Un viaggio tra miti e leggende nei dintorni di Amalfi

Amalfi Fonte: Hotel Santa Caterina

Un itinerario per conoscere la storia e la cultura della Costiera amalfitana attraverso piccole curiosità insolite disseminate tra i suoi borghi sospesi tra cielo e mare.


La costiera amalfitana è un paradiso naturale sospeso tra il cielo e il mare, famosa in tutto il mondo per il fascino delle sue spiagge, il profumo di agrumi, il buon cibo e le case arroccate sui monti da cui si scorge il blu infinito del mare. Una terra di colori e natura incontaminata che si reinventa di continuo, offrendo ai visitatori molto di più di una semplice giornata di sole tra ombrelloni e gite in barca. 

Le sue insenature naturali e i suoi sentieri immersi nel verde hanno restituito agli appassionati di trekking dei percorsi meravigliosi alla scoperta di siti archeologici e viste mozzafiato. La costiera amalfitana ha ospitato negli anni civiltà e culture diverse che hanno lasciato il loro segno su questa terra ricca di curiosità insolite e segrete, a metà tra storia e leggenda.

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La Torre dello Ziro

Tra le vallate e i promontori a picco sul mare echeggiano ancora storie di creature mitologiche che negli anni hanno dato vita a vere e proprie leggende. Partendo da Amalfi ed avventurandosi verso i borghi limitrofi capita di imbattersi in luoghi misteriosi. Uno di questi è indubbiamente la Torre dello Ziro, una costruzione medievale situata nel tratto di strada che collega Amalfi ad Atrani.

Sulle sue origini si sa davvero poco, ma indubbiamente era parte di una linea difensiva che consentiva di avvistare i nemici che arrivavano dal mare. La sua posizione strategica regala ancora oggi a chi la osserva un panorama di rara bellezza, avvolto però da un velo di mistero. Si narra che nella torre fu rinchiusa insieme ai figli Giovanna d’Aragona, nipote del re di Napoli Ferrante I, accusata di aver sposato clandestinamente un uomo di basso rango dopo essere rimasta vedova del primo marito. Gli abitanti del luogo sospettano che la torre sia ancora abitata dal suo fantasma che vaga senza trovare pace.

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Il mito delle janare

Non lontano da lì, lungo la costa tra Praiano e Conca dei Marini, c’è un’altra storia che vale la pena ascoltare: il mito delle janare. Si racconta di queste donne misteriose che di notte si trasformano in streghe per attirare i pescatori con lusinghe per poi sacrificarli alla natura e al mare. L’origine di questa credenza è legata alla storia della costa da sempre abitata da pescatori ed esploratori che partivano per mesi o anni, costringendo le mogli a lunghi periodi di solitudine.

E parlando di viaggi senza fine, spingendosi verso Massa Lubrense, si può visitare la Baia di Ieranto, un luogo incantato dove, secondo quanto riportato dagli storici latini, Ulisse incontrò le sirene che tentarono di irretirlo col loro canto.

Il Palazzo Mezzocapo e la fontana “De Cape ‘e Ciucci”

Avventurandosi invece dal lato opposto della costa, verso Maiori, merita una visita il Palazzo Mezzocapo, antica dimora di un marchese che fece realizzare un bellissimo giardino con giochi prospettici, eleganti padiglioni e aiuole disposte in modo da formare una croce di Maltaun simbolo nascosto per rivelare agli osservatori più attenti l’ordine a cui appartenevano alcuni membri della famiglia.

Ma non è tutto perché anche restando ad Amalfi si può trovare qualcosa di insolito che va oltre i luoghi simbolo del famoso Duomo di Sant’Andrea, la cripta e il Chiostro del Paradiso. Lungo le caratteristiche viuzze del centro, si incontra la famosa fontana “De Cape ‘e Ciucci” dove un tempo si abbeveravano gli asini dei contadini che trasportavano le merci in città.

All’interno della vasca c’è un caratteristico presepe popolare con la natività coperta dall’acqua e le statue di pastori e artigiani sulla parete emersa ad adornare la roccia. Qualche metro più in là, suggestiva è anche la visita alla Caravella Art Gallery: un viaggio sensoriale tra le ceramiche realizzate da abili artigiani del luogo.

La magia dell’Hotel Santa Caterina

A pochi minuti di distanza da Amalfi, in uno dei punti più suggestivi della costiera, l’Hotel Santa Caterina è costruito a picco sul mare, all’interno di una vasta proprietà che “precipita” fino all’acqua con una serie di splendide terrazze naturali. Due ascensori scavati nella roccia o un sentiero di spettacolare bellezza portano gli ospiti attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino agli impianti a livello del mare, che comprendono una piscina con acqua marina, solarium, fitness centre, café/bar e ristorante all’aperto.

La sera la magia continua nell’elegantissimo ristorante con una cena a lume di candela ammirando il suggestivo panorama di Amalfi illuminata dalla luna. E che dire della suite “Follia Amalfitana” con la sua minipiscina tonda con vetrata e vista mozzafiato sulla baia o della suite “Giulietta e Romeo” con terrazzino a picco sul mare e piscina privata a sfioro.

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L’Hotel Santa Caterina ha 36 camere di tipologia standard, superior e deluxe e 13 tra junior suite, executive junior suite, suite e senior deluxe suite che si trovano nell’edificio principale. Inoltre, tra le Garden Suite, le dépendances “Villa Santa Caterina” e la “Villa il Rosso” nel lussureggiante parco si contano altre 17 camere e suite.

Dal 2019 l’offerta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Giuseppe Stanzione. Le colazioni, gli snack, il Bistrot, l’elegante Ristorante fine dining Glicine che è stato insignito dalla Guida Michelin 2020 di una stella, con le vetrate affacciate sul panorama del golfo, e un menù più raffinato e personale con l’impronta dello Chef, il Ristorante Al Mare, aperto adesso sia a pranzo che a cena, con piatti più semplici e tradizionali e prevalentemente marinari.

I due ristoranti panoramici dell’Hotel saranno quindi aperti entrambi la sera mentre il Ristorante Al Mare sarà aperto anche a pranzo. La Carta dei Vini offre un’accurata selezione di etichette italiane ed estere e una scelta produzione della Campania.

Info: Hotel Santa Caterina

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