Fondazione Arnaldo Pomodoro: è online l’archivio dell’artista

Fondazione Arnaldo Pomodoro

La Fondazione Arnaldo Pomodoro lancia online un portale per rendere disponibili a tutti i materiali dell’archivio dell’artista.


Libri, audiovisivi e carteggi, ma anche fotografie, carte di lavoro e materiali vari per approfondire la vita e l’opera di Arnaldo Pomodoro. Dopo la preview del film sperimentale Arnaldo Pomodoro makes a sphere (1968), in occasione della Notte degli Archivi 2021, è ora online un portale web, accessibile gratuitamente, con cui la Fondazione Arnaldo Pomodoro mette a disposizione i materiali più interessanti e rappresentativi dell’archivio dell’artista e quelli che permettono di arricchire il Catalogo Ragionato. Si tratta di un progetto in progress: nato parallelamente all’avvio del riordino fisico dell’archivio, si amplierà e si completerà infatti nel tempo, col procedere della catalogazione e della digitalizzazione dei materiali. 

Fin dall’inizio del suo percorso artistico, negli anni Cinquanta, Arnaldo Pomodoro ha iniziato a raccogliere minuziosamente tutti i materiali utili a documentare la sua attività. Si tratta di fotografie, cataloghi di mostre, riviste e ritagli di stampa, ma anche lettere, film d’artista, manifesti: una documentazione molto varia, che testimonia la produzione artistica dell’artista oltre che i suoi rapporti di amicizia e di lavoro con altri artisti, critici e istituzioni. Si trasforma oggi in patrimonio di memoria e strumento di conoscenza. Collocato tra via Vigevano e Vicolo Lavandai, a Milano, l’archivio copre circa 60 metri lineari ed è suddiviso in sei sezioni in base alla tipologia dei materiali. 

1. Biblioteca

Circa 5.000 tra libri, cataloghi e riviste, raccolte di ritagli stampa e pubblicazioni di vario genere legate all’artista e alla sua attività.

2. Audiovisivi

100 pellicole cinematografiche e 500 tra VHS, DVD, audiocassette e altri supporti contenenti film d’artista, documentari, interviste e riprese di vario genere.

3. Carteggi

Più di 1.000 tra lettere, telegrammi, cartoline e biglietti, selezionati dall’artista a partire dalla fitta corrispondenza con amici artisti, intellettuali e personalità del mondo della cultura.

4. Fotografie

Quasi 200 tra cassetti e scatole contenenti stampe di vario formato, negativi e diapositive che documentano le opere, le mostre e la vita dell’artista, realizzate da alcuni dei più grandi fotografi d’arte, attivi a Milano e non solo, tra i quali Paolo Monti, Ugo Mulas, Antonia Mulas, Gianfranco Gorgoni e Carlo Orsi.

5. Carte di lavoro 

Più di 300 faldoni contenenti le pratiche di lavoro prodotte nel corso degli anni dall’artista e dal suo studio.

6. Materiali diversi

Quasi 200 manifesti di mostre e spettacoli teatrali, più i numerosi premi ricevuti dall’artista e tutti quei materiali di varia natura non altrimenti categorizzabili (calendari, agende…).

 

Museo Barracco Fonte: Roma Culture  Al Museo Barracco parte la mostra “La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di 10 artiste”

 

Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Arnaldo Pomodoro 

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