I Castelli Romani: un viaggio tra architettura e prelibatezze enogastronomiche


Sono conosciuti per le loro specialità culinarie, ma hanno tanto da offrire anche a livello architettonico e paesaggistico. Sono i Castelli Romani, da non perdere per una gita fuori porta a partire dalla Capitale!


Basterebbero due nomi, Ariccia e Frascati, per evocare immagini di pranzi goderecci a base di porchetta, cacio e vino. Ma i Castelli Romani, i 17 splendidi borghi arroccati sulle colline del Lazio a sud-est della Capitale, possono regalare emozioni anche a chi non si accontenta dei piaceri della buona tavola.

Il paesaggio in cui sono immersi è tra le aree naturalistiche più conosciute del Lazio: i Castelli Romani sorgono infatti sui Colli Albani, in un’area vulcanica non più attiva, ricca di bellezze naturali e laghi mozzafiato.

Oltre alla posizione strategica di questi comuni, che già da sola basta a renderli meta appetibile per gli amanti della natura e dei borghi, ciò che li porta a essere così famosi è una lunga serie di tradizioni: l’enogastronomia e la storia si alleano con le bellezze naturali e si impongono in un immaginario che non lascia spazio ai diffidenti.

I Castelli furono residenze di villeggiatura fin dai tempi dell’antica Roma, quando i patrizi iniziarono a costruire in questo contesto idillico delle sontuose ville dove riposarsi dai traffici cittadini. Una moda portata avanti anche in età moderna, con gli aristocratici che si contendevano il titolo di dimora più bella (e più ricca): tra questi i Colonna, gli Aldobrandini, i Borghese e gli Odescalschi.

Ma perché si chiamano così? Non tutti sanno che il nome dei Castelli Romani viene fatto risalire a un momento storico preciso: la cattività avignonese. Quando il papa, nel 1309, fu costretto dai francesi ad abbandonare Roma per spostarsi ad Avignone, la Capitale divenne molto meno sicura. Le famiglie nobili preferirono spostarsi nelle loro proprietà agricole, residenze a due passi da Roma ma fortificate: Castelli veri e propri! Il nome è rimasto anche quando queste famiglie abbandonarono le rocche, intorno al 1500.

Meta preferita delle gite fuori porta dei romani, soprattutto in occasione di sagre e feste paesane, i Castelli Romani potrebbero essere oggetto a breve di nuovi flussi turistici, grazie al bando della Regione Lazio per la promozione delle nuove destinazioni culturali.

Andiamo quindi a scoprire quali sono gli aspetti che rendono questa zona così interessante e quali sono le esperienze da non perdere in queste cittadine a due passi da Roma.

Castelli Romani, meta ideale per i turisti enogastronomici

Con più di 30 prodotti tipici certificati, fra i quali 9 vini, i Castelli romani sono la meta ideale per i turisti enogastronomici.

Lariano è in cima alla lista. Questo borgo è noto soprattutto per il pane, casereccio di farina scura certificato MCG. Ma dovrebbe esserlo, ancora di più, per le sagre: sono tantissime le feste che onorano il cibo e le tipicità del borgo, dai porcini alle bruschette, dalla polenta al cinghiale, e animano Lariano tutto l’anno. Tra i prodotti tipici vanno provati senz’altro i “cellitti“, gustosi gnocchetti lunghi fatti con la pasta del pane non lievitata, serviti con un sugo semplice ma saporito a base di pomodoro, aglio, pecorino e prezzemolo.

Tutti conoscono la porchetta di Ariccia, che l’ha resa una delle località più note dei Castelli Romani. La porchetta più famosa d’Italia, prodotto IGP, è speziata e profumata: viene condita con aglio, rosmarino e pepe. Puoi gustarla come street food, mentre ti perdi tra i vicoli del borgo, o accomodandoti in una delle celebri “fraschette“. Qui un tempo gli avventori venivano per farsi servire da bere, mentre il cibo lo portavano da casa. Ora sono trattorie a tutti gli effetti dove puoi assaporare i piatti tipici del posto, fatti di gusti decisi e rustici, privi di sofisticazioni.

Non tutti forse conoscono invece la tradizione delle pesche di Castel Gandolfo, che si possono apprezzare ancora di più durante la sagra che si tiene ogni anno a fine luglio. O ancora le fragoline di Nemi, piccole ma ricche di gusto, valorizzate in una sagra a giugno.

I turisti che si accalcano in queste cittadine non sono attratti solo dalle prelibatezze gastronomiche ma anche dal vino, particolarmente pregiato grazie alla presenza di tufi e sostanze minerali che arricchiscono il terreno. Basti pensare che i Castelli Romani producono da soli l’80% del vino certificato del Lazio! Famosissimo il vino bianco di Marino, celebrato nella sagra dell’uva a ottobre. E ancor più il vino bianco di Frascati, noto come il vino dei Papi, sapido e dal retrogusto vellutato.

L’architettura sposa il paesaggio: dalle residenze papali alle terrazze vista mare

Dopo aver soddisfatto stomaco e palato i visitatori dei Castelli Romani possono godere di altri tipi di bellezze, naturalistiche e architettoniche.

Potranno partire da Castel Gandolfo, famoso non solo per la sagra delle pesche: in questo comune sorge il palazzo pontificio, ancora oggi residenza estiva del papa. È considerato uno dei borghi più belli d’Italia, per il paesaggio che lo circonda – il borgo affaccia sul lago di Albano – e per le residenze storiche che lo impreziosiscono: oltre alle Ville Pontificie e ai Giardini Vaticani, meritano una visita Villa Torlonia del XVI secolo e Villa Barberini.

Ariccia era tra le tappe più amate ai tempi del Grand Tour. A pochi passi dalla piazza principale puoi visitare Locanda Martorelli, che ospitava gli artisti e i letterati in viaggio. Un ponte monumentale, lungo 300 metri, collega la città con la vicina Albano. Da non perdere l’elegante piazza disegnata dal Bernini, su cui affaccia Palazzo Chigi con i suoi ricchi interni e il suo immenso parco. La famosa scena del gran ballo del film di Luchino Visconti Il Gattopardo (1963) fu girata proprio nel salone del palazzo.

A breve distanza da Ariccia sorge Genzano, famosa per la sua infiorata: non una semplice composizione floreale, ma un’importante manifestazione nata nel 1778 che attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Si svolge il week-end successivo al Corpus Domini, quando la strada che conduce al Duomo cittadino viene ricoperta da un tappeto erboso con foglie, cortecce, petali e fiori colorati che compongono dei meravigliosi quadri. Una mostra “naturale” a cielo aperto che occupa ben 2.000 metri quadrati.

Uno dei punti più visitati dove la mano dell’uomo incontra la natura dando vita a una delle perle dei Castelli Romani è la terrazza di Frascati: un punto panoramico di grande valore, da cui è possibile ammirare, oltre alla bellissima vallata, anche Roma città, con tutte le sue luci e la sua vita brulicante. Se capitate nella città del vino fate una tappa anche alla superba Villa Aldobrandini, dove potrete ammirare gli affreschi del Domenichino nella sala del Parnaso.
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