchi di migliaia di oggetti antichi, fra dipinti, arredi lignei, sculture, maioliche e, nel giardino, la Biblioteca (una fra le private più importanti d’Italia) con oltre 52.000 libri dal XII al XIX secolo.

Sono oltre 800 le opere (tra cui dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi), gli arredi e gli oggetti d’arte applicata che si ammirano poi alla Fondazione Zani di Cellatica. Nel suo giardino – ricco di essenze esotiche, quali Cedri del Libano, Sophora del Giappone, Ginepro cinese, con una scenografica serie di macro Bonsai – si snoda un percorso tra sculture, fontane, elementi architettonici in dialogo con la natura. Circondati dal verde e ricchi di storia, con antichi arredi, sono anche il Castello di Montichiari e il Castello di Padernello.

Bresciano outdoor. Val Camonica: incisioni rupestri, sito Unesco. Via Wikimedia Commons.

Val Camonica: un vero e proprio museo outdoor di incisioni rupestri. Via Wikimedia Commons.

Incisioni rupestri in Valle Camonica

Ci spostiamo ora nel cuore della Valle Camonica, che con il suo patrimonio di arte rupestre si è guadagnata il titolo di primo sito UNESCO d’Italia e la denominazione di Valle dei Segni.

Oggi sono ben otto i parchi camuni iscritti al Patrimonio mondiale dell’Umanità, da scoprire passeggiando fra radure e boschi, dove affiorano dal terreno migliaia di rocce istoriate nel corso 10.000 anni, dal Paleolitico al Periodo Romano (sono circa 200.000 le figure già catalogate e studiate).

Innanzitutto quello di Naquane a Capo di Ponte dove, su 104 rocce, sono raggruppate oltre 30.000 figure, la maggiore concentrazione scoperta al mondo. Sempre a Capo di Ponte si trova il Parco archeologico comunale di Seradina e Bedolina, mentre a Cemmo misteriosi sono i due grandi massi isolati nel prato che diedero il via, all’inizio del ‘900, agli studi sulle incisioni camune. Altri graffiti si ammirano nella Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e nei Parchi di Sellero, Osimo e Luine a Darfo Boario Terme.

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Camminare lento sulle tracce della Storia

Dalle rive del lago d’Iseo ai boschi della Valle Camonica si snodano – senza mai sovrapporsi – la Via Valeriana e il Cammino di Carlo Magno. Due percorsi paesaggistici, storici e culturali da percorrere a tratti, oppure in un trekking di più giorni. Imperdibili per chi predilige la camminata lenta.

La Via Valeriana è un antico tracciato che va da Pilzone sul lago d’Iseo a Edolo, dove si biforca per proseguire, da una parte, fino all’Aprica, dall’altra fino al passo del Tonale, collegando così la Valle Camonica con la provincia di Sondrio. Lungo 140 km e diviso in 9 tappe, ripercorre l’antica strada che – si narra – fu realizzata dal generale romano Gaio Publio Licinio Valeriano per poter spostare il più velocemente possibile le truppe dall’Italia fino ai bacini del Reno e del Danubio.

Lovere con lago d'Iseo, nel bresciano. Via Wikimedia Commons.

Veduta del paese di Lovere. Via Wikimedia Commons.

Il Cammino di Carlo Magno parte da Lovere e arriva a Ponte di Legno. L’itinerario segue antichi sentieri seguendo le orme di Carlo Magno, che la leggenda vuole sia passato in Valle Camonica. Si sviluppa per circa 100 km ed è diviso in 5 tappe. Offre paesaggi suggestivi e tocca importanti chiese, borghi e siti storici. Tra i punti imperdibili, il Lago Moro, incastonato tra le montagne sopra Darfo Boario Terme, il parco delle incisioni rupestri di Foppe di Nadro e quello di Naquane a Capo di Ponte, primo sito UNESCO della Valle Camonica.

La Valle delle Cartiere e il Museo della carta

Sempre sul lago di Garda, una passeggiata inconsueta è quella che porta a scoprire la Valle delle Cartiere e il Museo della Carta di Toscolano Maderno. Un luogo sospeso nel tempo ed esempio di archeologia industriale.

Colpiscono l’occhio del visitatore i ruderi di decine di piccoli edifici affacciati lungo il fiume. Un tempo erano destinati alla produzione della carta (che abbraccia un arco di tempo dal XIV sec. al XX sec.) ed ora sono in disuso. Il percorso ad anello prevede una passeggiata outdoor nella natura e nel silenzio tra prati, forre e la vecchia centrale idroelettrica in località Gatto. Il percorso è adatto a grandi e piccini.

Meritano una tappa il Museo della carta, di cui Toscolano era un centro d’eccellenza, e il vicino laboratorio artigianale Toscolano Paper in cui può imparare a fare a mano un foglio di carta, un’altra delle esperienze di Make in Brescia.

Piramidi di Zone. Bresciano outdoor. Via Visit Brescia.

Piramidi di Zone, dove attività outdoor e interesse naturalistico si incontrano. Via Visit Brescia.

Fate di pietra: le piramidi di Zone

La gente del posto le ha sempre chiamate Fate di pietra e sono le piramidi di erosione più imponenti d’Europa. Le Piramidi di Zone si raggiunge salendo da Marone, pittoresco borgo sulla sponda bresciana del lago d’Iseo.

Si tratta di imponenti guglie (raggiungono i 30 m d’altezza e gli 8 m di circonferenza) sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore. Modellate dall’erosione delle acque, sono i resti dell’antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago d’Iseo. Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato ad erodere il terreno che, essendo formato da argilla mista a ghiaia e grossi macigni, non franò rapidamente. Anzi, là dove era coperto da un grande macigno, resistette al logorio della pioggia e diede pian piano forma alle attuali piramidi.

All’interno della Riserva naturale istituita nel 1984 e a esse intitolata, un percorso di circa un’ora semplice e adatto anche ai bambini –  con indicazioni e spiegazioni sulle caratteristiche del territorio e le dinamiche del fenomeno – permette l’accesso a questo spettacolo.  L’accesso alla riserva è libero e gratuito.

Fonte: Visit Brescia

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