Modigliani a Parma, la mostra della Fondazione Magnani-Rocca

Modigliani mostra Fonte: Fondazione Magnani-Rocca

La mostra della Fondazione Magnani-Rocca presso Parma è un focus sullo stile unico di Modigliani, dalle influenze trecentesche ai suoi celebri ritratti.


La mostra su Amedeo Modigliani della Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, presso Parma, aprirà al pubblico non appena il governo consentirà la riapertura dei musei fino al 18 luglio 2021. Stefano Roffi, direttore della Fondazione e curatore dell’esposizione, è intervenuto per raccontare di una mostra particolare, un focus su Modigliani con poche opere e vari esempi di riferimento che consentono di conoscere qualcosa di più sul pittore e sulla sua ricerca unica.

Sono da poco trascorsi cent’anni dalla scomparsa di Modigliani. L’artista, appena trentacinquenne, si spegneva a Parigi con la mente in preda al delirio, dopo una vita breve ma bruciante e artisticamente compiuta. L’esposizione di sei delle sue opere, grazie alla collaborazione col Musée de Grenoble, consente di analizzare il rapporto fra disegno e pittura, e di cogliere i principali riferimenti culturali nel suo lavoro di ritrattista.

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Le opere di Modigliani in mostra

Tra i lavori esposti c’è il dipinto Femme au col blanc, un olio su tela del 1917 raffigurante Lunia Czechowska, sua amica e modella preferita. Il direttore ha ricordato un particolare a proposito di questo ritratto, rivelato dalla stessa Lunia in un’intervista del 1990. Il dipinto, ancora freschissimo, finì per cadere sul pavimento, dove vi si attaccò un fiammifero bruciacchiato. Modigliani non volle toglierlo ed è ancora lì, sul quadro. Le altre opere presenti del pittore sono cinque ritratti a matita di personaggi della capitale francese degli anni Dieci, dove egli fu al centro della scena artistica, al tempo all’avanguardia internazionale.

Modigliani mostra

Amedeo Modigliani, Portrait d’homme, circa 1915, matita su carta.

Le influenze artistiche

Nella poetica pittorica di Modigliani, il ritratto rappresenta l’unico veicolo d’espressione possibile del furore creativo dell’artista e il vitale strumento di esternazione dell’ansia, profondamente umana, d’intrecciare uno scambio relazionale con altri esseri. Partendo da una profonda fascinazione per l’essenzialità stilistica della tradizione trecentesca e quattrocentesca senese, per le qualità plastiche della scultura e per la stilizzazione del tratto grafico, Modigliani elabora una concezione assolutamente originale del ritratto, tenendo conto anche dell’insegnamento di Paul Cézanne e delle maschere africane.

Maschera africana Gouro, Costa d’Avorio. Collezione privata Marcello Lattari.

Per sottolineare queste influenze, importanti esempi vengono accostati in mostra ai lavori di Modigliani, come il dipinto senese della Madonna con Bambino di Pietro di Giovanni Ambrosi e l’opera Portrait de Madame Cézanne, moglie del pittore francese. La mostra espone anche maschere tribali della Costa d’Avorio, che impressionarono il pittore nella loro capacità di sintesi.

Pietro di Giovanni Ambrosi, Madonna col Bambino, 1446-1447. tempera su tavola, fondo oro. Fondazione Magnani-Rocca.

I capolavori dell’arte francese del periodo in cui egli visse e operò, appartenenti alle raccolte della Fondazione Magnani-Rocca (oltre a Cézanne, anche Renoir, Monet, Matisse e Braque; ma anche l’italiano Severini, che in quegli anni viveva a Parigi), offrono al pubblico una visione ampia della scena artistica del tempo.

Il mito dell’artista maledetto

Modigliani fu inquieto, sempre in bilico tra genio e sregolatezza e un raffinato artefice del proprio tragico destino. Il direttore ha ricordato, durante l’incontro, la pittrice diciannovenne Jeanne Hébuterne, compagna di Modigliani che, insieme a Lunia, sarà modella privilegiata del pittore. Quando nel gennaio del 1920 l’artista morirà, Jeanne si toglierà la vita il giorno seguente, incinta di otto mesi, gettandosi da una finestra. Questo tragico evento ha contribuito ad alimentare nella figura di Modigliani il perfetto stereotipo dell’artista maledetto.

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Il ritratto e la ricerca introspettiva

Modigliani, oltre che grande pittore, fu eccellente disegnatore, riuscendo, con un tratto volumetrico e allo stesso tempo bidimensionale, a catturare la sensibilità e la psicologia degli effigiati. Coloro che gli fecero da modello dissero che farsi ritrarre da lui era come “farsi spogliare l’anima”. Il tratto più caratteristico e affascinante dell’opera di Modigliani risiede proprio nel suo talento introspettivo, che gli permetteva di portare a espressione le qualità più intime della persona, trasformando ogni singolo ritratto in una sorta di specchio interiore.

I ritratti femminili sono i maggiori esempi della sensibilità artistica di Modigliani, di gran lunga più celebri di quelli maschili. I tratti delicati, i colli affusolati ed eleganti, sono divenuti identificativi dell’arte stessa del pittore, e la Femme au col blanc ne è uno splendido esempio. Pur utilizzando un linguaggio prettamente moderno, egli non dimentica mai la tradizione italiana. L’ideale femminile con il collo lungo era stato infatti vagheggiato e dipinto da altri grandi artisti del passato, uno fra tutti, il Parmigianino con la sua Madonna dal collo lungo, dipinta proprio a Parma fra il 1534 e il 1540.

Amedeo Modigliani. Opere dal Musée de Grenoble

Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma) 

www.magnanirocca.it

Mostra a cura di Stefano Roffi con la collaborazione di Alice Ensabella

Fino al 18 luglio 2021

La mostra aprirà al pubblico non appena il governo consentirà la riapertura dei musei

Orari

Mercoledì, giovedì e venerdì continuato 10-18sabato, domenica e festivi continuato 10-19

Lunedì e martedì chiuso

Biglietti

€ 12,00 valido anche per le raccolte permanenti e il parco

€ 10,00 per gruppi di almeno quindici persone

5,00 € per le scuole

La mostra è realizzata grazie al contributo di FONDAZIONE CARIPARMA, CRÉDIT AGRICOLE ITALIA

Media partner: Gazzetta di Parma 

Con la collaborazione di: AXA XL e Aon – Angeli Cornici, Bstrò, Cavazzoni Associati, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico

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