Enoturismo come strategia: presentato in Senato il manuale

Turismo del vino in Italia di Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini. Presentato in Senato. Via Movimento Turismo del Vino.

Presentato in Senato Turismo del vino in Italia di Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini. Presenti i ministri Franceschini, Garavaglia e Patuanelli.  

È il primo manuale dedicato all’enoturismo pubblicato dopo l’approvazione della norma nazionale, scritto a quattro mani da chi vive l’impegno di valorizzare il comparto del vino italiano. Turismo del vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche (Edagricole) è il titolo del volume, scritto dal senatore Dario Stefàno – autore della legge sull’enoturismo – e dalla produttrice Donatella Cinelli Colombini, nonché fondatrice del Movimento Turismo del Vino.

Il testo è stato presentato venerdì 9 aprile 2021 a Roma, nella sala stampa del Senato della Repubblica, insieme ai Ministri della Cultura, Dario Franceschini, del Turismo, Massimo Garavaglia e delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Presenti anche l’editore Edagricole e due padrini di eccezione: Federico-Fede Quaranta di Decanter e Riccardo Cotarella Presidente mondiale degli enologi.

Enoturismo, a Lisbona tra vigneti e hotel storici

 

«Aver normato l’enoturismo – ha commentato il senatore Stefàno, presidente della Commissione Politiche europee – è stato un primo obiettivo importante per un Paese come il nostro che vanta una ampelografica unica al mondo. Vi è una potenzialità di sviluppo senza eguali, che però necessitavano di una legittimazione normativa. Ora a quel passaggio deve seguire una capacità strategica fuori dal comune, per qualificare l’offerta turistica con tratto identitario esclusivo, qual è il nostro vino».

Una pista di ripartenza per l’Italia

Viene quindi invocato in Senato, da Stefàno un nuovo modello di turismo, ma anche di agricoltura e di imprenditori: «Giovani, digitalizzati e rispettosi della natura, capaci di accorciare la catena alimentare, innalzare la cultura del mangiare sano. Valorizzando le nostre identità con linguaggio competente ed elevata professionalità».

Il Ministro della Cultura Franceschini, il Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli, Donatella Cinelli Colombini, Federico Quaranta, il Senatore Stefàno, il Ministro della Cultura Garavaglia, il Presidente degli Enologi Mondiale Cotarella. Presentazione del testo Enoturismo in Senato. Via Movimento Turismo del Vino.

Da sinistra: Franceschini, Patuanelli, Cinelli Colombini, Quaranta, Stefàno, Garavaglia, Cotarella.

Bisogna, dunque, tener conto dei cambiamenti intervenuti nell’enoturismo a seguito dell’epidemia Covid19, sottolineati da Donatella Cinelli Colombini: «Necessità delle cantine di differenziarsi di fronte a visitatori che chiedono esperienze e scoperte. Ruolo accresciuto della connettività internet e nuove modalità di prenotazione. Cambio di target con una crescita delle donne e degli ‘enoturisti per caso’. Infine, effetti di una sensibilità ambientale più accentuata che in passato».

Turismo, ancora oltre 300 milioni di euro di perdite

 

Quanto l’Italia abbia potenziale da questo punto di vista, lo sottolinea il ministro Dario Franceschini. Che ricorda come «la cultura del vino è parte integrante dei caratteri originali del nostro Paese. Anche nel suo aspetto fisico, se non altro perché contribuisce a rendere unico il paesaggio della Penisola. Al punto che alcuni territori vitivinicoli sono riconosciuti patrimonio Unesco».

«È sempre più centrale il ruolo dell’enogastronomia nel turismo», ha ribadito anche il ministro Patuanelli. L’Italia vanta il primato in Europa dell’offerta enoturistica con circa 8mila cantine attrezzate per l’accoglienza, 20-25mila cantine aperte al pubblico per la vendita del vino e 150 strade del vino. 

Conclude infine il ministro Garavaglia, con un commento positivo sulla pubblicazione: «Interessante e pieno di aneddoti».

Fonte: Movimento Turismo del Vino.

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.