Fra le valli più rappresentative della Catena Alpina, la Val Zebrù culmina in un rifugio storico dalla vista unica, raggiungibile a piedi.
La Val Zebrù è probabilmente la più caratteristica delle valli del Parco Nazionale dello Stelvio per la sua natura incontaminata ricca di flora e fauna.
In questa valle è facile avvistare animali come il gipeto e, soprattutto, i cervi che fanno della Val Zebrù una delle zone ideali per ascoltare il potente bramito del cervo durante la stagione degli amori.
Fra i numerosi trekking effettuabili, a piedi o in MTB, in Val Zebrù, due in particolari, conseguenti l’uno all’altro, permettono di percorrerla nella sua interezza.
In Val Zebrù fino alla Baita del Pastore
Si inizia dal parcheggio di Niblogo a 1600 m., lungo il segnavia n. 529 su una bella strada sterrata pianeggiante. Ben presto si arriva al Ponte Tre Croci e proseguendo verso sinistra ci si inoltra in salita nella valle passando dai maggenghi di Zebru’ di Fuori e Zebru’ di Dentro a 1860 m.
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Proseguendo incontriamo le baite di Chitomas e di Pramighen fino ad arrivare al Rifugio Campo, per poi continuare su un tratto di salita più impegnativa fino alla nostra meta: la Baita del Pastore, situata a 2160 m. Il ritorno avviene per la stessa strada.
Profilo escursione
- Partenza/arrivo: parcheggio Niblogo (Madonna dei Monti)
- Quota minima: 1570 m
- Quota massima: 2168 m
- Lunghezza: 17 Km e 726 m
- Pendenza salita: 30%
- Dislivello salita: 665 m
- Pendenza discesa: 16%
- Dislivello discesa: 688 m
- Periodo consigliato: giugno – ottobre
Dalla Baita del Pastore al Rifugio Quinto Alpini
Superato il rifugio Campo e una volta giunti alla Baita del Pastore il sentiero si dirama. Dirigendosi a destra il sentiero porta a scoprire i passi Zebrù a quota 2877mt, mentre a sinistra la strada prosegue verso il Rifugio Quinto Alpini (m. 2877), storico rifugio del Cai Milano.
I verdi prati e la particolare flora alpina tipica della selvaggia Val Zebrù lasciano spazio nelle successive 2 ore e 30 ad un paesaggio più brullo e sassoso e a pareti rocciose di tipo dolomitico. Una volta giunti al Rifugio il panorama è assicurato.
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Posto su uno sperone di roccia alle pendici del ghiacciaio dello Zebrù, gode di una vista che va dal gruppo del Bernina, alla Cima Piazzi, fino al Monte Confinale e Manzina, Il rifugio è meta e base d’appoggio per famiglie, escursionisti e alpinisti appassionati della montagna più vera.
Dal rifugio sono possibili numerose escursioni e ascensioni (Giro del confinale, al Rifugio Pizzini per i passi Zebrù, Monte Zebrù, Thurweiser, cresta Suldengrat al Gran Zebrù).
Profilo escursione
- Partenza: Baita del Pastore
- Arrivo: Rifugio Quinto Alpini
- Quota minima: 2160 m
- Quota massima: 2877 m
Fonte: Valtellina.it.
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