Riaprono i cinema a Roma, cosa ci aspetta da lunedì 26


Con il ritorno del Lazio in zona gialla a partire da oggi i cinema a Roma potranno riaprire i battenti. Solo tre sale hanno deciso di riprendere subito le attività, in concomitanza con l’assegnazione premi Oscar. Ecco quali sono e cosa vedere.


Tornano ad accendersi i maxischermi dei cinema a Roma. A partire da oggi lunedì 26 il Lazio torna in zona gialla, con le nuove regole previste dall’ultimo decreto firmato da Mario Draghi. Il cambio di colore segna un momento di svolta nel lento ritorno alla vita normale: insieme ai bar e ristoranti all’aperto, possono finalmente riprendere le loro attività teatri, sale da concerto, cinema. È la fine di un letargo durato sei mesi e l’inizio di una rinascita. Una rinascita che però si presenta molto timida: solo 3 strutture su 70 hanno effettivamente alzato le saracinesche. La stessa situazione si è manifestata anche su scala nazionale, con circa 120 sale italiane aperte su 1400 secondo i dati forniti dall’Anec, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema.

Perché così tante rinunce? I motivi sono da rintracciare nei protocolli di sicurezza anti-Covid: la capienza ridotta al 50% (per un massimo di 500 persone al chiuso e 1.000 all’aperto), il divieto di vendere cibi e bevande e il coprifuoco alle 22, che impedisce la proiezione dei film nella fascia serale più frequentata, hanno convinto gli esercenti che fosse più conveniente protrarre la chiusura. Ad aggravare la situazione, come ha denunciato all’Agi il direttore generale dell’Anec Simone Gialdini, c’è stato l’annuncio dell’apertura arrivato soltanto una decina di giorni fa: “Non ci sono molti film da portare in sala, la programmazione delle uscite richiede circa almeno quattro o cinque settimane” spiega Gialdini. “In questo momento chi riapre lo fa con lo spirito del servizio alla cultura e per contribuire al ritorno alla normalità”.

Per una volta i piccoli cinema sono favoriti: meno sale da riaprire, meno costi. I grandi circuiti, come The Space Cinema e UCI Cinemas, hanno annunciato una riapertura graduale intorno alla seconda metà di maggio, quando saranno pronti blockbuster come il nuovo liveaction Disney Crudelia (in uscita il 28 maggio), in grado di attrare maggiore pubblico. I primi cinema che riaprono ammiccano invece ai cinefili più esigenti e puntano tutto sulla selezione della cerimonia degli Oscar, conclusa da poco.

Tra i cinema di Roma il Quattro Fontane, il Greenwich e il Nuovo Sacher hanno accolto i primi spettatori con Minari di Lee Isaac Chung, che all’Academy Award 2021 si è guadagnato una statuetta per la migliore attrice non protagonista Yoon Yeo-jeong. Per guardare Nomadland di Chloé Zhao, premiato agli Oscar come miglior film del 2020, occorrerà aspettare invece fino al 29 aprile. Sempre giovedì 29 si potrà tornare nei multisala Giulio Cesare, Eur Cine, King, Mignon, Lux e Nuovo Olimpia.

Torneranno sugli schermi anche i film italiani che sono stati pochi giorni in sala prima della chiusura di ottobre, come I predatori di Pietro Castellitto, e titoli costretti a inaugurare sulle piattaforme di streaming che adesso tentano la strada delle sale, tra cui Mank sulla vita del co-sceneggiatore di Quarto Potere Herman Mankiewicz e Lei mi parla ancora di Pupi Avati, pensato per il cinema ma dirottato giocoforza su Sky. Faranno poi una seconda comparsa nelle sale i film già usciti che saranno premiati ai prossimi David di Donatello dell’11 maggio, come Doppio SospettoEmmaFavolacceParasiteL’uomo invisibileMemorie di un assassino.

Recuperare gli incassi persi nei sei mesi di chiusura sembra un’impresa impossibile. Nell’anno del Covid le perdite economiche sono state spaventose: dal primo lockdown di marzo 2020 le sale cinematografiche italiane hanno registrato un calo del 93,20% degli incassi e del 92,96% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2019 (dati Cinetel – Centro studi e ricerche).

Questa settimana possiamo parlare di ‘riaperture’, ma non di ‘ripartenza’ del settore” ha commentato Gialdini. “Dobbiamo ritardare il coprifuoco e poter aprire i punti Food & Beverage per poter dare un impulso reale al mercato”.

 

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