Lago di Lugano: alla scoperta della sponda comasca

Villa Fogazzaro. LAgo di Lugano. Via in-Lombardia.

La sponda comasca del Lago di Lugano è costellata di itinerari e paesi. Qui, dove Fogazzaro ha ambientato il suo Piccolo mondo antico, i paesaggi naturali e urbani si integrano alla perfezione.

Sospeso fra due Stati, il Lago di Lugano prende nome ed è celebre per la sua cittadina eponima sulla sponda svizzera. Scopriamo invece quali sono i punti di interesse storico-artistico e gli itinerari naturalistici che offrono i comuni della sponda comasca dell’Alto Lago di Lugano.

Fra i borghi più importanti, vi è senza dubbio Valsolda, con le sue caratteristiche frazioni. Meritano però una visita anche Claino con OstenoCampione d’Italia Porlezza, ognuno dei quali nasconde delle particolarità nei propri territori.

Ecco quindi una panoramica dei luoghi di maggior interesse sulla sponda italiana del Lago, per chi avesse in mente un tour per l’estate 2021.

 

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Valsolda e le sue frazioni

Valsolda, uno dei più importanti Comuni comaschi che si affacciano sul Lago di Lugano, è come spesso capita in questa zona la sommatoria di una serie di frazioni, riunite e separate più volte nei secoli, ciascuna con una sua importante ed antica storia. Da qui infatti passavano importanti vie di collegamento mercantile.

La prossimità con le acque del Lago e con il vicinissimo confine svizzero, il clima dolce e l’esposizione a sud la fanno località turistica di una certa importanza, dotata di importante ricettività e di un campeggio, di grande passaggio anche dovuto alla strada statale di collegamento con la Svizzera.

Numerosi artisti valsoldesi hanno lavorato nei secoli scorsi nelle frazioni di origine, lasciando pregevoli testimonianze architettoniche, di pittura e di scultura.

Un piccolo mondo antico

Ciascuna delle frazioni di Valsolda, in cui Fogazzaro ha ambientato le scene e le abitazioni del romanzo Piccolo mondo antico che ancora oggi possono essere riconosciute, ha una sua storia da raccontare, ed allora percorriamole (quasi) tutte in un tour ideale che può essere percorso anche in una sola giornata.

Partendo da Porlezza, la prima antica frazione che si incontra è Cressogno in cui, oltre ad ammirare bellissimi scorci di panorama, si possono ammirare Chiese ed Oratori eretti diversi secoli fa.

Da qui si va a Loggio, forse l’unica frazione edificata su terreni pianeggianti, dove è possibile ammirare antiche abitazioni ed edifici religiosi (che riportano una curiosa devozione alla Sacra Sindone, forse dovuta ad una antica emigrazione verso Torino) e poi a Drano, ove oltre al notevole sviluppo urbanistico recente si accompagna comunque un nucleo storico, ricco di antiche case signorili.

Poi occorre salire fino a Puria, antico snodo di mulattiere che mettevano in collegamento le vallate e le comunità circostanti.

Da qui la costruzione di antiche case di mercanti. Ancora più su  e incontriamo Dasio, ugualmente punto di incrocio di mulattiere e sentieri secolari, ove possono essere ammirati bellissimi scorci di antiche abitazioni.

 

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Dalla montagna al lago

Qui si ferma la strada percorribile con autovetture, ma parte invece il sentiero che si addentra nella montagna verso il Passo Stretto, a collegare Valsolda con Valrezzo e quindi la Val Cavargna, attraversando la Riserva Naturale della Valsolda.

Si tratta di una passeggiata lunga ma ben segnalata, con punti di appoggio lungo il percorso. Ritornando verso il lago stop imperdibile a Castello, un borgo fortificato, solo pedonabile, nel quale perdersi nel dedalo di piccole stradine, svolte e piazzette.

