Il borgo di Trevi e la sua antichissima tradizione olearia

Trevi Fonte: Umbria Tourism

I sapori dell’Umbria: alla scoperta del borgo medievale di Trevi e della sua tradizione secolare nella produzione dell’olio.


Il piccolo borgo medievale di Trevi è famoso in tutta Italia per la sua antichissima tradizione olearia. Avvicinandosi da Foligno in direzione Terni, ci si ritrova, infatti, piacevolmente circondati da un paesaggio molto suggestivo, fatto di vigneti, dai quali viene prodotto il noto Trebbiano, di orti, importanti per la produzione del rinomato sedano nero e di meravigliosi oliveti.

Il Sentiero degli ulivi

Passa da Trevi il famoso Sentiero degli ulivi che collega Spoleto con Assisi. Un percorso interamente dedicato all’ulivo, che raggiunge altitudine di 500-600 metri. Chi lo percorre può ammirare un paesaggio composto avvolto dalla quiete, tanto che è chiamato anche la terra della meditazione e del silenzio. Lungo questo percorso è possibile ancora le case sparse olivate ovvero case risalenti al XVI sec. in cui soggiornavano gli olivicoltori durante i periodi di raccolta.

La storia di Trevi ha sempre ruotato intorno alla produzione dell’olio. In un antico codice del IX sec. si racconta che Sant’Emiliano, vescovo di Trevi, fu “legato ad una giovane pianta di olivo” e poi decapitato. L’olivo cui fu legato venne in seguito identificato con un maestoso albero di Bovara, una frazione di Trevi. Soprannominato “Olivo di S. Emiliano”, è stato recentemente censito come pianta protetta, essendo probabilmente il più antico ulivo dell’Umbria, unico sopravvissuto così a lungo nonostante le galaverne, o gelate, che si sono succedute negli anni. Questo meraviglioso albero è stato anche recintato per permettere ai turisti di andare a vederlo senza danneggiarlo.

Olio extravergine d'oliva Olio extravergine d’oliva DOP dell’Umbria

Particolarità dell’olio di Trevi

L’olio di Trevi è molto pregiato e di qualità: l’80% di olive utilizzate per la sua produzione è di Moraiolo, il 15% di Frantoio, e solo il 5% di Leccino e/o di altre varietà. 

A rendere particolarmente popolare quest’olio millenario contribuisce anche il clima che nei mesi invernali è molto freddo, per questo motivo non si sviluppa la famosa “mosca delle olive” che è causa di tanti danni in altre zone d’Italia.

Raccolta ed estrazione

La raccolta delle olive avviene manualmente e gli addetti le portano al frantoio il giorno stesso. Per evitare che si danneggino non devono infatti trascorrere più di dodici ore dal raccolto alla lavorazione.

Il periodo migliore per raccogliere i frutti è tra ottobre e dicembre, quando le olive cambiano colore e diventano rosse-violacee. Grazie anche all’estrazione “a freddo”, l’olio che si produce ha sapori molto intensi e fruttati.

La festa dell’olio nuovo

Ogni anno la Società Agricola Trevi Il Frantoio, un’associazione di più di 59 olivicoltori trevigiani, organizza la “Festa dell’Olio“, un evento interamente dedicato all’olio di Trevi e alle sue proprietà benefiche.

Oltre alle degustazioni, i partecipanti imparano come riconoscere un buon olio d’oliva extra vergine per evitare di cadere in inganno al momento dell’acquisto.

Piatti tipici umbri ph: Maria Giulia Rubeca (pepeqb) Piatti tipici umbri: la scafata

Fonte: Umbria Tourism

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