Trivelle, l’appello di Legambiente, Greenpeace Italia e WWF

Trivelle

Nuove autorizzazioni sulle trivelle. Legambiente, Greenpeace Italia e WWF chiedono misure concrete per l’emancipazione dalle fonti fossili.


Dall’Emilia alla Sicilia – sono sette i decreti di Valutazione di impatto ambientale (VIA) approvati dal Ministero della Transizione ecologica (MiTE). Si tratta di rinnovi di concessioni di coltivazione per l’estrazione di idrocarburi, alcuni progetti di messa in produzione di pozzi già realizzati e la perforazione di nuovi pozzi in aree di coltivazione già autorizzate. Nonostante si riferiscano a procedimenti già in corso da anni, le nuove autorizzazioni suscitano l’indignizazione delle associazioni ambientaliste. Legambiente, Greenpeace Italia e WWF sottolineano come, al di là degli esiti positivi delle VIA, il problema sia a monte. Manca infatti in Italia una legge analoga a quelle già approvate in Francia e in Danimarca (uno dei maggiori produttori di petrolio dell’Ue).

Una legge che stabilisca un termine ultimo di validità delle concessioni di coltivazione in essere e che preveda, di conseguenza, un fermo di tutte le attività ad esse correlate oltre che un fermo delle autorizzazioni per nuove attività di ricerca e prospezione degli idrocarburi. Le associazioni ambientaliste chiedono quindi alle forze politiche una scelta di campo chiara, coerente con l’obiettivo europeo del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050«Ora più che mai ci attendiamo misure e atti concreti dal Governo per una emancipazione definitiva dalle fonti fossili del nostro Paese. Bisogna dotarsi da subito di una exit strategy dalle trivellazioni, investimenti per una svolta davvero verde grazie anche alle risorse del Next Generation EU».

 

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Fonte: Legambiente 

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