Siamo ritornati sul lago, con la frazione di Albogasio (a sua volta suddivisa nelle due frazioni inferiore e superiore), ancora una volta ricca di pregevoli palazzi e chiese da ammirare preferibilmente a piedi. Si arriva infine alla tranquilla frazione di Oria, non disturbata dalla strada statale, con scorci e ville, tra le quali la Villa del Fogazzaro, ancora arredata in stile. Pochi metri e si arriva al valico di frontiera.

 

Cima di Porlezza. Via in-Lombardia.

Cima di Porlezza. Via in-Lombardia.

 

Altre località sul lago

Claino con Osteno, affacciato sulla sponda intelvese del Lago di Lugano di fronte a Porlezza, racchiude nel suo territorio numerosi motivi di interesse turistico.

Da ricordare le caratteristiche monumentali dei diversi luoghi di Culto sul Lago, che riprendono la sapienza dei famosi maestri intelvesi, attivi a partire dal XII secolo addirittura in tutta Europa.

Seguono le particolarità ambientali, come il giacimento fossilifero di Osteno, famoso a livello mondiale, i cui reperti possono essere osservati al Museo di Scienze Naturali di Milano, al Museo di Grandola ed Uniti, al Museo intelvese dei Fossili di Scaria.

Da vedere sono le Grotte di Rescia, sulla strada da Osteno a Porlezza, e l’orrido di Osteno, famosa escursione su barca nell’800, più volte richiamato in racconti, romanzi, cartoline e fotografie d’epoca, oggi purtroppo non più visitabile.

Campione d’Italia rappresenta l’unica exclave italiana, essendo completamente circondato dal territorio della Confederazione Svizzera. Il Comune èoggi noto sia per la presenza del Casinò.

La storia di Campione d’Italia è tuttavia più che millenaria, avendo origine nel 777, dal testamento di un possidente locale di stirpe longobarda che nomina erede universale dei propri beni il monastero di Sant’Ambrogio a Milano.

San ZenoneSanta Maria dei GhirliSan Pietro e altri edifici religiosi raccontano la storia millenaria del Comune, che dette origine anche alla corporazione dei Maestri Campionesi che durante tutto il Medioevo si esibì in tutta Europa nella scultura e nella architettura, in particolare nella fase di passaggio dal romanico al gotico.

 

Grotte di Rescia. Via in-Lombardia.

Grotte di Rescia. Via in-Lombardia.

 

Porlezza

Il Comune di Porlezza chiude il ramo comasco del Lago di Lugano. Si tratta del più importante dal punto di vista della popolazione, oltre a essere una rinomata stazione turistica. Fino alla Seconda Guerra Mondiale era attiva la linea ferroviaria Menaggio Porlezza, oggi scomparsa. I suoi cimeli sono conservati presso il Museo etnografico di Grandola e Uniti.

Tutte le frazioni di Porlezza si animano per la festa annuale di San Rocco (16 agosto), ancorché questo non sia il Patrono del Comune, con una serie di attività di antica tradizione ma anche di interesse turistico.

Naturalmente anche Porlezza è ampiamente citata nel romanzo del Fogazzaro, in particolare come sede dell’Imperial Regio Commissario. Tra Porlezza e Menaggio la Riserva Naturale del lago di Piano, importante rifugio per gli uccelli acquatici, inserita nelle liste di protezione dell’Unione Europea. Possibilità di un comodo circuito pedonale ad anello intorno al Lago.

Fra le diverse frazioni, merita assolutamente una visita la frazione di Cima, antico borgo medioevale, con la sua rete di piccole strade a raggera. Monumenti notevoli sono le diverse Chiese. Queste sono disperse in tutti i centri abitati che compongono il Comune, tanto da motivare una corsa non competitiva detta dei nove campanili.

Porlezza ha un importante numero di strutture ricettive. Può essere raggiunta oltre che con veicoli anche attraverso il servizio pubblico di navigazione lacuale sul Ceresio (Lago di Lugano).

Fonte: in-Lombardia.

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