Il giovane Boccioni in mostra a Milano

Boccioni Fonte: Bottegantica

Dall’8 Ottobre al 4 Dicembre 2021 la Galleria Bottegantica di Milano ospita la mostra che indaga la fase giovanile e formativa di Boccioni.


Numerose sono le mostre che negli ultimi decenni hanno indagato la figura e l’opera di Umberto Boccioni. Poche, tuttavia, sono quelle che hanno ripercorso con rigore scientifico la fase giovanile e formativa dell’artista. Qui lo studio del passato si lega alla volontà irrefrenabile di conoscere il presente e di sperimentare il futuro. A questo periodo – ricco di suggestioni – è dedicata la mostra Il giovane Boccioni. Con questa mostra la Galleria Bottegantica inaugura la stagione espositiva 2021.

Curata da Virginia Baradel, in collaborazione con Ester Coen e Niccolò D’Agati, la rassegna propone un’accurata selezione di opere eseguite da Boccioni tra il 1901 e il 1909. Anni nei quali il giovane Boccioni rafforza la sua vocazione artistica attraverso esperienze di studio condotte a Roma, Padova, Venezia e Milano. Esperienze intervallate dall’importante soggiorno parigino del 1906 e dal successivo viaggio in Russia.

L’evoluzione pittorica 

L’influenza delle diverse correnti figurative europee e l’interesse per la tradizione classica e rinascimentale, affiorano ripetutamente nelle opere del periodo e trovano, soprattutto nella produzione grafica, un valido laboratorio di analisi sperimentale, di invenzione e di verifica stilistica che Boccioni conduce in parallelo rispetto alla pittura. Il segno, di volta in volta intrecciato in un fitto reticolo chiaroscurale, o perentorio e deformante, o sfrangiato e polverizzato accompagna le fasi dell’evoluzione pittorica boccioniana. Dall’impronta di Giacomo Balla alla smaterializzazione luminosa seguita alla ‘scoperta’ delle opere divisioniste di Giovanni Segantini e Gaetano Previati.

Giacomelli e Burri mostra ©Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Photo Alessandro Sarteanesi Giacomelli e Burri in mostra al Palazzo Ducale di Senigallia

Proprio al lavoro su carta la mostra dedica particolare interesse. Questo attraverso una selezione di disegni che coprono gli anni dell’apprendistato del giovane Boccioni. A un primo nucleo di opere d’impronta scolastica risalente al periodo in cui fu allievo di Giacomo Balla e frequentò le scuole di disegno pittorico e di nudo a Roma, se ne affianca un altro – più copioso e diversificato – riconducibile agli anni immediatamente successivi, nei quali il tratto acquista sicurezza nel restituirci precise visioni architettoniche, ritratti curiosi – alcuni dei quali rasentano la caricatura – e figure umane di estrema sintesi formale.

Nel loro insieme, questi fogli documentano un tirocinio di studio insistito e articolato. Il fine è quello di acquisire una padronanza nella resa prospettica dei volumi, ma anche di fisionomie e di movenze – studiate o colte al volo – del corpo umano nello spazio. Aspetti comuni allora a molti artisti della modernità. Anche le copie da museo appartengono a questo periodo di apprendistato.

Boccioni Fonte: Bottegantica

Umberto Boccioni: Automobile 48 29, 1907-1908. Tempera su cartoncino, 374 x 248 mm. Collezione privata

Altro aspetto su cui la mostra focalizza l’attenzione riguarda le tempere commerciali che Boccioni dipinge in questi anni per ragioni perlopiù economiche, ma che sono comunque da ritenersi palestra importante nel suo percorso di maturazione artistica e di scandaglio della modernità, tanto per i temi affrontati quanto per le soluzioni compositive e cromatiche adottate.

La foga di apprendere e di affinare le proprie capacità artistiche caratterizza anche il periodo veneziano dell’artista, durante il quale sperimenta – sotto la guida del pittore Alessandro Zezzos – la tecnica incisoria.

Il periodo milanese

Il percorso espositivo della mostra si conclude – come del resto quello formativo dell’artista – con il trasferimento di Boccioni a Milano, nel settembre del 1907. L’interesse per le opere di Giovanni Segantini e di Gaetano Previati – ammirate pochi mesi prima alla Biennale di Venezia e a Parigi a Ottobre – orientano il giovane verso la ricerca di uno stile capace di conciliare la modernità positivista con l’idealismo, sebbene problemi economici lo costringono ad accettare commissioni meno qualificate nell’ambito dell’illustrazione e della cartellonistica.

Pur aspirando alla sublimità di Previati, la coeva produzione pittorica trova espressione in piccole vedute di paesaggi lombardi. Questi dimostrano tuttavia un superamento della trama impressionista ancora presente nelle tele di periodo veneziano. Decisamente più sperimentali sono gli esiti condotti nel versante del ritratto. Il pennello diventa febbrile nella sua urgenza di restituire sulla tela la singolarità di un volto, di una espressione o di un carattere come in Ritratto di scultore e ne Il cavalier Tramello del 1907.

Michelangelo Fonte: Galleria dell'Accademia di Firenze In arrivo a Firenze la mostra “Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra”

In mostra questi temi sono testimoniati da opere di pregio a partire da La madre malata del 1908 per terminare con La Madre della collezione Ricci Oddi. Altre documentano invece la parentesi simbolista del 1908-1910, che trova ne Il lutto il suo esito più straziante ed esoterico. Altrettanto interessanti sono i bozzetti per il manifesto dell’Esposizione di pittura e scultura promossa dalla Famiglia Artistica a Brunate (maggio-giugno 1909): sintesi perfetta delle diverse cifre stilistiche fin qui acquisite da Boccioni, dal Divisionismo, alla pennellata larga e sintetica di matrice post-impressionista, al Simbolismo.

Accompagna la mostra un catalogo, edito da Bottegantica edizioni, con contributi di Virginia Baradel, Ester Coen e Niccolò D’Agati, regesto dei disegni e delle tempere a cura di Niccolò D’Agati.

IL GIOVANE BOCCIONI  

Milano, Galleria Bottegantica

Via Manzoni 45 

Orari: da martedì al sabato 10-13; 15-19

Ingresso libero

Info: (+39) 02 62695489 – (+39) 02 35953308

milano@bottegantica.com  info@bottegantica.com

www.bottegantica.com

Fonte: Bottegantica

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