6 rifugi ad alta quota in Trentino

Trentino, montagna

6 rifugi ad alta quota da raggiungere nel corso di un’escursione in montagna in Trentino Alto Adige.


Per gli appassionati di montagna, il rifugio è un punto di approdo e di ristoro. E anche se i comfort non sono quelli di un hotel a 5 stelle, i cieli visti da lassù al tramonto e all’alba sono un’esperienza unica.

Piatti semplici e tavolate di legno da condividere con altri viandanti, camerate con letti a castello, gestori ospitali e accoglienti.

Ecco 6 rifugi ad alta quota del Trentino, dove rilassarsi dopo una giornata di trekking. 

1. Rifugio Velo della Madonna

Il suo nome deriva da una delle scalate più famose delle Dolomiti, con l’attacco proprio nelle vicinanze. Incastonato fra le rocce, con un’ampia vista sulle vallati circostanti, il rifugio è di recente costruzione. Fra le molte vie disponibili per raggiungerlo, c’è quella che parte da San Martino di Castrozza, che offre un buon compromesso tra fatica, difficoltà e panorami incredibili.

 

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2. Rifugio ai Caduti dell’Adamello

Il Rifugio ai Caduti dell’Adamello è anche conosciuto come il “Rifugio del Papa”, perché nel 1984 Papa Wojtyla vi fece visita per sciare sul ghiacciaio dell’Adamello assieme al Presidente Sandro Pertini. Situato a 3 mila metri di altitudine, l’edificio è costruito in posizione estrema, ai margini del ghiacciaio più vasto delle Alpi. Meta di molti alpinisti ed escursionisti d’alta quota, offre numerosi itinerari da percorrere, che richiedono un’ottima capacità di muoversi su rocce e ghiaccio.

3. Rifugio Contrin 

Il Rifugio Contrin è da sempre un punto di riferimento per gli alpini ed è anche la meta estiva di numerosi escursionisti che salgono dalla Val di Fassa. È il punto di partenza perfetto per chi voglia attraversare le vette del Gruppo della Marmolada o, per i più coraggiosi, per intraprendere la ferrata della Cresta Ovest per arrivare fino a Punta Penia.

4. Rifugio Torre di Pisa

Unico presidio del gruppo dolomitico del Latemar, il rifugio è collocato fra i pinnacoli di dolomia, come il “Torre di Pisa“, da cui prende il nome. Diversi impianti di risalita facilitano l’avvicinamento sia dalla Valle di Fiemme che dal lato Obereggen; in alternativa si può arrivare a piedi partendo da Pampeago. 

5. Rifugio Tosa T. Pedrotti

Si tratta di una tappa obbligatoria per tutti gli escursionisti che affrontano i classici giri nelle Dolomiti del Brenta, dato che si erge vicino all’unico valico, la Bocca di Brenta, che mette in comunicazione la zona di Campiglio con quella di Molveno. 

6. Rifugio Saent “Silvio Dorigoni”

Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, nella conca di Saent, tra marmotte, camosci e fiori, si trova il Rifugio Dorigoni. Qui, il colore scuro delle montagne contrasta con l’acqua celeste dei laghetti di origine glaciale situati poco sopra. Oltre ai tantissimi percorsi escursionistici che si possono percorrere partendo dal rifugio, imperdibile è anche il sentiero naturalistico che conduce ai laghi di Sternai. 

 

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Fonte: Visit Trentino

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