Giardini botanici alpini in Valle D’Aosta

Giardini botanici alpini. Fonte Love Val D'Aosta.

Quattro giardini botanici alpini in Val D’Aosta, dove la cura e gli interessi scientifici, botanici, turistici convivono.

La Valle d’Aosta ha quattro giardini botanici alpini, testimonianza della sensibilità e dell’impegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta nella salvaguardia del patrimonio naturale e, in particolare, nella tutela del patrimonio floristico.

Sono Chanousia, al Colle del Piccolo San Bernardo; Saussurea alla stazione Pavillon dell’impianto Skyway Monte Bianco; Paradisia a Cogne; e il giardino di Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean.

Questi quattro giardini botanici alpini offrono al naturalista un utile strumento per la ricerca e al visitatore un’occasione per conoscere gli ambienti caratteristici delle montagne valdostane e la flora alpina.

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Parco del Castello Savoia

Inaugurato nel 1990 nel parco del maniero, il giardino botanico di Castel Savoia è costituito da una serie di aiuole rocciose con piante di ambiente alpino, locali e provenienti da altre parti del mondo, scelte per il loro particolare pregio ornamentale.

Sono presenti, tra l’altro, il Giglio martagone (Lilium martagon), il Rododendro ferrugineo (Rhododendron ferrugineum), la Stella alpina (Leontopodium alpinum), il Botton d’oro doppio (Trollius europaeus), l’Aquilegia (Aquilegia alpina), l’Arnica (Arnica montana), i vari Semprevivi (Semprevivum montanum e S. Arachnoideum), le Genziane (Gentiana sp.), le Sassifraghe (Saxifraga sp.) e l’Epilobio (Epilobium angustifolium), molto diffuso vicino ai sentieri e lungo le sponde del Lys.

Il giardino è aperto tutto l’anno (visitabile durante gli orari di apertura del castello), ma se ne consiglia la visita nei mesi di luglio ed agosto, per poter godere pienamente di colori e profumi offerti dai suoi fiori.

Giardini botanici alpini. Fonte Love Val D'Aosta.

Castel Savoia. Via Love Val D’Aosta.

Paradisia

Paradisia viene fondata nel luglio del 1955. Deve il suo nome ad un giglio bianco, Paradies Liliastrum, che vive nei prati-pascoli alpini. Come sede viene scelta Valnontey, a 1700 metri di altitudine, per tre ragioni. Innanzitutto la quota relativamente moderata. In secondo luogo la conformazione del suolo e l’esposizione, che consentono di riprodurre diversi habitat. Infine, il fondale costituito dal massiccio del Gran Paradiso.

Nel 1964 viene affiancata al Giardino la stazione di biologia montana per ricerche sulla flora e fauna del Parco. Nel 1971 la direzione scientifica viene affidata alla Commissione studi scientifici dell’Ente Parco. Si inizia a ristrutturare il giardino su basi ecologiche e si realizzano l’erbario della flora spontanea e la spermoteca.

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Paradisia ospita oltre mille specie vegetali delle nostre montagne e di altri gruppi montuosi di tutto il mondo, che possono interessare sia il turista, sia lo studioso. Quest’ultimo trova anche un erbario, un laboratorio ed una piccola biblioteca. Per potenziarne l’aspetto didattico-scientifico sono stati ricostruiti all’interno di Paradisia alcuni ambienti naturali con associazioni vegetali che li caratterizzano (pseudo-steppa, torbiera, morena, detriti calcarei, alneto). Ciascuno è corredato sul posto da un cartello esplicativo che ne evidenzia le caratteristiche principali. Ogni esemplare è provvisto di cartellino con il nome scientifico e volgare.

Giardini botanici alpini. Fonte Love Val D'Aosta. Paradisia

Paradisia. Via Love Val D’Aosta.

Saussurea

Il giardino botanico alpino Saussurea è stato inaugurato nel 1987 vicino alla stazione intermedia di Skyway Monte Bianco come polo di attrazione turistica. Sta assumendo via via una veste più scientifica, data anche la successiva istituzione dell’oasi naturalistica del Pavillon du Mont Fréty, nell’ambito dell’Espace Mont Blanc.

Il giardino, con i suoi 2.173 metri d’altitudine, è il più alto d’Europa. Prende il nome dal fiore Saussurea alpina, chiamato così in onore dello scienziato ginevrino Horace Bénédict de Saussure, che nel 1786 fu tra i promotori della prima ascensione al Monte Bianco.

Saussurea si estende su un’area di 7.000 mq. ed è divisa in due zone:

  1. Nella prima, tutte le specie presenti vengono coltivate in rocciere artificiali suddivise in base alla loro provenienza geografica.
  2. Nella seconda, è stato lasciato il pascolo alpino originario e in alcuni tratti sono stati riprodotti gli ambienti tipici delle zone montane, con molte specie spontanee.

La fioritura inizia solitamente a luglio, e in alcuni anni è possibile vedere specie fiorite, specialmente quelle di origine esotica, ancora a fine settembre. Nel complesso il giardino ospita circa 800 specie vegetali, molte delle quali arrivano da altri giardini e università europei e non solo.

Il giardino è raggiungibile con Skyway Monte Bianco (prima stazione – Pavillon). Resta possibile andare a piedi, in circa 2 ore, per sentiero che da La Palud si snoda prima nel bosco e poi tra i pascoli, fino a raggiungere il Pavillon (dislivello 803 m.).

Giardini botanici alpini. Fonte Love Val D'Aosta.

Saussurea. Fonte Love Val D’Aosta.

Chanousia

Il giardino si trova al Colle del Piccolo San Bernardo, tra la Savoia e la Valle d’Aosta, a 2.170 metri di quota, in territorio francese, a circa un chilometro dal confine. Chanousia deve il nome al suo ideatore, l’abate Pierre Chanoux, rettore dell’Ospizio dell’Ordine Mauriziano, situato poco lontano, che lo fondò nel 1897.

Il giardino acquistò fama internazionale e arrivò ad avere in coltura più di 4.000 specie alpine di tutto il mondo. Abbandonato nel 1940 a causa della guerra e trovandosi in territorio ormai francese, per lungo tempo ne fu impossibile la ricostruzione. La maggior parte delle piante coltivate soffocò per la vegetazione spontanea.

Giardini botanici alpini. Fonte Love Val D'Aosta.

Chanousia. Via Love Val D’Aosta.

Verso la metà degli anni ‘70, grazie all’interessamento della Société de la Flore Valdôtaine, della Société d’Histoire Naturelle de la Savoie e di diversi botanici, si giunse infine alla creazione di un’Associazione Internazionale che gestisce il giardino. I lavori di ricostruzione iniziarono nel 1976.

Le specie vegetali sono collocate in una cornice ecologica (roccere calcaree, morene silicee, torbiera, bordi di ruscelli, ecc.) corrispondente alle loro esigenze. Sono raggruppate, nelle collezioni più recenti, a seconda dell’origine geografica. Le condizioni climatiche severe e la brevità del periodo vegetativo (3 mesi) determinano la scelta delle specie coltivate. Queste sono provenienti per lo più dai piani alpino e nivale.

La maggior fioritura del giardino si ha dalla fine di luglio a metà settembre. Attualmente vi sono in coltura circa 1.600 specie di piante alpine. Recentemente è stato ripristinato l’edificio che ospita un piccolo museo con i ricordi dell’abate Chanoux e locali per accogliere studiosi di botanica alpina.

Fonte: Love Val D’Aosta.

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