La mostra “Chagall. Le passeur de lumière” dedicata all’importanza delle vetrate nell’opera dell’artista rimarrà nelle sale del Centre Pompidou-Metz fino al 30 agosto 2021.
La vetrata è esaltante, ci vuole serietà, passione. Deve vivere attraverso la luce percepita.
Marc Chagall
La mostra che il Centre Pompidou-Metz dedica Marc Chagall, esplorando l’importanza delle vetrate nell’opera dell’artista, è stata prorogata fino al 30 agosto 2021.
L’esposizione è progettata in collaborazione con il Musée national Marc Chagall di Nizza, dove sarà presentata in una versione rinnovata fino al 20 settembre 2021.
I modelli delle vetrate prodotte per molti edifici tra il 1958 e il 1984, nella regione del Grand Est (Metz, Reims, Sarrebourg), nella vicina Germania (Mainz), nel sud della Francia (Nizza, Voutezac) e a livello internazionale (Israele, Regno Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera) sono riuniti e messi in corrispondenza con un insieme di dipinti, sculture, ceramiche e disegni provenienti dalle collezioni del Centre Pompidou, dal Museo Nazionale Marc Chagall, da musei internazionali e da collezioni private. Le vetrate della cappella Saillant, a Corrèze, depositate nell’ambito di un’operazione di sicurezza, sono eccezionalmente esposte nella mostra.
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Un linguaggio unico
Ciò fa luce sulla storia di ciascuna commissione, nell’ambito della ricostruzione e del rilancio dell’arte sacra nel secondo dopoguerra. Insoliti nella carriera di un artista le cui radici ebraiche e l’esperienza dell’avanguardia sembrano a priori allontanarsi dalla tradizione delle vetrate, questi ordini gli danno l’opportunità di confrontarsi con la scala monumentale dell’architettura e raggiungere un vasto pubblico . Offrono inoltre all’artista un ambiente privilegiato in cui dispiegare la sua visione della Bibbia, che considera “la più grande fonte di poesia di tutti i tempi” e che occupa un posto centrale nella sua opera.
Intraprese nell’ultimo periodo della sua carriera, – prolifica e segnata dall’esplorazione di varie tecniche – le vetrate di Chagall rivelano un linguaggio personale che unisce con agilità le diverse culture visive e mentali che plasmano il suo immaginario:
- quello di Vitebsk, la città natale, dove Risuona lo yiddish, le storie della Bibbia e, in lontananza, i canti ortodossi cantati nel luccichio delle icone;
- quello delle avanguardie scoperte a Parigi, la frammentazione delle forme cubiste e i colori sfolgoranti del Fauvismo.
Il pittore li interpreta, li trasforma, li combina liberamente attraverso il prisma della sua biografia e la storia delle chiese, sinagoghe, memoriali e musei in cui lavora. I numerosi bozzetti preparatori realizzati da Chagall evidenziano il processo di realizzazione delle vetrate, frutto dell’associazione del talento del pittore con il know-how di Charles Marq e Brigitte Simon, maestri vetrai eredi di una bottega nata a Reims nel 17 ° secolo. secolo. Questa mostra è anche l’occasione per osservare l’influenza reciproca delle vetrate e dell’opera dipinta e disegnata dell’artista.
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Chagall. Le passeur de lumière
21 novembre 2021 – 30 agosto 2021
Galleria 3 – Centre Pompidou-Metz
Orari
- dal 1 aprile al 31 ottobre:
lun-me-gio: 10.00 – 18.00
ven-sab-dom: 10.00 – 19.00
- dal 1 novembre al 31 marzo:
tutti i giorni (tranne il martedì): 10:00 – 18:00
Info e biglietti https://www.centrepompidou-metz.fr/billetterie
Fonte: Centre Pompidou-Metz
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