Cascate del Menotre: escursione nel cuore verde dell’Umbria

CAscate del menotre via wikimedia commons

Nel cuore verde dell’Umbria, le Cascate del Menotre rappresentano un’escursione immersa nella natura e nei salti d’acqua del fiume, da percorrere soprattutto in estate.

Il luogo dove si può ammirare il Menotre che s’impenna con una serie di salti e si insinua in anguste gole si trova fra Pale Belfiore in Umbria, località da cui iniziare l’esplorazione. Meno note rispetto alle Cascate delle Marmore, le Cascate del Menotre rappresentano una meta altrettanto valida nel cuore verde della regione.

Si è infatti di fronte a un protagonista del territorio, che nasce vicino al paese di Orsano e al monte Mareggia – nel comune di Sellano – a circa 800 metri di altezza, e sin dalle prime gocce si allena a scavare il suo letto tra forre e rocce calcaree, lungo un percorso di 30 km

L’acqua si fa strada nella valle che porta il suo nome, attraversando scattante gli abitati di Rasiglia – dove numerose sorgenti l’una a breve distanza dall’altra aumentano notevolmente la sua portata – CasenoveScopoliPaleBelfioreVesciaScanzano, sfociando infine nel Topino.

 

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Descrizione dell’escursione

Superata la frazione di Belfiore, dopo una rotatoria, si può lasciare l’auto in un piazzale circondato dagli ulivi. Da qui parte un sentiero di oltre un chilometro, sterrato e pianeggiante nel primo tratto, che si snoda nel Parco dell’Altolina e costeggia quasi tutto il corso del fiume. Lungo il tracciato, nei punti di interesse naturalistico, è possibile sostare in aree dedicate dotate di panche e tavoli, immerse tra pioppi e felci. 

Nascoste nella vegetazione occhieggiano piccole sculture in pietra, a ricordo di quello che era un tempo il giardino di una nobile famiglia, gli Elisei, insediata a Pale con un proprio palazzo fin dal 1268. Sul sentiero si trova anche  un’antica opera idraulica in mattoni che affiora dal terreno, utilizzata per incanalare l’acqua del fiume verso gli opifici costruiti a valle nel corso dei secoli.

Il primo fragoroso salto del Menotre si apre d’improvviso alla vista, con la sua potenza. Dopo un paio di curve, mentre il sentiero si fa via via più ripido, ne segue un altro che vale la pena ammirare più da vicino percorrendo una piccola deviazione sulla destra. L’acqua irrequieta arriva tra le pareti di una forra formando un laghetto dalle varie sfumature.

 

CAscate del menotre via wikimedia commons

I salti d’acqua immersi nel verde delle Cascate del Menotre. Via Wikimedia Commons.

 

Il paesaggio nei pressi di Pale

Dopo altri due salti , di cui uno nasconde l’accesso a una piccola grotta, il Menotre prosegue nei pressi Pale, con uno scenografico e fragoroso tuffo di circa 150 metri nella vallata sottostante. 

Sopra si aprono ora le case e il castello dell’antico borgo incastonato tra il fiume e le rocce, che raccontano il passato industriale delle cartiere di cui il Menotre è stato il motore primo. La prima stampa della Divina Commedia fu realizzata, peraltro, a Foligno nel 1442 con la carta delle cartiere di Pale.

L’itinerario è percorribile in circa un’ora ed è accessibile quasi tutto l’anno. SI consiglia però di visitarlo in primavera inoltrata o in estate. La ricca vegetazione e la presenza dell’acqua rendono infatti l’escursione più fresca e gradevole. Nei dintorni sono infine visitabili l’Eremo di S. Maria di Giacobbe e le Grotte dell’Abbadessa.

Fonte: Umbria Tourism.

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